Non fosse stato per Joe Fallisi[1], in Italia sarebbe passata senza colpo ferire la presenza, dietro la Freedom Flotilla, del Qatar, quel Qatar che ha un ruolo centrale nell' aggressione contro la Libia[2]. Presenza davvero ingombrante, anche alla luce dei rapporti tra l’emiro Khalifa Al Thani e Israele[3]. E, d’altra parte – tout se tient – sono ormai noti anche i rapporti del detto emiro con Sarkozy[4].
D'Annunzio con Mussolini
Tutto ciò mi ha fatto pensare all’arte reale e alla coincidentia oppositorum dei massoni. Mi ha fatto pensare, ad esempio, a Gabriele D’Annunzio. Per chi non lo sapesse, infatti, D’Annunzio fu non solo massone[5] ma addirittura martinista[6]. Sull’argomento, scrisse a suo tempo un libro molto interessante Carlo Gentile[7]. In quel libro, si evidenziava, tra l’altro, come “Ariel” (questo il suo nome da iniziato all’ordine martinista) fosse riuscito a mettere un piede, da un lato nel proto-fascismo (il progetto originario della “marcia su Roma”, risalente al 1920, prevedeva la conduzione di D’Annunzio[8]) e, dall’altro, nel proto anti-fascismo (tramite l’adesione della “Unione Spirituale Dannunziana” al giornale L’Italia Libera, “sorta nel 1923 precorrendo Giustizia e Libertà e il giornalismo clandestino e resistente”)[9].
Al di là delle eclatanti differenze culturali e umane (D'annunzio non era un criminale come l'emiro del Qatar) mi sembra questa la caratteristica precipua della massoneria: la sua pervasività. La capacità di entrare nei movimenti e nelle situazioni più disparate, e persino antitetiche, per influenzarle e condizionarle.
Sull’esistenza della massoneria nei paesi arabi (e, in particolare, nelle monarchie saudite) qui da noi mi sembra che si sappia molto poco e tale fattore, nelle analisi, viene raramente preso in considerazione: invece potrebbe essere importante. Sul Qatar ho trovato ieri un indizio in proposito: all’inaugurazione della loggia calabrese “Federico II”, avvenuta l'anno scorso, è intervenuta, fra le altre, proprio una delegazione proveniente da questo emirato[10]. Mi sembra improbabile che in una dittatura feroce come quella qatarina vi possano essere logge massoniche senza il consenso, o financo la condivisione, della famiglia al potere.
Per concludere, accludo i due video relativi agli incontri (2008) tra l'emiro del Qatar e Tzipi Livni, all'epoca ministro degli Esteri israeliano.