LETTERA APERTA sui riti sciamanici all'Università di Verona

Da un tradizionalista cattolico veronese ricevo e pubblico:

LETTERA APERTA sui riti sciamanici all’Università di Verona

Al Magnifico Rettore dell’Università di Verona                                       prof. Alessandro Mazzucco
Al Preside della Facoltà di Scienze della Formazione                              prof. Mario Longo
Al Direttore del Dipartimento di Scienze dell’Educazione                        prof. Luigina Mortari

e per conoscenza:

A Sua Eccellenza il Vescovo di Verona                                                  mons. Giuseppe Zenti
Al Vicario Generale                                                                               mons. Giuseppe Pellegrini
Al Vicario Episcopale per la Cultura, l’Università e il Sociale                  mons. Giancarlo Grandis

Verona, 1 marzo 2010

Siamo venuti a conoscenza di alcune iniziative, promosse all’interno dell’Università di Verona, che fanno riferimento ad una cultura esoterica magico-satanica, priva di reali valenze culturali, la cui pericolosità sociale – per comportamenti indotti nei suoi seguaci – è stata più volte oggetto di indagini da parte delle forze di polizia. Ci riferiamo soprattutto ad alcuni episodi, i cui promotori oltre a fornire gli elementi di conoscenza di una realtà assai discutibile (fin qui comunque, non abbiamo nulla da obiettare), hanno proposto agli studenti un’iniziazione vera e propria a pratiche esoteriche prive di fondamento scientifico, conferendo a quest’ultime un’immeritata dignità culturale degna del peggior relativismo. In particolare, ci sembra doveroso richiamare la Vostra attenzione sui seguenti avvenimenti:

1.    l’organizzazione di riti sciamanici in orario notturno e in luoghi isolati per favorire contatti medianici con gli spiriti della natura, anche attraverso l’uso di alcolici e con l’illusione di ricavare benefici per la salute o il portafoglio;

2.    la collaborazione con protagonisti della realtà sciamanica di altri paesi, presentati come esperti o sacerdoti di una religione efficace per ottenere potere e guarigione, in realtà priva di fondamento scientifico;

3.    l’enfasi sul concetto di impurità, attribuito alle studentesse o agli studenti che abbiano avuto le mestruazioni o visitato cimiteri prima di partecipare ai riti di cui sopra;

4.    la sottovalutazione dei rischi connessi con la partecipazione ai riti di cui sopra, spesso collegati con i riti satanici, che tante volte hanno riempito la cronaca con misteriose scomparse e uccisioni, provocate dal fanatismo dei partecipanti quando giungono a modificare lo stato di coscienza.

Preoccupati per la copertura culturale ed economica, concessa a tali iniziative dall’Università di Verona, abbiamo voluto approfondire la questione raccogliendo ogni documentazione disponibile.
Alleghiamo alla presente una parte del materiale raccolto, pregandovi di intervenire per quanto di Vostra competenza affinché non abbiano a ripetersi tali discutibili iniziative.

In attesa di un Vostro gentile riscontro e delle risposte ai quesiti dell’ultimo punto dell’Allegato 1, cogliamo l’occasione per porgerVi i nostri migliori saluti.

                                                                            I Consiglieri comunali

Andrea Miglioranzi, Alberto Zelger, Francesco Saverio Spangaro,
Monica Lavarini, Renata Franchini, Gianluca Fantoni, Antonia Pavesi


ALLEGATI:  (1) Approfondimenti e considerazioni varie
                     (2) Invito al grande rituale sciamanico (TAYLAGAN) del 4/9/2009
                     (3) Incontri e seminari sullo sciamanesimo con Nadia Stepanòva (2001-2002)
                     (4) Programma del primo ciclo di formazione sullo sciamanesimo (2008)
                     (5) Seminario sullo sciamanesimo mongolo-buriato (2005)
                     (6) Viaggio sciamanico a Villabartolomea (2009)