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La tipica colorazione rosso-brillante di cadavere da avvelenamento da monossido di carbonio |
Questo post si compone di tre parti. La prima è costituita
dal ragguaglio del revisionista Friedrich
Paul Berg sul dibattito radiofonico avuto negli Stati Uniti con il suo
rivale Roberto Muehlenkamp – principale animatore del blog
antirevisionista Holocaust Controversies (Controversie
sull’Olocausto) – nel giugno scorso. La seconda parte è
costituita dal commento al dibattito da parte di uno dei forumisti del CODOH-FORUM,
interessante anche perché presenta un utile (soprattutto per chi ha difficoltà
di comprensione dell’americano parlato) riassunto degli argomenti trattati. La terza
parte è costituita da una mia domanda, la cui occasione mi viene fornita
proprio dal dibattito in questione, ai noti scrittori e opinionisti Giovanni Fasanella e Aldo Giannuli su certe loro prese di
posizione antirevisionistiche di qualche anno fa. Ricordo agli interessati al
(cruciale) argomento della colorazione delle vittime da avvelenamento di
monossido di carbonio che potranno trovare ulteriori elementi di riflessione
nell’articolo di Thomas Kues da me tradotto a suo tempo e pubblicato al seguente link: http://ita.vho.org/045_Scolorimento.htm
Buona lettura!
IL DIBATTITO TRA
ROBERTO MUEHLENKAMP E FRIEDRICH PAUL BERG
Di Friedrich Paul
Berg
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Deanna Spingola, la conduttrice del talk show cui hanno partecipato Berg e Muehlenkamp |
Entrambi i saggi sono tentativi disperati di ricavare un
senso dalle menzogne e dalle falsità praticamente interminabili dei sedicenti
“testimoni oculari” delle gasazioni di massa che, in realtà, non sono mai
avvenute. Tali saggi sono come degli appigli per chi affoga. Muehlenkamp e
quelli come lui affogano in un oceano di menzogne e di pseudo-scienza, di cui,
in gran parte, sono essi stessi gli artefici. Oltretutto, annoiano a morte i
loro lettori.
Un mio saggio importantissimo del 1984, cui Muehlenkamp si
riferisce (vedi la nota a piè di pagina 1 di “The Gassing Engine … ”) ma di cui
omette di fornire il link è:
“Diesel Gas
Chamber: Myth within a Myth” [La camera a gas diesel: un mito all'interno di un mito]
(http://www.codoh.com/gcgv/gcdiesel.html
).
Contrariamente alle spudorate menzogne che Muehlenkamp
concentra negli ultimi due paragrafi del suo saggio “Gassing Engine” (egli
addirittura accusa me ed altri di “ipocrisia” e di “dogmatismo”), io certamente
già nel 1984 avevo preso in considerazione il fatto che gli sterminazionisti
potessero passare dai motori diesel a quelli a benzina come fonte del monossido
di carbonio.
Nel saggio del 1984, scrissi:
La
nuova, “riveduta”, versione della storia dell’Olocausto è addirittura più
assurda della vecchia. Sebbene vi sia una remota possibilità che un tecnico
confonda un motore a benzina con un motore diesel, come sarebbe stato possibile
confondere il “rosso” con il “blu”? Forse erano tutti daltonici – dovremo solo
aspettare e vedere. Non c’è dubbio: vedremo molti altri tentativi da parte di
disperati per tenere assieme un fatiscente assemblaggio di menzogne. La tesi
sulla camera a gas diesel è spazzatura: a quanto pare qualcuno tra gli stessi
sterminazionisti incomincia a rendersene conto. Ma la tesi alternativa che
vennero usate le esalazioni del motore a benzina è anch’essa spazzatura.
Contrariamente a quello che Muehlenkamp et al
vogliono credere, non sono mai stato “manifestamente
contrario”, o contrario in qualunque altro modo, a quella che
costoro chiamano un’”appropriata revisione” della storia. Sono assolutamente
divertito dal fatto che si stiano scavando con le loro mani una fossa persino
più profonda. Si sono intrappolati da sé, con la totale stupidità delle loro
tesi “rivedute” e false, e con i loro argomenti inconsistenti. Si “rivedono”
nell’oblio.
