Tolosa: una strage dal doppio passaporto?


Ieri, nel post
Fascinazione: Strage di Tolosa, non erano i parà. E Holywar non è nazista ma integralista cristiano http://andreacarancini.blogspot.it/2012/03/fascinazione-strage-di-tolosa-non-erano.html 

ho scritto, riferendomi al presunto killer (vedi il secondo commento):

Mi sembra il classico "patsy", il capro espiatorio destinato a essere imbottito di piombo. Assolutamente incompatibile con la professionalità disumana del vero killer”.

Ed ecco cosa leggiamo oggi su “Repubblica”:

Il killer è morto nel blitz si è buttato dalla finestra
http://www.repubblica.it/esteri/2012/03/22/news/scattato_il_blitz_a_tolosa-31990828/?ref=HRER3-1

Come volevasi dimostrare.

Per ulteriori ragguagli sulla tipologia del capro espiatorio, il cui utilizzo è un classico da parte del terrorismo di stato, vedi i paragrafi ZIMBELLI, L’AMBIENTE SOCIALE DEGLI ZIMBELLI, e TALPE
del Capitolo 2 – Teoria e prassi del terrorismo sintetico[1],
del libro  11 SETTEMBRE MADE IN USA LA FABBRICA DEL TERRORE, di Webster Griffin Tarpley[2].

Da notare che le vittime della strage di Tolosa avevano il doppio passaporto (francese e israeliano):

Tolosa, i tre bambini inseguiti e uccisi in aula
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/447101/

Anche la strage ha un doppio passaporto?

  


[1] Le pagine di riferimento sono quelle 88-105.
[2] Arianna Editrice, Casalecchio (BO), 2007, prima edizione.