Alain Benajam: Facebook e la repressione in Ucraina

Da Erminia Scaglione ricevo e pubblico:

FACEBOOK E LA REPRESSIONE IN UCRAINA1

di Alain Benajam, 19 aprile 2015

Notifica del mio divieto di pubblicare su Facebook

Se si osserva bene da chi l'Ucraina è diretta e sostenuta oggi, possiamo enumerare una serie di forze diverse tra loro e apparentemente contraddittorie, che vanno dai Nazisti Banderisti antisemiti,  all'estrema sinistra trozkista, passando dai takfiristi pseudo-musulmani, asse portante del terrorismo, fino ad arrivare ai sionisti che come Kolomoysky, finanziano le milizie pro-naziste più violente. Ma quello che è comune a tutti questi movimenti apparentemente contraddittori è un'alleanza impeccabile all'imperialismo anglosassone, soprattutto statunitense che pilota questo bel gruppo di gente assegnandogli un obiettivo comune: quello di difendere in tutti i modi possibili e soprattutto quelli più violenti i propri interessi.

I neonazisti banderisti che attualmente detengono il potere in Ucraina, malgrado siano molto minoritari



Questa santa alleanza tra estrema destra fascistoide/estrema sinistra, e terroristi takfiristi/sionisti, formatasi a vantaggio massimo del potere imperiale degli Stati Uniti nel mondo si può osservare un po' dappertutto compresa , naturalmente, da noi sotto l'egida del Partito Socialista al potere.

All'interno di questa coalizione che appare eterogenea, ognuno recita la propria parte, ma l'epilogo è sempre lo stesso e cioè la sottomissione all'imperialismo finanziario globale ed in questo momento soprattutto la propagazione dell'odio della Russia, Russia il cui solo torto è quello di opporsi molto fermamente ed efficacemente a questo stesso imperialismo statunitense.

Il ruolo dell'estrema desta è quello di giocare la carta della fobia, quello che d'altronde le viene naturale con i suoi deliri "indentitari" che navigano sui flutti del rifiuto del popolo francese dell'onda migratoria ed in questo aspetto si assimila alle pretese degli pseudo-laicisti di sinistra, di cui un esempio è "Riposte laïque", o anche il settimanale satirico di sinistra « Charlie Hebdo » e molti altri. Queste pubblicazioni che non fanno che ridurre a caricatura lo stesso concetto di laicità svuotandolo del suo significato originario per trasformarlo in semplice fobia collettiva.

In Ucraina i nazisti Banderisti di Pravi Sector e di Svoboda cadono nell'antisemitismo classico e nella russofobia classificando come "sub-umani" sia gli ebrei che la componente russofona della popolazione, ma questo non impedisce assolutamente all'oligarca ebreo sionista Kolomoyski di continuare a finanziare i loro gruppi armati, che agiscono in collaborazione stretta con quei takfiristi, che qualificati altrove come terroristi, sono sbarcati freschi freschi dalla "Jihad" di Siria.


In Francia la schizofrenia del potere politico-mediatico è simile a quelle dell'Ucraina, ma soprattutto a proposito dei musulmani, soprattutto perché in Francia da un canto i takfiristi ( wahhabiti ) sono arruolati e armati, finanziati e adulati dal potere, ricordiamoci quello che Laurent Fabius ha detto a proposito di Al Nusra, una delle loro organizzazioni sanguinarie, sostenendo che stava facendo un buon servizio in Siria, e dall'altro questi stessi takfiristi, finanziati e sostenuti dall'alleato Arabia Saudita, sono stigmatizzati come nemico pubblico numero uno per il sentimento di rivalsa popolare con il quale ci si prende estrema cura di implicare tutti i musulmani senza distinzioni.

La citazione di Fabius che sostiene che Al Nusra fa un buon servizio in Siria


La tanto vantata, da Fabius, Al Nusra in Siria mentre esegue un'esecuzione sommaria di civili

Conosciamo le caricature violentemente islamofobe di Charlie Hebdo, che  ho già contestato in un articolo alla loro apparizione, , che vi invito vivamente a leggere, in cui le ho comparate a quello stesso tipo di vignette di natura antisemita di prima della guerra : 'L'air du temps". www.alain-benajam.com/article-l-air-du-temps-57346040.html


Il copione dell'estrema sinistra di natura trozkista invece è quello di recitare il ruolo di internazionalisti "senza frontiere", l'odio per la nazione e evidentemente anche odio della Repubblica,( quando parlo di Repubblica io parlo, beninteso dell'organizzazione del bene comune e della creazione di una legislatura ), da caricaturare a piacimento e alla bisogna, anche perché non potrebbero esistere l'una senza l'altra. Possiamo notare che il Partito Socialista al potere è tutto infarcito di trozkisti, chi più chi meno ex, che recitano la parte dei promotori dell'economia globale, della sottomissione all'imperialismo statunitense e naturalmente dell'odio contro la Russia.


E a fianco a questi personaggi non mancano i sionisti di sinistra o di destra, poco importa che strumentalizzano l'olocausto degli ebrei d'Europa durante la seconda guerra mondiale per fomentare l'islamofobia e soprattutto per demonizzare qualsiasi tipo di opposizione al sistema imperialista all'interno del quale Israele si è incluso, qualificandola per l'ennesima volta come antisemita e fascista e finalizzata a voler ripetere questo olocausto.

Questo però non impedisce affatto a questi stessi sionisti di sostenere in Ucraina i Nazisti Banderisti ed in Medio Oriente i takfiristi Wahhabiti di Al Qaida di un'Arabia Saudita autorizzata a rimanere un fedele alleato.


