Una lettera dal carcere del revisionista tedesco Axel Moller

Axel Moller

Dalla nostra corrispondente Bocage riceviamo e traduciamo:

Dalla prigione di Stralsund, dove è entrato il 7 dicembre scorso, per scontarvi una pena di due anni e mezzo, il revisionista tedesco Axel Möller, 47 anni, responsabile del sito Altermedia Germania, ringrazia tutti gli amici francesi che gli hanno inviato dei messaggi. La lettera è datata”Stralsund, gennaio 2012” (grazie al nostro traduttore per questa bella traduzione): 

Cari amici francesi e francofoni di Altermedia,

vorrei ringraziare qui tutti coloro che, dopo la mia incarcerazione nella prigione di Stralsund, mi hanno inviato per Natale e per il Nuovo Anno molta posta.
Ho potuto rendermi conto che, malgrado la barriera della lingua, ci si può capire perfettamente al di là delle frontiere nella battaglia da condurre per la verità e la libertà, due concetti la cui risonanza è la stessa in tutte le lingue, anche se cambia il modo di esprimersi. Per tutto ciò ancora grazie.
Quanto a quelle che sono qui le mie condizioni di vita, posso dire che, tenuto conto delle circostanze, esse sono accettabili anche se, ad esempio, mi è proibito procurarmi dei libri fuori dal carcere. È così che, tra l’altro, la mia richiesta per dei libri di Epitteto, Nietzsche, Schopenhauer, Seneca e Voltaire è stata rifiutata. Ma, per contro, l’accesso a una letteratura dove abbondano in tutti i modi violenza, morti e kitsch mi è concesso senza alcun limite.
Sarò verosimilmente oggetto di un nuovo processo che riguarderà anch’esso reati d’opinione e che verrà saldato  ugualmente con una pena di prigione, per cui non posso prevedere quando finirà la mia incarcerazione. E ciò, tanto più che non sono assolutamente disposto a fare delle concessioni a scapito delle mie opinioni politiche e della mia concezione politica del mondo, concessioni che mi permetterebbero di ottenere un miglioramento delle mie condizioni detentive, o una liberazione anticipata. Mi sono state già fatte delle proposte in tal senso, che ho rifiutato senza discussione.
A tutti i francesi e i francofoni che mi hanno sostenuto e che mi hanno testimoniato la loro solidarietà in questi ultimi mesi, chiederò di inviarmi delle cartoline illustrate dei luoghi dove vivono, piuttosto che dei semplici biglietti di auguri o simili. La vista che ho attualmente dalla finestra della mia cella è così sinistra e uniforme che preferisco guardare un tabellone dove si trovano espressi a colori dei saluti provenienti dalla Germania e dal mondo intero.

[E, in francese] Merci!
FINE

Per scrivere a questo prigioniero di coscienza:

Signor Axel Möller
JVA Stralsund
Franzehöhe 12
D-18439 Stralsund
Germania    


 “È così che, tra l’altro, la mia richiesta per dei libri di Epitteto, Nietzsche, Schopenhauer, Seneca e Voltaire è stata rifiutata. Ma, per contro, l’accesso a una letteratura dove abbondano in tutti i modi violenza, morti e kitsch mi è concesso senza alcun limite”.