Il Nuovo Ordine Mondiale: fascista e massonico (e satanista)

Un intervento di Jo Ann Wescott, militante antisionista e antimassonica, sul Nuovo Ordine Mondiale:

I NOSTRI GOVERNI MASSONICI E LA LORO AGENDA SEGRETA VERSO IL CONTROLLO SOCIALE TOTALE

Per coloro che hanno una mente aperta, i fatti stanno finalmente emergendo da dietro la facciata del nostro cosiddetto “sistema democratico”.
Siamo inevitabilmente sospinti verso un tirannico ‘Nuovo Ordine Mondiale’, fascista e massonico. Questo ‘Nuovo Ordine Mondiale’ imporrà:
un Governo Mondiale Centralizzato (Nazioni Unite)
un Unico Esercito Mondiale (NATO)
un sistema bancario e una valuta elettronica centralizzati. Una popolazione forzatamente microchippata.
Tutto ciò ha implicazioni fondamentali per la libertà umana.
La rete costituita dalle società segrete massoniche e dalle agenzie di intelligence è intrecciata in tutti i livelli della struttura sociale: servizi sociali e assistenza all’infanzia, polizia, esercito, politica, sistema giudiziario, media, banche, affari, sanità, industria farmaceutica, medicine alternative, istruzione, religione, cibo, multinazionali, traffico della droga, e crimine organizzato.
La Struttura del Potere sono i Servizi Segreti. I più importanti “THINK-TANK”.
La manipolazione delle nostre società. Queste sono le persone che dominano la nostra società e le nostre vite.
Troppo potere, e lo usano contro di noi.
E questi Gruppi Segreti sono quelli che hanno il record peggiore in fatto di molestie sessuali e traffico di minori.  

Genova 2001
Sono d’accordo con quest’analisi, nel senso che, anche in Italia, gli apparati del (Doppio) Stato (vedi Genova 2001[1], ma anche Genova 2011[2] e Val di Susa 2011[3]), sono intrisi di fascismo e massoneria. E di satanismo.
E le caserme dei carabinieri sono spesso luoghi[4] di dolore e di perdizione: altro che don Matteo!

Sul fascismo dei predetti apparati, cito la seguente nota, tratta dalla postfazione di Paolo Cucchiarelli al libro L’Anello della Repubblica[5], di Stefania Limiti:

Negli anni Cinquanta, su 241 prefetti, 64 prefetti di primo grado e 64 non di primo grado, soltanto due non erano di provenienza fascista; di 135 questori e 139 vicequestori, soltanto cinque avevano avuto rapporti con la Resistenza. Ultimo dato: su 603 commissari, commissari aggiunti e vicecommissari, solo 34 erano stati in contatto con i partigiani[6].

Sul massonismo dei medesimi, vedi la seguente citazione, tratta da uno dei commenti al pezzo del magistrato Alessio Liberati I massoni e la legalità[7]:

Agostino Cordova
“Il Procuratore di Palmi [Agostino CORDOVA], convocato dalla commissione Antimafia… ‘La massoneria è il tessuto connettivo della gestione del potere economico, politico, amministrativo… è un superpartito trasversale cui appartengono militanti di tutti i partiti: mi riferisco all’Italia, ma non dimentichiamo che stiamo parlando di un’organizzazione mondiale… Fatta salva qualche eccezione, quando ho chiesto aiuto ai carabinieri o alla Digos, o mi hanno portato elenchi di massoni vecchi di di 10 anni o, addirittura, mi hanno risposto di non conoscere dell’esistenza di logge anche in zone in cui è noto che la massoneria pullula [...] mi pare scontato che sono moltissimi i poliziotti e i carabinieri iscritti alla massoneria…’ pagg. 315-16”.

Sul satanismo, si veda il seguente brano, tratto dall’articolo di Rita Pennarola LE BELLE E LE BESTIE[8]:

Le indagini sull’omicidio horror di Del Sorbo non hanno ancora consentito di ricostruire il volto dei killer. Ma permettono a noi di proseguire lungo il percorso, non meno tenebroso, che dalla camorra conduce ai rituali, quelli di tipo satanico. O anche massonico.
Perche’ e’ proprio in questa direzione che va un’altra pista investigativa per arrivare agli assassini di Melania Rea. La storia e’ quella di uno stimatissimo pubblico ministero della Procura di Roma. Il suo nome e’ Paolo Ferraro, una carriera costellata di encomi e valutazioni positive. Fino a quando comincia a lavorare sugli oscuri movimenti di persone che si agitano la notte nella cittadella militare della Cecchignola, alle porte di Roma. Perche’ e’ proprio li’ che Ferraro per puro caso va ad abitare nel 2008. Ed e’ li’ che sorge il Comando dei supporti delle forze operative terrestri dell’esercito italiano. «Ho scoperto un mondo oscuro, ambiguo – ricostruisce il pm – dove uomini, donne e bambini consumavano strane attivita’ anche di tipo sessuale».
Dal momento in cui le indagini di Ferraro divengono pubbliche comincia una autentica persecuzione ai suoi danni. A metterla in atto sarebbero state alte sfere istituzionali, fino al punto da porre in dubbio la sanita’ mentale del magistrato e cercare di imporgli il ricorso ad un TSO, il trattamento sanitario obbligatorio per i malati di mente.
La vicenda sfocia in un clamoroso provvedimento del Csm, che il 20 giugno scorso commina a Ferraro una “sanzione” esemplare: quattro mesi di riposo forzato. Uno stop definitivo, insomma, alla sua attivita’. Difeso dall’avvocato Giorgio Carta, il sostituto procuratore non ci sta e in una conferenza stampa al calor bianco preannuncia l’imminente ricorso al Tar per vedere riconosciuto il suo diritto a lavorare.
La miccia, l’ultima, era stata innescata quando a fine maggio, proseguendo negli accertamenti su presunti giri di satanismo massonico all’interno di certi settori delle forze armate nostrane, Ferraro aveva ipotizzato una relazione fra questi torbidi fenomeni e l’omicidio di Melania.
«Il magistrato – scrive Matteo Corsini sul sito d’inchiesta Corsera.it – possiede i file audio che fotografano momenti sconcertanti di festini alterati dall’assunzione un potente anestetico dissociativo che procura fenomeni cosiddetti di near-death experiences». Tutto cio’ «lascerebbe presagire che vi sia una struttura interna, doppia alle organizzazioni militari, un “secondo” esercito».


[1] Molto ci sarebbe da approfondire sulla valenza simbolica che gli esoteristi assegnano alla data 2001, e che forse non è stata l’ultima delle motivazioni alla base dell’ondata di violenze scatenata dalle “forze dell’ordine” al G8 di quell’anno.

[5] Chiarelettere, Milano, 2009.
[6] Ibidem, p. 311.

[8] Pubblicato in edizione cartacea sul numero di luglio della VOCE DELLE VOCI. In rete: http://infosannio.wordpress.com/2011/07/13/melania-yara-sarah-e-le-altre-le-belle-e-le-bestie/