Tutte queste contraddizioni non resisterebbero un solo istante senza l'azione dei media che riescono a scodellare in tavola un piatto più o meno commestibile per il popolino, tirando fuori e martellando "ad nauseam", qualche trovata facile ad effetto, ovviamente mascherando quello che sembra non troppo politicamente corretto soprattutto per la nostra buona vecchia Francia, pasciuta a falsa democrazia.


I media politicizzati ci bombardano così con le idee che seguono:


L'idea della nazione è fascista e obsoleta, bisogna fare spazio alla globalizzazione, gli oppositori a questo processo sono antisemiti che vogliono mandare di nuovo gli ebrei nelle camere a gas, ( il che è terrificante ). Questi oppositori sono anche dei "complottisti", restando fedeli ad un'interpretazione della CIA inventata dopo l'omicidio di Kennedy, per cui questa qualificazione di complottista associata a quella di antisemita permette di denunciare come criminali tutti coloro che palesano le falsità di versioni ufficiali abracadabrantesche, servite dai media politicizzati o palesano le manovre di propaganda e gli omicidi mirati, perpetrati dagli organismi interni degli stati dei paesi occidentali asserviti completamente agli interessi degli USA.


Assistiamo in questo periodo al fatto che questa criminalizzazione dell'opposizione in Ucraina come in Francia, così come in qualsiasi sistema totalitario, non ha alcun altro obiettivo che prepararci alla repressione.


Infatti a cosa potrebbe servire tutto questo sforzo di monitoraggio e tutte questo spendere, se non altro che all'obiettivo di conoscere l'opinione delle persone? La repressione è infatti un obiettivo già pronto. Perché per reprimere è necessario innanzitutto identificare i leader dei contestatori, farli sparire e terrorizzare quelli che li seguono con qualche arresto energico e spettacolare; in Ucraina un po' anticipando i tempi rispetto a noi, questi arresti e queste sparizioni sono ordinaria amministrazione e adesso si arricchiscono anche di una serie di omicidi  di oppositori, quasi quotidiani .


Video:  Questi Giornalisti e Oppositori assassinati che si ignorano o di cui si sporca la memoria


 https://youtu.be/u897rwZQCUc?list=PL6yMwPPOK8Wxjv09CjarCaJ4R1022DaUg


Il ruolo di Facebook


Questo social network è stato creato sotto l'egida dei servizi segreti statunitensi con lo scopo di facilitare la propagazione di manovre di destabilizzazione in paesi in cui l'imperialismo cercava di modificare l'assetto di potere in suo favore, ( vedi rivoluzioni colorate o primavere in fiore…). Tuttavia Facebook è stato anche rapidamente travolto dalle voci di alcune opposizioni al sistema imperialista statunitense, che hanno semplicemente approfittato dell'opportunità che lo stesso network offriva anche a loro. Questa brutta sorpresa ha scatenato un gran numero di reazioni denigratorie contro quello che viene pubblicato su internet e su Facebook, soprattutto da parte dei media politicizzati. La situazione è ancora peggiore adesso, perché sono tutti con l'orecchio teso permanentemente su quello che viene diffuso e la mia unica contestazione alla versione ufficiale degli attentati detti di "Charlie Hebdo", su questi stessi media, che si riduce a qualche breve osservazione in cui chiedevo delle prove che non esistevano, ha scatenato nientemeno che un articolo in una pubblicazione tirata in 7.000.000 di copie con l'affascinante titolo "Gli Sciacalli del Complotto", che io riporto qui, in cui sono "coraggiosamente" citato come un omaggio che il vizio rende alla virtù.


In Ucraina, e questo è riportato dall'opposizione al regime Nazista pro imperialista, è attraverso Facebook che si denunciano alle forze repressive tutti quegli oppositori a cui in seguito capita di essere arrestati e poi ovviamente assassinati.


In Francia, Facebook invece ha iniziato innanzitutto una politica di censura sistematica degli oppositori al sistema appena prima della delazione via social media in stile ucraino. Questa censura che invece ha l'effetto di disconnettere momentaneamente o anche definitivamente i cosiddetti oppositori, violando in questo modo i propri stessi principi (democratici), anche perché in soldoni, in quanto soldatini semplici dell'imperialismo, questi  personaggi procedono stupidamente.


Così con la pretesa di lottare contro l'antisemitismo, tema bidone e cavallo di battaglia che ha come unico bersaglio gli oppositori, in maniera assolutamente ipocrita, gli basta di fabbricare dei messaggi antisemiti a carattere ingiurioso e di depositarli sul wall di quello che hanno preso di mira, per creare i pretesti utili per la chiusura di un account.


Questo modo di procedere arriva a un grado tale di imbecillità che persino io sono stato disconnesso perché bloccato per una settimana, con la pretesa che avessi utilizzato il termine "Youpin" ( ebreaccio o giudeo ma in senso dispregiativo ), cosa che per l'ebreo che io sono e la cui famiglia ha subito ogni persecuzione possibile in Russia è in Francia , è davvero il colmo.


Quindi aspettatevi pure di veder fiorire sui vostri walls ogni sorta di termine proibito, scritto dagli sbirri di Facebook per essere in seguito censurati e prima di essere arrestati, come succede oggi in Ucraina, e forse aspettatevi anche di più, se il popolo francese assolutamente tanto quanto il popolo ucraino, non decidono finalmente di mettere termine a questa reale dittatura fascista costruita per il massimo profitto dell'imperialismo e del suo sistema economico.




1Traduzione di Erminia Scaglione. Il testo originale è disponibile all'indirizzo: http://www.alain-benajam.com/2015/04/facebook-et-la-repression-en-france-et-en-ukraine.html#ob