L'Education & Sharing Day: l'apostasia formale dal cristianesimo degli Stati Uniti d'America

Pubblicando, 10 anni fa, l’intervista del quotidiano The Daily UMMAT a Osama bin Laden[1], Carol Valentine si dichiarò convinta della sua autenticità. Condivido la sua valutazione. Nessuno – o almeno, non io – vuole santificare bin Laden ma è indubbio che costui, nella detta intervista, abbia detto tre grandi verità.

Prima verità: “I paesi che non vogliono diventare schiavi degli Stati Uniti sono Cina, Iran, Libia, Cuba, Siria e Russia”. I fatti di questi giorni, con la proditoria guerra NATO contro la Libia, gli danno ragione. A 10 anni di distanza, mi sembra che all’elenco suddetto vadano aggiunte India e Brasile che, con Russia e Cina hanno formato il BRIC[2].

Seconda verità: “Non è che esiste un governo dentro il governo degli Stati Uniti? È a questo governo segreto che dovrebbe essere chiesto chi ha compiuto gli attacchi”. Sull’argomento, rimando a La fabbrica del terrore[3], l’ormai classico libro di Webster Tarpley sull’11 settembre. Per una prima delucidazione, si legga l’articolo FEMA—IL GOVERNO SEGRETO[4].

La terza verità, quella su cui mi vorrei soffermare oggi, è però la seguente:

“È chiaro che lo stesso popolo americano è schiavo degli ebrei e che è costretto a vivere secondo le leggi e i principi da loro stabiliti”.

A chi considerasse un giudizio del genere eccessivo, se non “fanatico”, ricordo il post da me pubblicato l’altro ieri: Obama onora il rabbino razzista Menachem Mendel Schneerson[5]. In tale articolo si cita l’Education & Sharing Day[6] (Giorno dell’Istruzione e della Condivisione) come festa in cui (parole di Obama) «noi celebriamo l’esempio costituito dal rabbino Menachem Mendel Schneerson, il “Rebbe lubavitcher”, che ha dedicato la sua vita a migliorare l’istruzione e a promuovere la buona volontà per tutti i popoli».

Le sette leggi noachidi
In che senso va inteso il “miglioramento” dell’istruzione e la “promozione” della buona volontà? Lo si capisce leggendo la Risoluzione 104 del 1991 del Congresso degli Stati Uniti[7]: nel senso dell’implementazione e del rafforzamento, in America e nel mondo, delle SETTE LEGGI NOACHIDI[8], vale a dire quelle leggi che secondo il giudaismo tutti i non ebrei hanno il dovere di osservare…

Traduco a seguire il testo della risoluzione:

H. J. RES. 104 – per designare il 26 marzo 1991, come “Giorno dell’Istruzione degli Stati Uniti”. (Disegno di Legge registrato [finale, come approvato dalla Camera e dal Senato] – ENR[9])

Centoduesimo Congresso degli Stati Uniti d’America

NELLA PRIMA SESSIONE

Iniziato e tenuto giovedì, il terzo giorno di Gennaio, nella città di Washington,
Millenovecentoenovantuno.

Risoluzione congiunta

Per designare il 26 marzo 1991 come ‘Giorno dell’Istruzione degli Stati Uniti’.

Posto che il Congresso riconosce la tradizione storica dei valori e dei principi etici che sono la base della società civilizzata e sui cui la nostra grande Nazione venne fondata;

Posto che questi valori e principi etici sono stati il fondamento della società dall’alba della civiltà, quando essi erano conosciuti come le Sette Leggi Noachidi;

Posto che senza questi valori e principi etici l’edificio della civiltà si trova in serio pericolo di tornare nel caos;

Posto che la società è profondamente preoccupata per il recente indebolimento di questi principi, che si è risolto in crisi che assediano e minacciano l’edificio della società civilizzata;

Posto che la giustificata preoccupazione per queste crisi non deve far perdere di vista ai cittadini di questa Nazione la loro responsabilità di trasmettere questi storici valori etici del nostro illustre passato alle generazioni future;

Posto che il movimento Lubavitch ha favorito e promosso questi valori e principi etici in tutto il mondo;

Posto che il rabbino Menachem Mendel Schneerson, leader del movimento Lubavitch, è universalmente rispettato e venerato e che il suo ottantanovesimo compleanno cade il 26 marzo 1991;

