La sparatoria al Museo dell'Olocausto: zimbelli, coincidenze e processi alchemici


IL PAZZO SOLITARIO CHE ENTRA IN SCENA ALMUSEO DELL’OLOCAUSTO” – QUALE COINCIDENZA!

Di Michael Hoffman[1]

Oggi un altro “pazzo solitario” ha cambiato il corso della storia. Come il “pazzo solitario” James Earl Ray e il “pazzo solitario” Shiran Shiran, come i “pazzi solitari” Arthur Bremer e Ted Kaczynski, ora James von Brunn entra nei ranghi della hit parade della Criptocrazia. Quale “coincidenza”!

Con la sua sparatoria al Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti, von Brunn ha ravvivato la vecchia coalizione tra ebrei e neri del Ventesimo secolo, nello stesso giorno in cui il Procuratore Generale afroamericano Eric Holder era atteso al Museo per ascoltare una lettura del copione di “Anne e Emmett”, un dramma su Anna Frank e Emmett Till. Quale “coincidenza”!

L’autore di “Anne e Emmett” è Janet Langhart Cohen, la moglie nera dell’ex Ministro della Difesa William Cohen, che nel 1999 partecipò al comando dei militari americani nell’olocausto perpetrato dalla Nato contro le chiese, i monasteri e la popolazione della Serbia cristiana. Quale “coincidenza”!

Von Brunn si è ritagliato un ruolo anche nella profezia auto-realizzante del mito dell’Olocausto, ricostruendola in miniatura. In tal modo entrerà a far parte del canone – enunciato dal Museo – dei goyim malvagi che non possono esimersi dall’attaccare i simboli della cultura e dell’innocenza giudaiche. Ha vittimizzato le vittime sempiterne, facendo quadrare la visione che hanno di sé stesse come persone perpetuamente odiate e perennemente perseguitate. Quale “coincidenza”!

La religione del giudaismo ortodosso è concepita in modo tale da capitalizzare e trarre beneficio da ogni attacco violento contro di essa o contro i suoi seguaci. Se non c’è una tale violenza da parte degli estranei, gli attacchi talvolta vengono orchestrati dall’interno.

Durante il regime del Presidente repubblicano George W. Bush, “la minaccia dell’estrema destra” era stata messa nell’ombra dalla Criptocrazia. C’era bisogno di golem di pelle bianca che fungessero da crociati per costituire e sostenere i ranghi della guerra in Afghanistan contro i musulmani, e della guerra in Iraq contro gli arabi. Con questi obbiettivi pienamente raggiunti, e con un democratico di pelle nera alla Casa Bianca, quelli che comandano sembrano aver deciso di riesumare la “minaccia dell’estrema destra” e di riportarla al ruolo di spauracchio che aveva durante il regime di Bill Clinton, quando l’attentato di Oklahoma City venne presuntamente preparato da una coppia di pazzi solitari, ma che ricercatori come David Hoffman (nessuna relazione col sottoscritto) hanno attribuito a un complotto profondamente legato allo stesso governo americano – inclusi gruppi di copertura governativi come “Aryan Nations” e “Aryan Republican Army”.

Poiché gli americani portano il peso, una generazione dopo l’altra, di media imbeccati dal governo, la mossa del pazzo solitario rimane sempre efficace su coloro che per le notizie dipendono da giornalisti confidenti e da mezzibusti che ripetono come vangelo qualsiasi cosa la burocrazia dichiari sullo sparatore.

Poi, qualche anno dopo, quando i giochi ormai sono fatti, il vero complotto di solito è pronto per la fruizione pubblica. Ad esempio, vi sono pochi opinionisti indipendenti oggi che credono che McVeigh e il suo aiutante abbiano distrutto da soli l’edificio federale intitolato ad Alfred Murrah, o che Ray abbia ucciso Martin Luther King, o che Kaczynski non fosse uno zimbello come Lee Harvey Oswald.

Per ora, tuttavia, il fornello del processo alchemico è in ebollizione, poiché il lavoro preparatorio di criminalizzazione del “negazionismo” è stato ben avviato, e ai sommi sacerdoti dell’Olocaustianità sono state rinnovate promesse solenni di obbedienza assoluta da parte della classe dirigente e dell’elite che modella l’opinione pubblica americana. Mentre il copione infittisce la propria trama, l’idolatria isterica per tutto ciò che è giudaico, rabbinico e israeliano raggiunge altezze vertiginose di servilismo.

I 400 bambini uccisi gli scorsi Dicembre e Gennaio a Gaza dai discendenti dei “Sopravvissuti dell’Olocausto” sono stati scaricati nella spazzatura della storia. Non c’è mai stata né mai ci sarà, nella sinagoga mascherata da "Museo dell’Olocausto degli Stati Uniti", una mostra dedicata agli orrori dell’olocausto israeliano contro i palestinesi; ma non passerà molto tempo prima che l’immagine emblematica di un poliziotto nero morto per difendere il più venerato santuario giudaico d’America si guadagnerà lì una testimonianza permanente.

I nostri capi governano con metodi che respingono ogni documento e zittiscono ogni argomento: con l’assassinio, la segretezza, il tradimento, il doppio gioco e, soprattutto, inculcando la doppiezza. Alla resa dei conti, la quadratura arriva per gentile concessione di un “pazzo solitario” che emerge dall’ombra per togliere alla Criptocrazia le castagne dal fuoco, o assicurarle la vittoria dove avrebbe altrimenti subìto un declino. Quale “coincidenza”!

La stella a sei punte di James von Brunn avrà un posto assicurato nel firmamento dei pazzi solitari della Criptocrazia.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://revisionistreview.blogspot.com/2009/06/now-playing-at-holocaust-museum-lone.html