Lizzie Phelan: è la NATO che viola il cessate-il-fuoco in Siria


LIZZIE PHELAN A PRESS TV: LA NATO STA VIOLANDO IL CESSATE-IL-FUOCO SIRIANO[1]

Domenica, 22 aprile 2012

http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=z2OvFYV-1_k

TRASCRIZIONE

Un gruppo in avanscoperta di osservatori delle Nazioni Unite ha visitato la provincia siriana occidentale di Homs per monitorare il cessate-il-fuoco mediato dall’inviato delle Nazioni Unite e della Lega Araba, Kofi Annan.

Press TV ha condotto un’intervista con la giornalista freelance Lizzie Phelan per approfondire l’argomento. Ecco la trascrizione dell’intervista.

Press TV: Dall’esterno, vediamo che viene osservato un coprifuoco; ma se c’è un cessate-il-fuoco, perché vediamo che scontri sporadici hanno ancora luogo? Cos’è che fomenta i disordini dietro le quinte?

Phelan: Ultimamente, il rappresentante siriano alle Nazioni Unite ha descritto in dettaglio come lì, a partire dal 12 aprile, giorno del cessate il fuoco, vi siano state 593 violazioni da parte dei rivoltosi armati.

È davvero ironico che Susan Rice[2] condanni alle Nazioni Unite il governo siriano, e che definisca già un fallimento la missione. Naturalmente, questa è la missione che il suo paese [gli Stati Uniti] aspettava, e per questo fallimento condanna il governo siriano, quando i gruppi che il suo governo sostiene sono quelli che hanno commesso più di 500 violazioni, i cui dettagli sono stati forniti al Segretario Generale Ban Ki-Moon, a Kofi Annan e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Così, è tutto molto chiaro, anche se gli Stati Uniti, le potenze occidentali e la NATO sono in uno stato di confusione totale su cosa fare in Siria. Da un lato, hanno votato per questa risoluzione – al Consiglio di Sicurezza c’è stato naturalmente voto unanime per mandare più osservatori in Siria – e allo stesso tempo essi la delegittimano.

È chiaro che hanno bisogno di una exit strategy dalla Siria. E nello stesso tempo ancora spingono con i loro vani tentativi di un cambio di regime in Siria.

Press TV: Vediamo che la cosiddetta conferenza degli “Amici della Siria” dichiara che pagherà i salari a quelli che combattono contro il governo di Assad, e vediamo anche l’invio di armi in Siria. Qualcuno sostiene che il cessate-il-fuoco è solo una copertura?

Phelan: Sì, assolutamente. Tutto ciò è in totale violazione dei piani della risoluzione. Naturalmente, non è il governo siriano che sta violando la risoluzione del cessate-il-fuoco, ma sono i rivoltosi e la NATO che stanno violando il cessate-il-fuoco.

Davvero, bisognerebbe presentare una risoluzione alle Nazioni Unite, e sono sicura che i russi e i cinesi hanno cercato di presentare alle Nazioni Unite una risoluzione che condanni il sostegno ai rivoltosi all’interno della Siria.

Ma, naturalmente, una tale risoluzione non avrebbe mai il sostegno unanime richiesto alle Nazioni Unite che, naturalmente, prese come tali sono una farsa e mostrano come queste Nazioni Unite non siano un’organizzazione democratica perché essa limita il consenso al voto unanime – il che, naturalmente, non è un consenso e permette, come abbiamo già visto, agli Stati Uniti e ad altri membri del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite di distruggere la volontà della comunità internazionale votando contro le risoluzioni che, per esempio, condannano Israele e sostengono Cuba, ecc.

Press TV: Nell’eventualità che un’altra risoluzione sulla Siria venga redatta e ratificata, cosa potrebbero fare in Siria queste forze delle Nazioni Unite, quanto possono essere di aiuto?

Phelan: È molto importante avere degli osservatori indipendenti sul terreno perché, da un lato, abbiamo i media dell’Occidente e della NATO che forniscono la propria versione degli eventi. È emerso più volte che hanno inventato eventi sul terreno in Siria.

D’altro lato, vi sono i media siriani controllati dallo stato, che controllano canali come Al-Donia, che forniscono un’altra versione degli eventi.

Così, è molto importante avere osservatori indipendenti sul terreno come la missione di osservatori della Lega Araba.

Naturalmente, se fossi uno scommettitore, cosa che non sono, punterei del denaro sul fatto che questa missione di osservatori verrebbe disapprovata e che darebbe ragione, essenzialmente, all’analisi del governo siriano secondo cui esso sta combattendo contro una rivolta armata sostenuta dall’entità sionista e dalle potenze occidentali.

È come con gli osservatori della Lega Araba, che hanno dato anch’essi ragione a questa analisi e che, a tale riguardo, hanno presentato il loro rapporto. Che è stato poi respinto nella Lega Araba, essenzialmente dal Qatar e dall’Arabia Saudita.

Sono sicura che se vi fosse un qualunque sforzo sincero da parte degli osservatori sul terreno in Siria, verrebbe irriso da quelli come Susan Rice, le potenze della NATO, Israele ecc. E vediamo che tutto ciò sta già accadendo. Stanno già cercando di cancellare la missione degli osservatori. Penso che il fatto che la stiano già attaccando così tanto dimostra che è qualcosa che bisognerebbe sostenere. 




[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://lizzie-phelan.blogspot.it/2012/04/lizzie-phelan-on-press-tv-nato.html
[2] L’ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite (n. d. t.).