Per Benny Gantz l'Operazione Piombo Fuso è stata "eccellente"

Benny Gantz, Capo di Stato Maggiore dell'esercito israeliano

IL CAPO DELL’ESERCITO ISRAELIANO SALUTA LA GUERRA CONTRO GAZA COME “ECCELLENTE”[1]

TEL AVIV, Israel (Ma’an) – Il capo dell’esercito israeliano ha segnato martedì il terzo anniversario della guerra contro Gaza salutando l’Operazione Piombo Fuso come un’operazione “eccellente”.

Il Tenente Generale Benny Gantz ha fatto questo commento durante un’intervista con Army Radio[2]. Egli ha aggiunto che se ci sarà un’altra invasione di Gaza, essa sarà “veloce e dolorosa”, ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz.

I commenti del capo dell’esercito arrivano mentre i bombardamenti aerei israeliani hanno colpito martedì l’enclave costiera, uccidendo una persona e ferendone almeno 10.

Hamas ha segnato il terzo anniversario della guerra contro Gaza dicendo che il blocco imposto da Israele ha fallito i suoi obbiettivi.

“Invece di essere cancellata dalla mappa, Gaza è diventata la Qibla (la direzione cui sono rivolti i musulmani quando pregano) per le persone libere del mondo e un simbolo di dignità negata”, ha detto il portavoce Abu Zuhri.

Hamas continuerà a considerare il rapporto Goldstone quale “prova” dei crimini di guerra degli occupanti a Gaza, ha aggiunto.

Il 27 dicembre 2008, Israele scatenò contro la Striscia di Gaza una inaudita guerra di tre settimane.

Nel corso dell’attacco, vennero uccisi circa 1.400 palestinesi, inclusi oltre 300 bambini. La maggioranza degli uccisi erano civili e vennero ferite oltre 5.000 persone.

Circa 1.700.000 palestinesi vivono nella stretta enclave costiera e l’UNRWA[3] sostiene che il tasso di disoccupazione di Gaza è uno dei più duri del mondo.

La Striscia di Gaza è sottoposta ad un blocco marittimo, terrestre e aereo imposto da Israele dal 2007. Il blocco è stato descritto dalle agenzie che si occupano di diritti umani come una forma di punizione collettiva.



[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.maannews.net/eng/ViewDetails.aspx?ID=448348
[2] La radio dell’esercito.
[3] Agenzia delle Nazioni Unite.