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Lenzuolata "antisionista" di Militia |
I movimenti antisistema, sia in Francia che in Italia, danno
segni di vitalità ma puntuali – come sempre, purtroppo – arrivano i provocatori.
Ieri, ho ricevuto – via Facebook – da Dieudonné il seguente commento:
“Bien entendu , les partisants de la
dieudosphere et Dieudonné se désolidarisent de ces actes...Et comme par hasard
dieudonné vient jouer au zéntih [recte: Zénith] de TOULOUSE CE 22 FÉVRIER ! +
de 5000 personnes sont attendues ! Merci à tous pour votre soutien ! www.dieudosphere.com”
Traduzione:
“Beninteso, i sostenitori della
dieudosfera e Dieudonné si dissociano da questi atti … E guarda caso Dieudonné reciterà allo Zénith di Tolosa questo 22
febbraio! Sono attese più di 5.000 persone! Grazie a tutti per il vostro
sostengo! www.dieudosphere.com”.
Il
commento in questione era relativo alle scritte “antisemite” apparse a Tolosa e
riferite dall’articolo seguente:
Stamattina,
aprendo Facebook, mi ha colpito il seguente commento di Ugo Tassinari:
“Immancabile come l'influenza
invernale, alla vigilia della mobilitazione nazionale contro la repressione,
con al centro la resistenza No Tav (per continuare con Roma e Napoli), arriva
la solita letterina delirante che finge di inneggiare al "movimento"
e ne prepara l'attacco da parte degli organi repressivi”.
Il
commento in questione (fatto proprio da Tassinari ma originariamente apparso
come incipit di un articolo del sito “Contropiano”) era relativo al seguente
link:
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La lettera minatoria dei cosiddetti Nuclei Operativi Armati |
La
dinamica dei fatti riferiti da questi due commenti mi ha ricordato, per
analogia, un terzo ordine di eventi: le scritte, di analogo tenore “estremista”,
che gli esponenti del gruppo Militia fanno – da anni – apparire in occasione della
Giornata della Memoria.
Anche
quest’anno Militia ha colpito:
Ma non
è stata certo la prima volta. Ricordiamo, ad esempio, le “performance” del
2011:
Mi
domando: perché, quando si tratta di costoro, nessuno mai prende in
considerazione, almeno come ipotesi, che anche l’attività del gruppo romano
rientri – quantomeno a livello dirigenziale – nello schema della
provocazione-intossicazione?
Non è
possibile che, anche in questo caso, le scritte in questione – che associano immancabilmente
il “negazionismo” all'aggressione verbale – abbiano la
stessa funzione di preparare opportuni attacchi repressivi (non solo contro i
revisionisti ma contro qualunque forma di antisionismo, assimilato dal regime
in modo sempre più scoperto all’antisemitismo)?
Come mai,
tra tutte le manifestazioni di estremismo a orologeria, a Militia viene sempre garantita
la patente di “autenticità”?
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Maurizio Boccacci, leader storico di Militia |