Una riflessione di Joe Fallisi sulla logica della propaganda olocaustica


Effetti del fosforo bianco lanciato da Israele su Gaza
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NELLA GEHENNA
Joe Fallisi
La logica è questa: più l'entità malefica diviene genocidaria, razzista, repellente, più occorre rinforzare il bunker dell'"Olocausto", propagandare senza tregua alle masse anche tutto ciò che si sa benissimo, nella comunità ristretta degli studiosi, essere falso, chimerico. E questo innanzi tutto, ma non solo, per quanto attiene al numero mitico. Più "Israele" scende nella foiba dell'ignominia, più occorre rendere metafisica la persecuzione a suo tempo subita dagli ebrei. Così che nulla di ciò che viene commesso dai dirigenti e dai militi dell'entità sionista (e dai suoi alleati) possa risultare comparabile al "male assoluto" e, anzi, qualunque esazione e vampirismo ulteriore sia loro consentito, ad infinitum. Di pari passo, naturalmente, le "democrazie" occidentali devono blindarsi e produrre le acconce legislazioni liberticide. I reprobi? Nella Gehenna.

L'ingegnere Wolfgang Froelich, ammanettato e incarcerato in Austria per aver "negato" l'"Olocausto"