Corsi di revisionismo in Svezia

Un'immagine del sito dullophob.com

Ho trovato nella cassetta della posta un vecchio messaggio di Bocage che, per la sua importanza, passo subito a tradurre:
Il 17 novembre riceviamo da un corrispondente – che ringraziamo – il seguente messaggio:
Ho trovato un articolo di un finlandese, un certo T. Kettukangas, storico, su dullophob.com, su un professore svedese che ha un approccio revisionista quando tratta con i suoi allievi la questione dell’Olocausto. All’inizio, il 60 % degli allievi credeva alle tesi sterminazioniste, il 40% alle tesi revisioniste. Egli fornisce loro, senza previ commenti, dei testi sterminazionisti e dei testi revisionisti e chiede di studiarli e giudicarli. Egli scrive: alla fine, il 70 % degli allievi credeva alle tesi revisioniste, il 30% alle tesi sterminazioniste. Allorquando dice loro che, ad esempio in Germania, vi sono delle leggi che permettono di mettere in prigione i revisionisti, gli allievi sono tutti, al 100%, per le tesi revisioniste.
FINE DEL MESSAGGIO DEL CORRISPONDENTE DI BOCAGE
Vedere: http://dullophob.com/
Selezionare, a sinistra, “Archive”, poi “17 novembre” poi “Eintrag 3”. Ricordiamo che né in Svezia né in Finlandia esistono leggi antirevisioniste.
(In Svezia, più volte è accaduto a Ahmed Rami, il valoroso combattente revisionista  responsabile del sito Radio Islam, di essere sollecitato da un professore di liceo o di università ad esprimersi davanti agli allievi, con grande scandalo della comunità ebraica svedese, che finiva per calmarsi dopo aver ottenuto le scuse degli audaci professori; tuttavia, nel 2009, l’Università di Linköping, che aveva invitato Rami, si rifiutò di scusarsi… Felici svedesi!).
Un po’ più tardi il nostro corrispondente precisava che questo finlandese revisionista, Toivo Kettukangas, è uno storico e germanista; i germanofoni possono consultare i suoi scritti al seguente indirizzo:
 http://terragermania.com/2012/02/23/finnen-sehen-deutschland-info-brief-unverandert/
 
Ahmed Rami (con la valigia) e Robert Faurisson in visita a Dachau ...