Roger Polacco de Ménasce: Associazione giudaica per la verità sull'Olocausto


Dalla nostra corrispondente Bocage ricevo e traduco:

Il professor Roger Dommergue Polacco de Ménasce, che è ebreo, come la maggior parte dei nostri corrispondenti sa, e che si prodiga generosamente per tentare di convincere quelli che definisce i suoi “congeneri”, ci prega di voler diffondere il pezzo seguente inviato in allegato, che ha intitolato “Per la verità”.

Associazione giudaica per la verità sull’Olocausto

In omaggio al celebre professore ebreo, Noam Chomsky,

che ha sempre difeso la libertà di espressione.

Presidente: Roger Polacco de Ménasce (ebreo).

18 rue Eugène Delacroix 36000 Châteauroux

Gli ebrei onesti sono gli interlocutori prioritari di quest’associazione: avranno tutta la libertà di espressione che vorranno per enunciare i parametri fisici, chimici, architettonici e aritmetici in favore della verità. Adesione annuale: 50 euro.

I fatti:

Più si riflette sul mito dell’Olocausto, più si trova tale questione ridicola, grottesca, infantile, di una malafede che oltrepassa i confini della ragione. Perché, insomma, la legge Fabius, anticostituzionale, è manifestamente una legge totalitaria che è ipso facto la prova del nove di un’impostura contro la libertà di espressione, quindi totalitaria. L’assolutezza del giudizio di Norimberga non significa nulla: innanzitutto questo giudizio non dimostra l’ESISTENZA MANIFESTA dell’arma del crimine. Esso è dunque giuridicamente superato. Il tribunale non ha mai visto né sottoposto a perizia una camera a gas. Se questo giudizio fosse valido, non sarebbe infallibile: M. Gorbaciov ha mostrato che Katyn fu un crimine bolscevico, in nessun caso un crimine attribuito [recte: attribuibile] ai tedeschi. Il tribunale sarebbe, se fosse valido, lungi dall’essere infallibile. Infine, qualunque giudizio, anche quello giuridicamente più elaborato e perfetto, può sempre essere cancellato e modificato nel caso in cui un dossier presentato provi l’innocenza del condannato: quanti condannati dopo 10 o 15 anni si sono visti liberati perché era stata dimostrata la prova della loro innocenza, anni dopo la loro carcerazione. Se un professore di facoltà e numerosi intellettuali possono dimostrare l’errore dell’Olocausto, se hanno le capacità di operare degli esperti: nessuna legge né morale né giuridica interdice loro di esprimere i fatti palesi. Annunciare l’eccellente novella dell’innocenza non è mai stato un crimine tranne che per i contorti!

Il contrario è dittatura staliniana e la sua origine è esclusivamente ebraica e della peggior malafede. È inaudito che dei giuristi siano complici di questa impostura nel condannare delle vere elite della libertà quando un ex futuro ministro della giustizia aveva affermato che una tale legge « fa regredire il diritto e indebolisce la storia ». Il popolo non potrà accettare ancora a lungo un’impostura del genere, anche se viene abbrutito con la propaganda a colpi di miliardi di dollari …

Gli ebrei distruggeranno  l’Iran esclusivamente perché non venga mai rivelata la menzogna dell’Olocausto e codesta venga occultata dalla legge dittatoriale e anticostituzionale Fabius-Gayssot …

«Quando una legge è ingiusta, bisogna disobbedire alla legge» (Gandhi).