Prima condanna in Ungheria per "negazione della Shoah"


Dalla nostra corrispondente Bocage ricevo e traduco:

Letto sul settimanale “Rivarol” (1 rue d’Hauteville, 75010 Paris), nel numero 3053 del 29.06.2012, p.4:

Prima condanna in Ungheria per negazione della Shoah

György N. è stato condannato a un anno e mezzo di prigione con la condizionale per aver, durante una manifestazione, tenuto in aria un messaggio in ebraico dove era scritta questa frase blasfema: “L’Olocausto non ha avuto luogo”. György N. è stato condannato dalla giustizia a visitare tre volte il Museo dell’Olocausto di Budapest e di riassumere i suoi pensieri ed esperienze su tale visita, in una dissertazione. I giudici, magnanimi, gli hanno però offerto una scappatoia. Egli avrà la possibilità di andare ad Auschwitz o al memoriale Yad Vashem (in questi casi, sarà sufficiente una volta), ma non sfuggirà all’obbligo di riassumere i suoi pensieri ed esperienze in una dissertazione che dovrà essere commovente, di certo.
FINE DEL TESTO DI "RIVAROL"

Sul sito hungarianambiance.com apprendiamo però che la sentenza non è definitiva e che l’imputato ha presentato appello (il che comunque non rassicura sulla matrice orwelliana di queste pratiche giudiziarie):

http://www.hungarianambiance.com/2012/06/first-holocaust-denial-sentence-in.html