"Morte agli arabi", "Morte ai cristiani": sfregiati dai coloni due edifici a Gerusalemme


UN MONASTERO E UNA SCUOLA EBRAICO-ARABA DI GERUSALEMME SFREGIATI DA UN SOSPETTATO ATTACCO DENOMINATO “PRICE TAG” [CARTELLINO DEL PREZZO][1]

Le scritte “Morte agli arabi” e “Kahane aveva ragione” imbrattate all’esterno della scuola bilingue; il monastero cristiano sfregiato con le scritte “Morte ai cristiani” e da iscrizioni “cartellino del prezzo”; la polizia di Gerusalemme indaga su entrambi i casi.

Di Talila Nesher e Oz Rosenberg, 07.02.12

Una scuola bilingue ebraico-araba e un monastero cristiano di Gerusalemme sono stati sfregiati con graffiti martedì, in sospettati attacchi denominati “cartellino del prezzo” compiuti da estremisti ebrei.

Le scritte “Morte agli arabi” e “Kahane aveva ragione” sono state imbrattate in ebraico su un muro fuori della scuola bilingue.

La scritta “Morte ai cristiani” è stata scritta sui muri di un monastero greco, una costruzione – con l’aspetto di una fortezza – dell’11° secolo ubicata in una valle sormontata dal parlamento israeliano.

Sono state anche bucate le gomme di due auto fuori del monastero.

La polizia di Gerusalemme sta indagando su entrambi i casi, e non sa ancora se i due eventi sono connessi.

A Gerusalemme, la scuola bilingue – in cui metà degli studenti sono ebrei e metà sono arabi e che studiano insieme in entrambe le lingue – è un simbolo di convivenza.

Nadia Knani, la preside della scuola elementare, ha detto: “Non dovevano scriverle qui, dove bambini dai 3 ai 18 anni studiano insieme in coesistenza, per nessun motivo. Stiamo cercando di digerire queste orribili iscrizioni”.

Il portavoce della polizia Micky Rosenfeld ha detto che le parole “cartellino del prezzo” sono state anche verniciate di notte sul monastero cristiano da vandali, in quello che è un insolito attacco ad un santuario cristiano di Gerusalemme.

Lo slogan, usato dai coloni ebrei negli attacchi vandalici contro moschee e case palestinesi della Cisgiordania, si riferisce alla punizione che essi infliggeranno per ogni tentativo del governo israeliano di contenere gli insediamenti nei territori.

“Sono un prete e perdono”, ha detto Padre Claudio, del monastero, che è amministrato dalla chiesa greco-ortodossa.   

 


[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.haaretz.com/news/national/jerusalem-monastery-jewish-arab-school-defaced-in-suspected-price-tag-attack-1.411533