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Isser Harel, fondatore del Mossad |
A proposito del ruolo di Israele e dei sionisti nell’11
settembre: si è molto parlato, riguardo ai progetti che lo hanno
predeterminato, del PNAC (Project for
the New American Century, Progetto per il Nuovo Secolo Americano)
e del Clean Break (Un taglio netto).
Meno nota è la strana “profezia” al riguardo espressa molti
anni prima dal fondatore del Mossad, Isser
Harel. Tale profezia è stata resa nota da una fonte considerata molto
attendibile dai corporate media americani: il telepredicatore
cristiano-sionista Michael D. Evans.
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Michael D. Evans |
Chi è Michael Evans? Sul sito dell’IPS (Institute for Policy
Studies) leggiamo che Evans è “un eminente scrittore cristiano evangelico le
cui opere promuovono, nell’approccio ai problemi della pace in Medio Oriente,
la linea dura dei cristiano-sionisti, in cui il difendere Israele è visto come
un dovere del cristiano in modo che le profezie bibliche vengano adempiute.
Ebbene, in un’intervista del 2004, alla domanda Perché
lei sostiene che la storia dell’America è ricompresa nelle profezie bibliche?,
Evans ha risposto:
"...Il 23 settembre del 1979, il fondatore dell’intelligence
israeliana mi disse a pranzo che l’America stava assumendo un atteggiamento di
tolleranza nei confronti del terrorismo. Il nome di quel gentleman era Isser Harel,
il fondatore del Mossad – lo diresse dal 1947 al 1963. Mi disse che l’America
aveva intrapreso un’alleanza con due paesi, Israele e l’Arabia Saudita, e che l’alleanza
con l’Arabia Saudita era pericolosa e avrebbe indotto negli americani un
atteggiamento di tolleranza nei confronti del terrorismo. Mi disse che se la
tolleranza fosse proseguita quei fondamentalisti islamici alla fine avrebbero colpito l’America. Dissi: “dove”? Disse: “nella
teologia islamica il simbolo fallico è molto importante. Il vostro simbolo
fallico più grande è la città di New York e l’edificio più alto che avete sarà
l’edificio che colpiranno”. Isser Harel profetizzò ventuno anni fa [in
realtà, se la circostanza è vera, nel 2004 gli anni sarebbero stati venticinque], che l’edificio più alto di
New York sarebbe stato il primo edificio colpito dai fondamentalisti islamici”.
Che dire? A parte che attribuire agli altri le proprie
caratteristiche più inconfessabili è un vecchio refrain sionista (il simbolo
fallico, più che nella teologia islamica, è molto importante nella dottrina
massonica,
quella dottrina massonica intimamente legata a Israele, come si evince, tra l'altro, dall’articolo di “Repubblica”
del 1993 ISRAELE, C’È UN PATTO TRA POLITICI E MASSONI: “Religione e fratellanza massonica, fede e
potere, vanno da sempre a braccetto in Israele, come fa capire il Gran Maestro…”)
e alla luce di come in realtà, in questi anni, il fondamentalismo islamico sia
stato fomentato dalle intelligence occidentali (come si evince, tra gli altri, dall’ormai
classico libro di Webster Tarpley La fabbrica
del terrore made in USA: http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__fabbrica_terrore_tarpley.php),
ripeto: che dire? Se la profezia non è vera, sicuramente è ben trovata…
Come non ripensare infatti agli ormai famosi "israeliani danzanti" sorpresi a festeggiare, mentre ne filmavano il crollo con una videocamera, l'avvenuto attacco alle torri gemelle?
I cinque personaggi in questione erano operativi del Mossad, secondo il giornale ebraico
Forward (che pure negava il loro coinvolgimento nell'attentato:
http://wtcdemolition.com/blog/node/3232).
"
Il Ministero degli Esteri [israeliano] ha detto...di essere stato informato dal consolato di New York che l'FBI aveva arrestato i cinque per "comportamento sconcertante". Si dice che sarebbero stati sorpresi a filmare il disastro e a lanciare quelle che sono state interpretate come grida di gioia e di scherno"