L'esercito israeliano: nemico delle pecore palestinesi (e del genere umano)


L’ESERCITO APRE IL FUOCO A GAZA CONTRO PASTORI CHE GUIDAVANO IL BESTIAME; 30 PECORE UCCISE[1]

Sabato, 1 settembre 2012

L’agenzia di news Quds Press ha riferito domenica che i soldati israeliani, posizionati sulle torrette militari lungo il confine, hanno aperto il fuoco automatico contro pastori palestinesi che conducevano le proprie pecore nella Gaza centrale, uccidendo 30 pecore; i pastori non erano armati.

L’attacco ha avuto luogo ad est della città di Juhr Ad-Deek, nella Gaza centrale. I pastori hanno detto di non essersi nemmeno avvicinati alla recinzione del confine.

I soldati israeliani hanno ripetutamente preso di mira le terre palestinesi vicine al confine, e hanno ripetutamente aperto il fuoco contro lavoratori palestinesi, pastori e contadini, facendo dozzine di vittime.

In un’altra notizia, le brigate di Ansar, il braccio armato del Movimento Ahrar, hanno rivendicato il lancio di tre granate fatte in casa contro la base militare israeliana di Zikim, al di là del confine.

Le brigate dicono che il lancio delle granate è avvenuto per rappresaglia ad un precedente bombardamento israeliano che aveva colpito una torre residenziale della zona provocando due feriti e il danneggiamento dell’edificio.
FINE DEL TESTO DELL’INTERNATIONAL MIDDLE EAST MEDIA CENTER

I soldati israeliani, ovvero gli eredi morali di “ … coloro che anche hanno ucciso il Signore Gesù e i profeti, e hanno perseguitato noi, e che non piacciono a Dio e sono contrari a tutti gli uomini”.

San Paolo, 1 Tessalonicesi, 2: 15
 


[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.imemc.org/article/64170