L'uomo civilizzato e il selvaggio: tre immagini istruttive su Israele


Questa foto, forse, l’avete già vista (anche su Facebook):
 
 

diffusa dal Réseau Voltaire (http://www.voltairenet.org/Affichage-islamophobe-dans-le )
è stata ripresa in Italia dal blog TUTTOUNO (http://tuttouno.blogspot.it/2012/09/islamofobia-metro-di-new-york.html ).
Si tratta di una campagna pubblicitaria iniziata lo scorso 24 settembre nella metro di New York.
La didascalia recita:
IN TUTTE LE GUERRE TRA L’UOMO CIVILIZZATO E IL SELVAGGIO
SOSTIENI L’UOMO CIVILIZZATO.
SOSTIENI ISRAELE.
SCONFIGGI IL JIHAD.
 
La seconda immagine invece l’ho vista (per ora) solo su Facebook (nella pagina USA IS ISRAEL’s BITCH, gli Stati Uniti sono la puttana di Israele: https://www.facebook.com/#!/photo.php?fbid=487208827964053&set=a.357968867554717.92741.357962860888651&type=1&theater ):
 
 
Si tratta, nella foto a sinistra, di un’altra immagine sulla medesima campagna e, nell'immagine a destra, di alcuni scatti delle quotidiane violenze subite dai palestinesi in “Israele”.
La didascalia della prima foto recita: Gli Stati Uniti chiedono ai loro contribuenti di sostenere l’uomo civilizzato. La didascalia dell'immagine a fianco recita: Signore e signori, prego, fate la conoscenza dell’uomo civilizzato in Israele.

La terza foto (nella pagina Facebook di S-Axis: https://www.facebook.com/photo.php?fbid=4148305918491&set=vxywtia.1349026803.1349026804.4148305838489&type=1#!/photo.php?fbid=287828391318768&set=a.136528049782137.19713.131381586963450&type=1&theater ) riguarda invece i soliti coloni israeliani mentre deridono una donna palestinese dopo l’evacuazione forzata dalla sua casa di Sheikh Jarrah ad opera dell’esercito israeliano:
 
 
Se, come diceva il Manzoni, "le parole dell'iniquo che è forte, penetrano e sfuggono", le immagini sfuggono un po' meno ...
 
"Le parole dell'iniquo che è forte, penetrano e sfuggono. Può adirarsi che tu mostri sospetto di lui, e, nello stesso tempo, farti sentire che quello di che tu sospetti è certo: può insultare e chiamarsi offeso, schernire e chieder ragione, atterrire e lagnarsi, essere sfacciato e irreprensibile".
Alessandro Manzoni, I PROMESSI SPOSI, capitolo settimo.