Vi esorto a leggere la mia homepage, come pure l’ultima
versione del mio saggio sulle camere a gas diesel, su questo sito web:
Diesel Gas Chambers; Ideal for Torture – Absurd for Murder
[Le camere a gas diesel; ideali per torturare – assurde per uccidere]:
Sebbene abbia discusso molte volte con il signor Muehlenkamp
su internet, negli ultimi dieci anni, sono rimasto comunque sbalordito dalla
sua grossolana ignoranza, durante il dibattito radiofonico, di come la Germania
fosse disperatamente bisognosa di combustibile liquido per i veicoli a motore. Muehlenkamp
ha sostenuto diverse volte, durante il dibattito, che nel 1942 non c’era
nessuna penuria. WOW! Muehlenkamp era anche totalmente ignaro del fatto che la
Germania aveva ricavato l’85% dei suoi combustibili liquidi, in modo sintetico,
dal carbone – e con enormi spese. Sembrava assolutamente certo che avessi
inventato tale fatto e mi ha sfidato a citare la fonte. La fonte della cifra
“85%” è:
U. S. Strategic Bombing Survey, Oil Division Final Report, War Department, Washington, D. C., 1947,
p. 1.
Il solo primo paragrafo già dimostra che la situazione dei
combustibili era per la Germania davvero disperata. Il saggio è intitolato “An Empire Built on Coal, Air and Water”. Questo
titolo divenne anche il titolo, nel 2003, per una delle sottosezioni del mio saggio:
“Diesel Gas Chambers: Ideal for Torture –
Absurd for Murder”.
Da “An Empire Built on
Coal, Air and Water”, abbiamo la seguente descrizione del dilemma della
Germania, dopo una breve descrizione della situazione all’inizio della guerra:
“La
Germania non si è mai ripresa da questa precaria posizione, e durante la guerra
le sue riserve di petrolio, elementi cruciali come la benzina per l’aviazione e
per i mezzi motorizzati, erano così scarse che tutto il suo sforzo militare
sarebbe crollato come un palloncino bucato in tre o quattro mesi se le sue forniture di petrolio si fossero
esaurite“.
L’errore più stupido fatto da Muehlenkamp è stata la sua
insistenza che la colorazione ROSSO ciliegia brillante dei cadaveri morti per
avvelenamento da monossido di carbonio poteva essere accertata solo da dottori
in medicina – dopo aver effettuato (riguardo a ciò i pensieri di Muehlenkamp sono
un totale pasticcio) un esame delle reali condizioni del “fegato” del
deceduto; in conclusione, ecco – secondo Muehlenkamp – da dove viene il
termine livor mortis (al minuto 30:25
del dibattito).
[Nota bene: in questo caso Muehlenkamp ha provato a confondere le idee giocando sull'assonanza tra la parola latina "livor" (lividore) e la parola inglese "liver" (fegato)! ndt]. Spazzatura! Il colore è di un’evidenza clamorosa è può essere
riconosciuto da chiunque non sia daltonico. La valutazione del colore è
un’altra questione. Una persona normale potrebbe erroneamente pensare che la
vittima sia rimasta troppo tempo nuda su una sponda del fiume Vistola – ma di
certo nessuno avrebbe difficoltà di sorta nel percepire il colore ROSSO. La totale assenza di
qualunque menzione o accenno di un aspetto così clamoroso riguardante le
centinaia di migliaia di presunte vittime da monossido di carbonio dimostra
chiaramente che TUTTI i “testimoni oculari” delle presunte gasazioni a base di
CO nei campi ARC hanno
semplicemente mentito. È così semplice! Hanno mentito sull’aspetto più clamoroso e
straordinario universalmente utilizzato per distinguere le fatalità provocate
dal cianuro e dal monossido di carbonio da tutte le altre cause. Le
testimonianze “oculari” usate per accusare e giustiziare innumerevoli tedeschi
– addirittura l’intera Germania, in un certo senso – vennero fab-bri-ca-te, e
in modo piuttosto maldestro, da ignoranti procuratori, in Polonia e altrove. In
altre parole, la teoria dello sterminio mediante esalazioni di benzina non è
più credibile della tesi – molto più vecchia e ora in gran parte abbandonata –
che la fonte del monossido di carbonio utilizzato per lo sterminio fosse
costituita dalle esalazioni diesel.
