Michael Ledeen: il guinzaglio di Luca Telese

Michael Ledeen

Scusate se torno un attimo a quella plumbea “Giornata della Memoria” che è stata la commemorazione – da parte dei media italioti, lo scorso 11 settembre 2011 – dell’11 settembre 2001. Sapendo di che cosa sono capaci i nostri gazzettieri mi ero imposto, per non farmi contagiare dal profluvio di tossine radiotelevisive, un atteggiamento, più che di tradizionale “resistenza” all’occidentale, di flessibile resilienza alla cinese.
  
Puffo coi baffi
Ero quasi riuscito nell’impresa – già incautamente pago di non essermi fatto il sangue cattivo – pronto a guardarmi un po’di innocuo infotainment su La7, quando proprio da Luca Telese, dal puffo coi baffi di In onda, è arrivato il colpo al basso ventre. Chi c’era quella sera come opinionista di riferimento della trasmissione sul crollo delle Torri Gemelle? Horribile dictu: Michael Ledeen, sì, proprio lui, l’iperrealista (nel senso di più realista del re) spione neocon.

Ma come, in una giornata campale come quella, dopo essere passabilmente sopravvissuti al ghigno da iena ridens imperialista di Maria Luisa Rossi Hawkins e alla fronte corrugata finto-pensosa di Monica Maggioni (del genere: “Io sì che ve la racconto giusta”) proprio da Telese – dall’unico membro della front-line del Fatto Quotidiano che non scrive col coltello tra i denti – doveva arrivare la stilettata a tradimento?

Laura Berlinguer, moglie di Luca Telese
La cosa non è sfuggita ad un osservatore intelligente come Gabriele Adinolfi[1].

Da parte mia, posso solo aggiungere le fatidiche parole di Marco Travaglio – proprio lui, guarda caso – portate alla luce da Paolo Barnard:

Se uno è asservito e controllabile, si conoscono le dimensioni del suo guinzaglio, e si sa anche chi lo tiene in mano, il guinzaglio.

Chi non ha il guinzaglio in televisione in questo momento non lavora e chi ci lavora in un modo o nell’altro un suo guinzaglio ce l’ha…[2]

Ammazza che guinzaglio che c’ha Luca Telese!, direbbe Bombolo…

Bombolo