Libia: il popolo con Gheddafi

LIBIA: IL POPOLO VUOLE VEDERE LA LIBIA LIBERA CON GHEDDAFI

19 maggio 2011[1]

International (LVO): Dalle prime ore, giovedì mattina, in tutto il paese, i libici hanno cominciato a marciare nelle strade delle città a sostegno e in solidarietà per la riconquista di Bengasi e per il rifiuto del colonialismo e dei suoi lacchè.

I libici sono usciti nelle strade di tutte le principali città del paese per manifestare il proprio sostegno al leader nazionale, il capo della rivoluzione, il fratello Guida, Muammar Gheddafi, oltre che per il loro attaccamento all’unità e alla coesione nazionale della grande Jamahiriya.

In tutta la Libia, a sostegno del leader Muammar Gheddafi, sono stati scanditi degli slogan in maniera ferma e determinata, per riaffermare il rifiuto popolare di tutte le ingerenze negli affari interni della Grande Jamahiriya Araba Libica.

Brandendo delle bandiere verdi e sollevando i ritratti della guida della rivoluzione, le migliaia di manifestanti hanno scandito “né orientale, né occidentale, Libia”, o ancora “Allah, Muammar, la Libia, e basta!”).

Nella città di Bengasi numerose bandiere nazionali issate in cima ai palazzi sono state filmate dalle televisioni per mostrare al mondo che Bengasi fa sempre parte della Grande Jamahiriya e che i suoi abitanti sono più che mai attaccati all’unità e alla coesione nazionale.

Il grande popolo della Grande Jamahiriya araba libica ha anche riaffermato chiaramente che “La Libia è una e indivisibile” e che “non rinuncerà mai alla sua unità e alla sua coesione nazionale”, oltre ad averlo recentemente dichiarato, tramite i suoi rappresentanti, durante il congresso annuale che ha riunito a Tripoli 2.000 capi delle tribù libiche[2].

Esso ha appena dimostrato che le menzogne dei media e la propaganda di guerra non possono avere influenza sui legami fraterni profondi che uniscono tutti i libici e che ciascuno è tenuto a prendere la difesa dell’intero paese contro ogni aggressione.

I vili assassinii di civili in tutto il paese da parte della NATO, accompagnati da tutte le loro menzogne e dalla loro propaganda mediatica e politica hanno profondamente colpito tutti i libici e i loro fratelli in tutto il mondo, che hanno compreso che quello che arriva al paese non viene dall’interno ma è stato organizzato e pensato dai nemici crociati aiutati e finanziati dal Qatar.

Ogni giorno, ogni nuova aggressione contro il popolo libico rivela sempre più il vero volto dei criminali crociati che hanno tentato un colpo di Stato mascherato da falsa rivoluzione popolare, per saccheggiare il paese con il pretesto di una sedicente democrazia all’occidentale, volendo cacciare i suoi leader responsabili e degni per sostituirli con delle corrotte marionette teleguidate dai crociati criminali.

In questo periodo, continuano ad arrivare ogni giorno numerosi telegrammi da parte di capi di Stato, di rappresentanti politici e di organizzazioni internazionali del mondo intero in solidarietà e sostegno con il leader libico Muammar al-Gheddafi e con il popolo della grande Jamahiriya. Tutti i messaggi esprimono condoglianze per i Martiri della grande Jamahiriya Araba libica, vittime dei vili bombardamenti criminali della NATO.

Assan Alliby per Ivo
http://www.stcom.net/



[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://news.stcom.net/modules.php?name=News&file=article&sid=6082