Presento a seguire la traduzione del commento Facebook[1] di Stella Tremblay con cui la deputata americana ha risposto agli
attacchi subiti per aver detto che l’attentato alla maratona di Boston è un’operazione
governativa. Le note a piè di pagina sono mie:
Accidenti!
Se qualcuno fa domande si viene brutalmente attaccati? Cosa è accaduto alla
discussione? In modo veritiero è stato detto: ascoltano con le proprie orecchie
ma sono sordi, vedono con i propri occhi ma sono ciechi[2].
Come si può essere “ingannatrici” per aver fatto domande? C’ERANO militari con
zainetti neri[3]
nell’ultimo miglio della maratona. Qualcuno aveva detonatori … non è una
combinazione che abbiano detto che c’era un’”esercitazione” e di non
allarmarsi? Perché sono stati visti andarsene velocemente dalla zona della
bomba solo un minuto prima che scoppiasse? Perché il giornalista King[4]
(un giornalista esperto con fonti credibili) annuncia che c’era un “sospetto in
stato d'arresto” e poi qualche ora dopo ha dovuto annullare la dichiarazione? Ci si è
sbarazzati del discorso sulla credibilità! Perché è sbagliato fare domande e
chiedere risposte? I nostri amici, vicini, fratelli e sorelle sono stati
mutilati e uccisi da terroristi che attuavano il “jihad”. Erano vittime
innocenti in attesa delle loro routine quotidiane. Questo NON è giusto! Abbiamo
bisogno di confrontarci con i fatti e di avere risposte. Se voi pensate che
sono un’ingannatrice nel fare queste domande, così sia. Se fossero fatte
domande oneste … sarei soddisfatta. Bengasi[5]
ancora non ha avuto un’indagine. Quando riceveremo risposte a queste domande?
Quelle strane presenze sul tragitto della maratona ...