Processo al revisionista tedesco Gerd Walther

Dal 2004, anno in cui distribuì dei volantini revisionisti davanti alle scuole (in particolare a Berlino e a Bernau), il tedesco Gerd Walther è stato più volte condannato ma, ogni volta, a delle pene relativamente leggere.

Poco più di un anno fa, in occasione del processo contro il Vescovo Richard Williamson davanti al tribunale di Regensburg, aveva dichiarato pubblicamente che non esiste nessuna prova medico-legale dell’Olocausto.

All’inizio di maggio, è comparso davanti a questo stesso tribunale per incitamento all’odio razziale: dopo 14 ore di udienza ripartite in due giorni è stato condannato dalla giudice Ursula Schimke-Kinskofer a quattro mesi di prigione con la condizionale, pena relativamente leggera, in considerazione del fatto che il pubblico ministero aveva chiesto otto mesi di detenzione, in ragione delle precedenti condanne.

Nel corso del processo, la giudice ha accordato all’accusato la possibilità di esprimersi molto liberamente.

Ufficialmente difeso dall’avvocato d’ufficio Uli Boldt, Gerd Walther ha parimenti beneficiato del sostegno ufficioso – sottolineiamo: ufficioso – degli avvocati Sylvia Stolz e Günther Herzogenrath-Amelung.