Museo di Sobibor: il richiamo all'ordine di Elan Steinberg

Elan Steinberg
IL GOVERNO POLACCO SALVA IL MUSEO DI SOBIBOR[1]

Di Chana Ya’ar, 06.06.2011

Il governo polacco è intervenuto per salvare dalla chiusura, per mancanza di fondi, il museo del campo di concentramento di Sobibor.

Ogni anno, almeno 20.000 persone visitano il sito per saperne di più sul campo dove circa 250.000 [!!!] ebrei e gentili vennero uccisi dai nazisti.

Tuttavia, lo scorso giovedì gli amministratori del museo avevano detto che dovevano chiudere perché il governo regionale aveva stanziato al riguardo una cifra insufficente.

Le critiche pubblicamente espresse hanno portato all’ultimo momento all’annuncio del Ministero della Cultura polacco   
che il museo verrà amministrato dal museo di Majdanek, anch’esso sito di un campo nazista della morte, nella vicina Lublino.

“I sopravvissuti dell’Olocausto sono rimasti sollevati nell’apprendere che le autorità polacche hanno ribaltato il corso [degli eventi] e hanno accettato di riaprire il museo di Sobibor”, ha detto Elan Steinberg, vice-presidente dell’American Gathering of Holocaust Survivors and Their Descendants [Fratellanza americana dei sopravvissuti dell’Olocausto e dei loro discendenti], in una dichiarazione.

“La sua chiusura era una macchia morale e indegna della Polonia, che ha sofferto essa stessa in modo tanto grave sotto il giogo nazista. Confidiamo che tali chiusure precipitose non si verificheranno di nuovo. In questa occasione, hanno prevalso le richieste di memoria ed esse non dovrebbero ricadere sotto miopi preoccupazioni in futuro”. 


[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.israelnationalnews.com/News/News.aspx/144758