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Gianluca Casseri |
A proposito dello strano caso di Gianluca Casseri, ufficialmente "stragista-e-suicida": mi ricollego alla replica di
Franco Cardini a la Repubblica
pubblicata qualche settimana fa sul sito EFFEDIEFFE.
Innanzitutto, totale solidarietà a Cardini per il fango
ricevuto, come pure a Gianfranco De Turris, anche lui infangato per aver
prefato due (pregevoli) pubblicazioni di Gianluca Casseri.
In secondo luogo, ringrazio – da cittadino che, leggendo la
sua replica, ha potuto respirare una boccata d’ossigeno – Cardini per le parole
di umanità, oltre che di intelligenza, spese per Casseri; forse a Cardini farà
piacere sapere che la sua presa di posizione, pur minoritaria, non è rimasta
del tutto isolata: ad esempio, analoghe parole di intelligenza e di umanità
sono state espresse sul blog Volandocontrovento:
http://albatros-volandocontrovento.blogspot.com/2011/12/la-chiave-del-caos-firenze-un-uomo-si.html
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Il professor Franco Cardini |
Vorrei, a mia volta, fare qualche osservazione e, a tal
proposito, penso che valga la pena di ripartire dalla seguente considerazione
di Cardini:
“Il
bello è che da questo quadro finisce con lo scomparire perfino il triste
protagonista immediato, lo sciagurato omicida-suicida. Poco e distrattamente si
è indagato anche su di lui: qualche nota di colore, come i cimeli fascisti che
teneva in casa. Poco è trapelato della sua personalità, oscura e contorta
forse, ma di non trascurabile spessore”.
A sostegno di questo giudizio, Cardini cita, oltre
al romanzo (divenuto stranamente introvabile) La chiave del Caos, anche il saggio di Casseri sui Protocolli dei
Savi di Sion:
“Ma
a proposito di un altro tema echiano, nucleo appunto dell’ultimo romanzo del
semiologo alessandrino, cioè la genesi dei celebri Protocolli dei Savi
Anziani di Sion, Gianluca Casseri scrisse e nel novembre 2010 pubblicò e
diffuse in proprio, sul suo sito chiave_caos@libero.it,
un interessante saggio dal titolo I Protocolli del Savio di Alessandria”.
Dirò subito che, dopo aver letto il testo di
Casseri, concordo perfettamente con la valutazione di Cardini: è vero, era
sicuramente uno studioso “ di non trascurabile spessore”.
Una precisazione però va fatta: quando Cardini parla
di “sito” di Casseri in realtà fornisce solo una vecchia email dell'autore. Il testo sui
Protocolli però è ancora presente in rete, sul blog Olodogma:
http://olo-dogma.myblog.it/gianluca-casseri/
Ma hanno cancellato todo. Paura, eh?
Il detto Centro Studi ha quindi pubblicato la
seguente sconfessione:
"Abbiamo
appreso dai mezzi di stampa del folle e vile gesto compiuto alcuni giorni fa da
Gianluca Casseri a Firenze.
Casseri, contrariamente a quanto riportato da alcuni organi di stampa, non era
membro o animatore del Centro Studi La Runa. Nel corso degli anni passati aveva
però pubblicato su questo sito tre articoli, uno dei quali diviso in più parti.
Inoltre sul sito era pubblicata una recensione del romanzo La chiave del caos,
che aveva scritto insieme a Enrico Rulli.
Abbiamo deciso di rimuovere questi articoli in segno di completa dissociazione,
e affermiamo che una strage di inermi è un gesto vigliacco che nessuno degli
eroi dei romanzi che Casseri leggeva, né alcuno degli autori che Casseri
citava, avrebbe mai approvato.
Il Centro Studi La Runa" (http://www.centrostudilaruna.it/forum/viewtopic.php?f=3&t=948).
E però, però…su Internet molto si crea e poco si
distrugge, e quindi, le persone interessate agli scritti di questo sfortunato
autore possono sempre recuperarli dal grande Archivio della rete: basta
digitare l’indirizzo della pagina cancellata di Casseri sul motore di ricerca
del Web Archive, et voilà, ecco
ricomparire i testi proscritti (oltre al detto saggio, troviamo un breve
articolo su Adriano Romualdi e un lungo studio, in sette parti, su Dracula, il guerriero di Wotan):
Non basta, l’opuscolo
sui Protocolli è stato pubblicato in veste cartacea dalle Edizioni Solfanelli
di Chieti, presso le quali è tuttora in vendita:
Consiglio a tutti gli
interessanti all’argomento Protocolli – interessati sine ira et studio, naturalmente – di procurarsi il detto
volumetto: non morde, e ha pure una pregevole prefazione (equilibrata, concisa,
competente) di quel De Turris per il quale Lerner si è stracciato le vesti.
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Il cadavere di Kleeves: autobalestrato? |
Devo aggiungere a
questo punto che per il defunto Casseri, oltre alla pietas per un personaggio di cui è sicuro solo che è morto ma non certo come è morto (e il cui caso ricorda
sinistramente quello di un altro scrittore non conformista morto in circostanze
mai chiarite: Stefano Anelli, alias John Kleeves)
nutro anche un piccolo motivo di personale gratitudine: è stato finora uno dei
due autori (l’altro è uno studioso che più diverso da Casseri non si potrebbe
immaginare: l’illustre professore Miguel Gotor)
che hanno citato in una loro pubblicazione cartacea dei testi pubblicati sul
mio blog.
E non a caso, visto
che l’impostazione dei due testi è analoga: scientifica, più che ideologica
(contrariamente a quanto hanno vociferato i gazzettieri), volta a capire – i
nessi e gli snodi del tema in oggetto – più che a riproporre soluzioni stantie.
Stantie come quelle continuamente
riproposte da Umberto Eco. A proposito, oggi compie 80 anni: auguri (il modo
migliore di festeggiarlo mi sembra proprio verificarne la povertà filologica che Casseri ha puntualmente evidenziato)!
Un'ultima considerazione: nella sua replica citata all'inizio, Cardini aveva richiamato l'attenzione sul romanzo "fantaesoterico" di Casseri, "La chiave del Caos" ...
"pieno di straordinarie e inquietanti
somiglianze con Il cimitero di Praga di Umberto Eco, edito dalla
Bompiani proprio nello stesso anno [il 2010]; mentre nell'ottobre successivo usciva a Parigi Le Kabbaliste de
Prague, di Marek Halter, di tema affine. Una stranissima coincidenza, sulla
quale sarebbe interessante se lo stesso Eco potesse dire una parola”.
Il romanzo di Casseri però è sparito dalla circolazione. Certo, è possibile che ciò sia avvenuto per motivi del tutto analoghi a quelli che hanno indotto il Centro Studi La Runa alla propria presa di distanza. Può darsi però che nel caso del romanzo ci sia qualcosa di più. Morto Casseri, l'attenzione suscitata dalla sua tragica fine si sarebbe riversata sul suo romanzo e ciò avrebbe indotto qualcuno a verificare le predette
somiglianze e
coincidenze. Con esiti forse
imbarazzanti. E, forse, non per la memoria di Casseri...