OLIVER STONE: IL
CONTROLLO EBRAICO DEI MEDIA IMPEDISCE UN DIBATTITO LIBERO SULL’OLOCAUSTO
Lo spassionato
regista di Hollywood afferma che il suo nuovo film ha
lo scopo di inserire Adolf Hitler, che egli in passato definì un “facile capro
espiatorio”, nel suo adeguato contesto storico.
Di Haaretz Service,
26 luglio 2010
Il controllo ebraico dei media impedisce una discussione
aperta sull’Olocausto, ha detto l’eminente regista di Hollywood Oliver Stone al
Sunday Times, e ha aggiunto che la lobby ebraica americana controlla la
politica estera di Washington da anni.
Nell’intervista al Sunday, Stone a quanto risulta ha detto
che l’opinione pubblica americana è focalizzata sull’Olocausto a causa del “dominio
ebraico dei media”, e ha aggiunto che un suo prossimo film ha lo scopo di
inserire Adolf Hitler e il dittatore sovietico Josef Stalin “nel contesto”.
“C’è una lobby dominante negli Stati Uniti”, ha detto Stone,
e ha aggiunto che “è gente che lavora duro. Stanno in cima a ogni commento, è
la lobby più potente di Washington”.
Il famoso regista hollywoodiano di film come “Platoon” e
“JFK” ha anche detto che se Hitler era un “Frankestein”, c’era anche un “Dr.
Frankestein”.
“Gli industriali tedeschi, gli americani e gli inglesi. Ebbe
un grande sostegno”, ha detto Stone al Sunday Times, e ha aggiunto che “Hitler
fece molto più danno ai russi di quanto ne fece agli ebrei: 25 o 30 [milioni di
uccisi].
Riferendosi alla presunta influenza della potente lobby
ebraica sulla politica estera americana, Stone ha detto che Israele “distorce
da anni la politica estera degli Stati Uniti”, e ha aggiunto che considera
“orribile” la politica americana verso l’Iran.
“L’Iran non è necessariamente il bravo ragazzo”, ha detto
Stone, sostenendo [però] che gli americani non “conoscono tutta la vicenda”.
I commenti di Stone al Sunday Times fanno eco a precedenti
dichiarazioni del regista di Hollywood, riguardo a ciò che egli percepisce come
una visione distorta, da parte dei media americani, di figure come Adolf Hitler
e Josef Stalin.
Già in precedenza, quest’anno, Stone – parlando al convegno
semestrale dell’associazione dei critici televisivi a Pasadena
– aveva detto che “Hitler è un facile capro espiatorio per tutta la storia e
viene usato in modo grossolano”.
“Lui è il prodotto di una serie di azioni. È causa e effetto
… La gente in America non conosce la connessione tra la Prima e la Seconda
guerra mondiale”, ha detto Stone, e ha aggiunto che attraverso la sua opera
documentaria è riuscito “a mettersi nei panni di Stalin e di Hitler per capire
il loro punto di vista”.
“Dovremo educare, liberare e aprire le nostre menti.
Vogliamo andare oltre le opinioni … Entrare nell’argomento dei finanziamenti al
partito nazista. Quante corporation americane vennero coinvolte, dalla GM
all’IBM. Hitler è solo un uomo che si poteva facilmente assassinare”, ha detto
Stone.