Gianfranco La Grassa: la "sinistra" è il cancro del paese

Gianfranco La Grassa

Condivido qui questo commento (su Facebook) del prof. La Grassa sul dopo elezioni (qui il link all’articolo che ha dato origine al commento: http://www.ilgiornale.it/news/interni/tipo-governo-alle-presidenze-camera-e-senato-890489.html):
Pensate a quali alternative stanno pensando, perfino un altro governo tecnico con Amato. Primo: è il “ladro di notte”; secondo: ha guidato governi politici, come si può farlo passare per tecnico? Terzo: è uno di quei limitatissimi che fanno passare per intelligenti, come D’Alema, che ben ricordo a Pisa (’69-’74 circa) quant’era acuto. Quarto: non ha rinnegato solo il suo “socialismo” per salvare il culo da “Mani pulite”, ma ha tradito personalmente Craxi. E’ uno dei più viscidi personaggi politici (del tipo degli ultimi tre presdelarep) che siano mai esistiti in Italia. Campana a morto per chi appoggiasse un finto esecutivo tecnico del genere. Ma campana a morto per Grillo se appoggia un governo di sinistra, il governo del cancro del paese. Del resto, riportiamo le dichiarazioni di uno come Fo (in particolare sulla Libia, ma non solo) che il Grillo proponeva per il Quirinale: http://cerca.unita.it/ARCHIVE/xml/2015000/2013963.xml?key=Dario+Fo&first=151&orderby=1
Non si parli più di rinnovamento, è un paese putrido, semplice scolo di tutti i rivoli di merda provenienti da Europa e da oltreatlantico, un paese in cui l’alternativa è tra i vecchi rigurgiti della “sinistra”, il “nuovo” rappresentato da un Renzi, gli antipolitici, solo ambiziosetti inetti e pasticcioni, veri eredi dei sessantottardi, la cui unica ambizione era quella di prendere il posto dei loro padri per poter conciare ancora peggio il paese e arraffare la loro fetta di bottino. La si smetterà infine con i facili entusiasmi! Si saprà infine capire come si abbia a che fare con imbroglioni! Se non s’impara almeno un po’ che cos’è la politica, non si sarà mai in grado di riconoscere l’arrivo (solo eventuale, sia chiaro) di chi abbia la capacità di rappresentare realmente un minimo di orgoglio nazionale. E senza sempre nostalgie per ciò che è finito! Lasciate il passato al culto dei morti! Ognuno abbia pure il suo proprio. Ma sono morti, che i giovani si “scantino” presto e inizino a capire che cos’è la politica.