LE IMMAGINI IN 3D
DIMOSTRANO L'IMBROGLIO DEI FORI DI AUSCHWITZ
di Eric Hunt
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Immagine 1: il Crematorium 1 di Auschwitz "ricostruito". L'ospedale delle SS è ubicato esattamente dietro di esso. |
Come è stato già fatto notare da molti revisionisti, i quattro fori
sul tetto della morgue del Crematorium 1 di Auschwitz 1 non
“quadrano” con la configurazione originale dell'edificio. In
realtà, essi risultano centrati rispetto all'attuale, modificata,
configurazione post-bellica del locale in questione.
Il Museo di Auschwitz sostiene che queste erano le posizioni dei fori
autentici, che vennero in seguito chiusi dai tedeschi quando costoro
decisero di trasformare il crematorio in un rifugio anti-aereo per
l'ospedale delle SS situato nelle vicinanze.
Sotto il regime sovietico, il Museo di Auschwitz graziosamente
“riaprì” i fori che i tedeschi avevano presuntamente chiuso.
Per decenni, le guide turistiche e gli storici hanno insistito nel
dire che il Crematorio 1 fosse nel suo stato originale. Tuttavia,
oggi un cartello riconosce che il Crematorio 1 è esistito in vari
stadi durante la guerra, ed è stato modificato dopo la guerra. Tutto
ciò, grazie a Robert Faurisson, che ha mostrato le planimetrie
originali della struttura.
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Immagine 2: un cartello riconosce che il Crematorium 1 venne modificato dopo la guerra |
Sul predetto cartello, che è stato aggiunto solo in anni recenti,
possiamo vedere alcune delle differenze tra l'edificio nel suo stato
originale, al tempo delle presunte gasazioni, e oggi.
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Immagine 3 |
Il suddetto cartello del museo ammette: “Dopo la guerra, il Museo
ha parzialmente ricostruito la camera a gas e il crematorio. Il
camino e i due forni crematori, sono stati ricostruiti, usando
componenti originali, come pure diverse delle aperture sul tetto
della camera a gas”.
Una rappresentazione in 3D dell'area importante del Crematorium 1
potra essere utile per capire questo imbroglio dei fori.
Per questa essenziale rappresentazione in 3D, il “tetto” è stato abbassato, in modo che possano essere visti i muri interni. La metà
superiore dell'edificio è riservata alla sala forni e ad altre
stanze più piccole e non è stata rappresentata in 3D.
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Immagine 4: configurazione all'epoca delle presunte gasazioni di massa |
Questa è la parte del Crematorium 1 all'epoca delle presunte
gasazioni di massa. I presunti fori per l'inserimento dello Zyklon B
sono rappresentati sul tetto. La stanza designata come morgue sulle
planimetrie tedesche originali è la presunta “camera a gas”.
Qual'era la stanza usata come morgue quando la morgue veniva usata
come camera a gas? Chi lo sa …
Come possiamo vedere la disposizione dei fori appare piuttosto
irregolare e non è centrata sopra la morgue, che è la lunga stanza
rettangolare sopra la quale i fori dovrebbero essere centrati.
L'immagine successiva mostra la posizione di un foro disposto in modo
irregolare, molto vicino sia alla posizione del muro originale che
divideva la morgue dallo spogliatoio che alla porta d'accesso alla
sala forni.
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Immagine 5: foro vicino al muro originale che separava la morgue dallo spogliatoio |
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Immagine 6: foto del foro vicino al muro divisorio originale e alla porta |
La trave che appare sulla sinistra una volta era un muro. Questo muro
fu rimosso durante l'occupazione sovietica.
Il Crematorium 1 venne trasformato in rifugio anti-aereo per
l'ospedale delle SS ubicato sul retro. Possiamo vedere i molti muri
interni che vennero aggiunti, come pure, sulla destra, un'ulteriore
entrata/uscita e la camera stagna. La porta tra la morgue/presunta
camera a gas e la sala forni venne murata.
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Immagine 7: configurazione del rifugio anti-aereo |
La configurazione attuale è rivelatrice. Il Museo ha abbattuto un
muro di troppo: quello che originariamente divideva la morgue dallo
spogliatoio. Ma, all'improvviso, tutti questi fori sembrano
“quadrare”. Essi risultano centrati sopra la grande stanza dove i
turisti entrano.
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Immagine 8: configurazione attuale |
Secondo le misure di Carlo Mattogno, il foro superiore sulla sinistra
e il foro inferiore sulla destra distano 7.1 metri dai muri. Ma
queste distanze non hanno senso poiché, come abbiamo visto, il foro
superiore sulla sinistra era ubicato vicino ad un muro divisorio, e
la sua distanza dal muro opposto dello spogliatoio all'epoca era
irrilevante.
Inoltre, gli altri fori distano dai muri 7.1 metri. Uno dei muri, il
muro di una camera stagna creata per l'ingresso al rifugio
anti-aereo, nemmeno esisteva all'epoca delle presunte gasazioni!
L'altro muro è l'irrilevante parete opposta dello spogliatoio.
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Immagine 9 |
La disposizione dei fori sul tetto del Crematorium 1 di Auschwitz
appare centrata rispetto ad una configurazione dell'edificio che è
esistita solo dopo la guerra.
I sovietici trovarono un rifugio anti-aereo per l'ospedale delle SS,
con una sala operatoria e annesso spogliatoio, con latrine e lavabi.
Tutto ciò, non era utilizzabile per la propaganda.
Essi aggiunsero un camino nello stesso punto dove era stato
posizionato in precedenza. Ricostruirono i forni per inserirli nella
sala forni adiacente.
Rimossero tutti i muri divisori interni del rifugio anti-aereo,
tranne uno, rimuovendone uno di troppo: il muro divisorio originale
tra la morgue e lo spogliatoio che esisteva all'epoca delle presunte
gasazioni. Vennero rimossi le latrine e un lavabo dello spogliatoio.
Essi lasciarono la camera stagna e l'entrata secondaria, presentate
per decenni come “l'entrata delle vittime”. Per immettersi in
questa entrata, i turisti avrebbero dovuto camminare a fianco della
forca presuntamente utilizzata per impiccare Rudolf Hoess, nessuna
delle quali [l'entrata e la forca] esisteva all'epoca delle presunte
gasazioni.
Innanzitutto, questi fori non avrebbero mai dovuto essere “riaperti”.
Questo significa manomettere la scena del crimine: lo sterminio!
Ma la disposizione dei quattro fori indica un grossolano errore da
parte dei falsificatori, che hanno centrato i fori presuntamente
“riaperti” non sopra la morgue ma sopra la morgue+lo
spogliatoio+l'entrata secondaria della camera stagna che non
esistevano all'epoca delle presunte gasazioni di massa.