martedì 19 giugno 2012

Palazzo Montecitorio: la Knesset italiana?


Nel forum, sempre interessante, degli amici di “Tradizione Cattolica” (http://politicainrete.it/forum/religioni-filosofia-e-spiritualita/cristiani-e-cattolici/tradizione-cattolica/ )

ho trovato questa interessante discussione, intitolata “La knesset italiana”:


da cui riprendo l’intervento introduttivo:

Nella ristrutturazione della pavimentazione di piazza Montecitorio, a Roma, è stata inserita una enorme menorah.
(...) la Kabbalah è parte della tradizione esoterica ebraica, è l'atto di ricevere, è spiritualizzare il mondo, è il livello più profondo della tradizione ebraica ... ci sono anche esempi di recenti di «invasioni» della Kabbalah nell'arte italiana. Basta guardare la nuova piazza Montecitorio dell'architetto Franco Zagari. All'inaugurazione del 7 giugno 1998 nessuno si accorse del «segno». Eppure basta guardare la piazza dall'alto per accorgersene. Alla base del palazzo che ospita la Camera dei deputati ci sono tre strisce bianche ad anello tagliate in mezzo da una quarta linea bianca. Tutto questo forma un candelabro ebraico a sette bracci, la Menorah, che fa concludere le sue fiammelle all'interno di Palazzo Montecitorio nella speranza che la luce potesse simbolicamente illuminare il tempio della democrazia (...)

In effetti, tutto ciò è vero! …



E, del resto, come non ricordare l’assegnazione, nel 2009, del premio “La menorah d’oro” a Gianfranco Fini, presidente della medesima Camera dei deputati, da parte di Sandro Di Castro, presidente della loggia romana del B’nai B’rith …


Quando si dice la laicità dello Stato …

Ma poi, adesso che ci penso … giugno 1998 … si era già nel nuovo corso – ultra atlantista e ultra sionista – della seconda Repubblica: di lì a poco (ottobre 1998), Massimo D’Alema sarebbe giunto alla presidenza del Consiglio, quella passata alla storia soprattutto per i massacri della Nato in Serbia e in Kosovo (Massimo D’Alema cameriere della Nato: http://andreacarancini.blogspot.it/2010/10/massimo-dalema-cameriere-della-nato.html ).

Ecco cosa scrisse in proposito, nel 2006, il giornalista Trowbridge Ford[1]:
Trowbridge Ford

“Fu solo a causa del suo [di D'Alema] sostegno alla campagna di bombardamenti NATO della Jugoslavia … che lo sforzo di Clinton riuscì, poiché l’alleanza militare non avrebbe potuto sostenerlo per più di qualche giorno senza il sostegno fondamentale dell’Italia. Come Bob Woodward ha indicato in State of Denial, nella Casa Bianca sembrava probabile il suicidio di massa se l’Italia non avesse reso possibile la campagna di bombardamenti durata 78 giorni necessaria per costringere il presidente jugoslavo Slobodan Milosevic a cedere (p. 61). In tal modo, l’Italia guadagnò un nuovo rispetto presso gli israeliani, poiché si ebbe finalmente un paese europeo impegnato ad arrestare la minaccia del terrorismo internazionale[2]

In effetti, non poteva essere trovato simbolo più appropriato di quella che è di fatto una menorah pubblica per il nuovo corso (e per le conseguenti guerre) della politica italiana:


Un'altra immagine di piazza Montecitorio ripresa dal sito di Gianluca Freda: http://blogghete.altervista.org/joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=753:per-chi-lavorano-i-nostri-politici&catid=31:scio-scio-scioa&Itemid=46
 


[2]It was only because of his support of NATO's bombing campaign of Yugoslavia - what even Silvio Berlusconi and the right opposition opposed - that Clinton's effort was successful, as the military alliance could not have sustained it for more than a few days without Italy's ground support. As Bob Woodward has implied in State of Denial, mass suicide seemed likely in the White House if Italy had not made possible the 78-day bombing campaign required to force Yugoslav President Slobodan Milsoevic to cave in. (p. 61) By doing so, Italy gained new-found respect among the Israelis since it finally got a European country involved in stemming the threat of international terrorism: http://cryptome.org/litvinenko-kill.htm


1 commento:

  1. http://www.sudnews.it/risorsa/Montecitorio__Sgarbi_contesta_lavori_restauro_piazza/165.html

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