L’abbandono della vecchia teoria delle camere a gas diesel,
condivisa da tutti gli studiosi dell’Olocausto fino a dieci anni fa, è di
enorme significato. Significa che per più di cinquant’anni, almeno, gli
studiosi dell’Olocausto non sapevano neppure quale fosse l’arma del crimine
dell’”evento
più scrupolosamente documentato della storia umana”. Sarebbe
come se una nuova Commissione Warren ammettesse che una delle pallottole che
uccisero JFK colpì il cranio del presidente dal davanti, come il film di
Zapruder
mostra – e uscì dalla parte posteriore/superiore del cranio. In altre parole,
l’enorme ferita sulla parte posteriore del cranio di JFK fu un “foro di
uscita”. Ecco perché era così grossa. Si vede chiaramente Jackie balzare sulla
parte posteriore dell’auto per cercare di raccogliere i frammenti del cranio
finiti lì. Muehlenkamp potrebbe dire: “OK,
e allora la vecchia Commissione Warren ha sbagliato su una delle pallottole –
sai che roba!”. Ma è davvero qualcosa di grosso e dovrebbe avere
conseguenze politiche enormi! Significa che JFK fu ucciso da due cecchini e che
vi fu davvero un sofisticato complotto che uccise JFK, e in seguito Bobby – e
che poi tutto venne occultato con successo. Sì ragazzi, le mistificazioni
sofisticate accadono, specialmente quando sono in gioco interessi
sufficientemente grandi, e quando i mistificatori sono potenti e indulgenti
come i vincitori della seconda guerra mondiale.
In generale, la fiducia entusiastica e spudorata di Muehlenkamp nelle
testimonianze giudiziarie ricorda la mentalità con cui si condannavano streghe
ed eretici solo pochi secoli fa. Perché mai qualcuno dovrebbe mentire sotto
giuramento? I giudici e gli inquisitori dei processi per stregoneria erano
persone benintenzionate e reputate che cercavano, ne sono sicuro, di valutare
le “testimonianze oculari” in modo equo così come le trascrizioni processuali
sembrano mostrare – ma indossavano paraocchi per sostenere la loro visione
maniacale e falsa. Oggi, negli Stati Uniti, con la prova del DNA, vi sono
sempre più detenuti del braccio della morte che vengono liberati e molte
condanne basate su testimonianze oculari totalmente ribaltate. Senza dubbio, è
difficile anche soltanto immaginare
che qualcuno, specialmente se si tratta di polacchi o di ebrei, possa mai
commettere spergiuro – ma i magistrati competenti sanno che accade sempre, ogni
giorno, dovunque. Se qualcuno vuole trovare dei demoni, le persone come
Muehlenkamp devono solo guardarsi allo specchio.
Un punto che mi rammarico di non aver trattato è che non esistono
fotografie delle presunte vittime delle gasazioni – da nessuna parte. Vi sono
moltissime foto di atrocità e Muehlenkamp ne ha una grande collezione ma
nemmeno lui sostiene di avere immagini delle vittime di gasazioni. La sua
collezione è incompleta. Le persone che presentano foto di atrocità sembrano
esserne perfettamente consapevoli -- ma
sono parimenti consapevoli che le loro foto di vittime perite per altre cause
continueranno a sostenere il mito delle gasazioni. Un’altra stranezza è che
nell’Album di Auschwitz (http://www.nazigassings.com/StrollingtotheGasChambers.html )
si vedono molte persone dirigersi con noncuranza – a quanto si
dice, verso la propria distruzione – verso le camere a gas senza nessuna
ritrosia fisica ma non si vedono immagini
delle persone dopo che sono state gasate. Sicuramente, i fotografi
avrebbero incluso qualche foto del dopo-gasazione per impressionare i propri
amici o superiori, inclusi Himmler e Hitler.
Commento
al dibattito Berg-Muehlenkamp del forumista “haarp”
Per coloro che si aspettavano di ascoltare una risposta
acculturata a sostegno della tesi olocaustica, Roberto è stato una grande delusione.
Egli è un sostenitore della tesi che non c’è assolutamente nessuna prova per
poter mettere in dubbio qualsivoglia delle affermazioni fatte dagli
sterminazionisti, il che ha distrutto subito la sua credibilità, perché le
domande rimangono: pensa che la gente faccia domande per divertimento? Non insulti
l’intelligenza delle persone. Poi ha continuato a dire cose ridicole come la “scoperta”,
da parte del Prete,
di 800 fosse comuni in Russia – a cui è stato permesso di scavarne solo una e
solo per rimuovere la terra di superficie – ma prosegue sostenendo che le
vittime erano solo ebrei e che c’erano migliaia di corpi con pallottole
tedesche che giacevano al suolo nelle vicinanze. Come si può giungere a questa
conclusione con tale certezza senza nessun’indagine di sorta? Poi fa notare la
debolezza del suo stesso argomento, prosegue col sostenere che è una mancanza
di rispetto alla legge religiosa: non si possono scavare fosse comuni. Ok, e
allora perché fai atti di fede e presumi quello che sta lì e perché è
scandaloso che le persone contestino le tue affermazioni?
