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Gunter Deckert |
IL RICERCATORE GÜNTER DECKERT CONDANNATO IN GERMANIA ALLA PRIGIONE
Günter Deckert sconterà cinque mesi in una prigione tedesca per aver tradotto un saggio storico
Di Michael Hoffman, 3 dicembre 2012
Nell’ambito del movimento, in Germania, del revisionismo storico sulla seconda guerra mondiale, Günter Deckert è uno dei martiri più laboriosi e umili.
Dico “martire”, perché qualunque cittadino tedesco che persista a dubitare, attivamente e pubblicamente, dell’esistenza delle camere a gas omicide di Auschwitz-Birkenau – la sacra reliquia della religione più sacra dell’Occidente (l’Olocaustianesimo) – verrà multato e probabilmente imprigionato.
Günter Deckert è stato già in prigione in Germania per questo motivo, e sta per essere imprigionato di nuovo.
Il suo “crimine”? Aver tradotto dall’italiano in tedesco lo studio dello storico Carlo Mattogno “Auschwitz: la prima gasazione”
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La seconda edizione inglese del libro di Mattogno |
Abbiamo ricevuto da Deckert il seguente messaggio:
Amici, Camerati e Combattenti per la Verità Storica sulla Seconda Guerra Mondiale,
Il momento è arrivato! Dovrò presto entrare in prigione per scontare la mia condanna a 5 mesi, anche se il mio appello costituzionale non è stato ancora giudicato. Dovrò presentarmi in prigione il 2 gennaio 2013. Il giorno previsto per l’uscita è il 2 giugno 2013 …
… “Quello che non mi uccide, mi rende più forte!”. Tenendo tutto ciò in mente, i miei migliori auguri camerateschi e fedeltà ai nostri parenti e al nostro popolo. Desidero che tutti abbiano un ottimo 2013, pieno di successi e con la migliore salute possibile.
Günter Deckert
Con queste parole Deckert si prepara a consegnare cinque mesi della sua vita allo stato tedesco, che è chiamato “democratico” dal governo americano, dalle Nazioni Unite, e dall’Unione Europea, e che si fa scrupolo di fare prediche alle nazioni musulmane sulla pressante necessità di permettere una maggiore libertà ai propri cittadini. Per fortuna, i musulmani sono sempre più consapevoli di questa ipocrisia, e, purtroppo, tutto ciò ha solo rafforzato la loro decisione di applicare la repressione della libertà di parola e di stampa nei loro paesi. Anche i comunisti cinesi devono sicuramente essere a conoscenza della repressione germanica dei criminali del pensiero revisionisti. “L’esempio”, osservò Samuel Johnson, “è spesso più efficace del precetto”. In altre parole, mettete in pratica ciò che predicate. Ma, oltre alla Germania, anche i governi di Canada, Australia e di molti paesi europei come l’Austria, la Francia e la Svizzera non lo fanno, e perciò il mondo è diventato più nero.
Günter Deckert, un uomo buono e onesto, viene di nuovo gettato in galera tra proteste scarse o nulle, e senza pubblicità mediatica. La macchina dell’inquisizione tedesca opera nel silenzio e nell’oscurità quasi totale. In Germania, storici, ricercatori e scienziati vengono imprigionati per aver bestemmiato le sacre reliquie del Popolo Eletto e questo senza che se ne abbia quasi notizia. Di conseguenza, sappiamo che questa inquisizione proseguirà inesorabile, e poiché è proprio della natura tedesca non lamentarsi, i costi reali, atroci, per Deckert e per la sua famiglia, le loro sofferenze e le loro privazioni, non verranno pubblicizzate in nessun modo.
Quella che viene chiamata civiltà occidentale, è in realtà una sifilizzazione occidentale, e talvolta il sottoscritto si sorprende a desiderare ardentemente che gli invasori musulmani arrivino il prima possibile a flagellare il golem
dell’Europa, del Canada e dell’Australia, come Dio spesso nel passato ha utilizzato stranieri ostili per punire il Suo popolo per i suoi tradimenti e le sue idolatrie.
Statene certi, l’adorazione dell’idolo della camera a gas è qualcosa di detestabile agli occhi dell’Altissimo; in particolare, alla luce del fatto che il negazionismo organizzato della Resurrezione di Gesù Cristo non è stato mai così virulento: un negazionismo perfettamente legale in ogni nazione del disonorevole mondo occidentale.