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Zbigniew Brzezinski, uno dei teorici dell'ostilità occidentale contro la Russia |
Da Luca Tadolini ricevo e pubblico:
Perché dobbiamo
difendere la Russia.
Come
italiani ed europei occorre difendere la Russia a fronte del precipitare degli eventi
politici in Ucraina. Non bisogna farsi ingannare dalle suggestioni che i mezzi
di informazione internazionali rovesciano sull’opinione pubblica. L’esaltazione
di immagini di statue di Lenin abbattute
o di supposti fascisti a Kiev sono manipolazioni di chi auspica che l’Europa si
spacchi, perché c’è chi teme un' Europa
che va dall’Atlantico agli Urali, da Roma a Mosca.
Apriamo
gli occhi: Obama sta conducendo una lotta geopolitica contro la Russia in Europa e nel
Mediterraneo.
Togliamo
l’ipocrisia di chi si strappa le vesti sull’invasione dell’Ucraina. Chi parla? La Nato che nel 1999 bombardò Belgrado e invase il
Kosovo? Gli USA che dal 2001 hanno un esercito in Afghanistan? Gli USA che nel
2003 hanno invaso l’IRAK? Obama e la Francia che nel 2011 hanno bombardato la Libia? Ancora Obama che arma
i ribelli in Siria?
La
realtà è che da anni è in corso una politica aggressiva a guida USA nel Mediterraneo che noi europei seguiamo
servilmente, in ordine sparso, credendo alternativamente di avere qualcosa da
guadagnare e mai il coraggio di opporsi.
Ma
Putin e la Russia
hanno impedito l’attacco francese e di Obama alla Siria. L’Egitto si è
stabilizzato. Il caos dilagante sembra aver trovato una barriera.
E,
invece, ecco la piazza di Kiev, organizzata, piena di mezzi, appoggiata dalle
ambasciate straniere, decisiva, perché l’Ucraina è decisiva per la vita della
Russia. Il Governo ucraino abbattuto con una manovra di piazza non era andato
al potere con la violenza, aveva vinto le elezioni dopo il disastro e la
corruzione dei governi della Rivoluzione
arancione, anch’essa pesantemente appoggiata da Washington. Certo in
Ucraina esistono ancora conti aperti dalla Seconda Guerra Mondiale che spesso
fu anche guerra civile. Ma oggi l’Unione Sovietica non centra. Putin difende le
radici cristiane d’Europa contro il relativismo e la scristianizzazione. Questo
non è il 1945 dove Stalin era alleato degli USA, né la Guerra Fredda dove USA e URSS
si spartivano il mondo con il ricatto della guerra nucleare.
Siamo
coinvolti in un conflitto geopolitico dove si vuole impedire che gli stati
dell’Unione Europea e la Russia
facciano la cosa più naturale: abbiano rapporti di alleanza e di amicizia. Perché
non ci sono barriere naturali, perché siamo tutti cristiani, perché ci
scambiamo le risorse energetiche e tecnologiche, perché i nostri popoli hanno
origine dalle medesime terre e sono compatibili.
Oggi
dobbiamo difendere la Russia,
i patrioti europei non si combattano l’uno con l’altro.
Luca
Tadolini
Centro
Studi Italia