Ho pensato di fare un elenco dei punti discussi e trattati durante
il dibattito.
Friedrich ha discusso:
la scarsità delle scorte di combustibile
le camere a gas diesel in tre dei campi
i generatori di gas da gasogeno disponibili che avrebbero prodotto
una quantità molto più letale di Co2
i corpi che diventano rossi dopo l’avvelenamento da cianuro
nessuna menzione da parte dei testimoni della colorazione rossa,
ma testimonianze sulla colorazione blu dei corpi
il peso medio delle persone sane
la tempistica troppo lenta dello Zyklon B per uccidere una persona
nessuna indagine appropriata per provare le accuse di sterminio
il bombardamento degli Alleati contro le infrastrutture tedesche
i milioni di ebrei sopravvissuti
la faziosità dei processi postbellici
Roberto ha discusso:
nessuna prova che possa contraddire nulla
la Germania ebbe abbondanza di carburante per tutto il corso della
guerra, fino agli ultimi giorni
i nazisti non si distinguevano per praticità
a Sobibor, Belzec e Treblinka, i corpi vennero sepolti in fosse
molto profonde
non sono ammissibili indagini forensi che manchino di rispetto ai
morti
non c’è bisogno di indagini forensi
a Sobibor, Belzec e Treblinka vennero inviate 1.4 milioni di
persone
utilizzato il termine “UFO” per far passare Friedrich per matto
nessun bisogno di provare che le persone sono state uccise
mediante gasazione
non si sa nulla in relazione ai bombardamenti alleati delle
infrastrutture tedesche durante la guerra
lo Zyklon B uccide in pochi minuti
gli ebrei erano ben nutriti nella Polonia del 1943, quelli che
erano troppo deboli venivano inviati nei “campi della morte”
Una
domanda a Giovanni Fasanella e ad Aldo Giannuli
Giovanni Fasanella e Aldo Giannuli sono due ben noti ed esimi
pubblicisti: a loro dobbiamo libri fondamentali per capire la storia italiana
contemporanea. Libri come, per intenderci, Il
golpe inglese
(Fasanella) o Bombe a inchiostro
(Giannuli).
Eppure, anche loro hanno in passato pagato pedaggio ai mercanti
del tempio: a quanto pare, quando si viene a parlare dei revisionisti, anche i
migliori scadono di livello.
Fasanella, in quello che è sicuramente il suo libro meno riuscito,
L’orda nera,
non solo è ricorso alla trita equiparazione revisionismo/neofascismo ma è
arrivato ad accomunare Fred Leuchter
e il sito dell’AAARGH
ai … naziskin!!!
Giannuli, dal canto suo, in L’abuso
pubblico della storia
ha parimenti abusato – è proprio il caso di dirlo – del suo mestiere di
storico (come quando ha osato dare a Leuchter del cialtrone, mutuando da Wikipedia la falsità secondo cui Leuchter avrebbe
millantato il titolo di ingegnere).
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Aldo Giannuli |
Esimi Fasanella e Giannuli, sono molte le domande che vorrei farvi
ma, per amor di brevità, mi limito ad un solo quesito: la questione energetica
come fattore decisivo per gli esiti della seconda guerra mondiale è un argomento
che vi è ben noto.
Vi dice nulla che un professionista della disinformazione (pardon, del "contrasto informativo", per usare un tipico eufemismo da servizi segreti) come Roberto Muehlenkamp annaspi al punto di spararle grosse come quella che "La Germania ebbe abbondanza di carburante per tutto il corso della guerra"? In altre parole, non vi sembra strano che proprio un argomento come l'"Olocausto" - l'"evento più scrupolosamente documentato della storia umana" - riveli in modo clamoroso i limiti del detto "contrasto informativo"?
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Foto di giornale americano d'epoca il cui titolo recita: "La penuria di benzina dei nazisti è la migliore speranza per il successo degli Alleati". |