Posto che come tributo a questo grande leader spirituale, il “rebbe”, questo, il suo novantesimo anno sarà considerato come quello dell’’istruzione e del dare’, l’anno in cui ci volgiamo all’istruzione e alla beneficenza per far ritornare il mondo ai valori morali ed etici contenuti nelle Sette Leggi Noachidi; e

Posto che ciò si rifletterà in un diploma di onorificenza internazionale firmato dal Presidente degli Stati Uniti e da altri capi di stato: ora, quindi, sia

Deciso dal Senato e dalla Camera dei Deputati degli Stati Uniti d’America riuniti in Congresso, che il 26 marzo 1991, inizio del novantesimo anno del rabbino Menachem Mendel Schneerson, leader del movimento Lubavitch mondiale, venga designato come ‘Giorno dell’Istruzione degli Stati Uniti’. Si chiede al Presidente di rilasciare una dichiarazione che faccia appello al popolo degli Stati Uniti questo giorno con cerimonie e attività appropriate.

Speaker della Camera dei Deputati

Vice Presidente degli Stati Uniti e

Presidente del Senato
FINE


Dove sta l’inganno, in tutto ciò?

Bush con una copia del Talmud
Come scrive Gian Pio Mattogno[10], “In apparenza la dottrina noachide si presenta con tutti i crismi della razionalità e della moralità. Come non essere d’accordo con chi esorta a non uccidere, a non commettere atti sessuali contro natura, a non rubare, a perseguire la giustizia? In realtà, non sono questi i precetti che costituiscono la vera specificità del noachismo. Altri popoli, dall’antichità ad oggi, hanno formulato precetti etici analoghi, eppure non sono considerati noachidi. I precetti che caratterizzano in modo sostanziale la dottrina noachide sono quelli relativi alla proibizione di adorare gli idoli e di profanare il nome di Dio. Ma sappiamo che per gli ebrei non vi è che un solo vero Dio, Jahvè, ed una sola vera religione, quella ebraica. Ogni altra divinità è un «idolo» e ogni altra religione è un’«idolatria»…L’«idolatria» più odiata e osteggiata dai rabbini e dai servi noachidi è la fede cristiana. Tranne poche sparute ed opportunistiche eccezioni – che si pongono in aperto contrasto con i più autorevoli maestri di Israele – la tradizione rabbinica, e in particolare Maimonide, considera il cristianesimo «aboda zara» (lett. «culto idolatrico»).

E aggiunge: “La dottrina tradizionale ebraica relativa al cristianesimo può essere riassunta dalle parole del Rebbe di Lubavitch. Sebbene talune opinioni minoritarie non proibiscano lo shittuf (l’associazione all’unico Dio di più divinità) – scrive in riferimento al dogma cristiano della Trinità – secondo la maggioranza delle autorità «anche lo shittuf in quanto tale è probito ai gentili (come naturalmente ogni idolatria)». Alludendo ai circa due miliardi di cristiani sparsi nel mondo, il Rebbe spiega che, secondo la Halacha, «Christians are practicers of idol worship».

Ma c’è di più: forse, se Gian Pio Mattogno si è sbagliato, si è sbagliato per difetto! Sul sito da lui citato in nota, come riferimento alle dette dichiarazioni del Rebbe (www.noahide.com ) leggiamo infatti – in un pezzo dall’emblematico titolo di “Campaign to abolish X-mas continues” (“La campagna per abolire il Natale continua) – che, per i “pii” seguaci di costui,

Il cristianesimo, inoltre, è assoluta idolatria, non shittuf (associazione di più divinità), e ciò in base ad almeno due dei suoi dogmi (creduti quasi universalmente dai 1.9 miliardi di cristiani in tutto il mondo): che gli altri due membri della “trinità” sono di eguale potere e statura rispetto ad Hashem[11] (D-o ne scampi!), e che il mondo fisico è innanzitutto sotto il dominio di Satana, il quale si trova in uno stato di ribellione contro D-o (D-o ne scampi!). Il cristianesimo, perciò, non rientra nella definizione di shittuf data dal Rebbe Lubavitcher”[12].
In conclusione, gli elettori americani di religione non giudaica (come anche di nessuna religione) sono stati messi virtualmente fuorilegge dai loro eletti e non lo sanno.

"Il governo degli Stati Uniti non è in alcun modo fondato sulla religione cristiana"



[1] Tradotta in italiano per la prima volta da me e consultabile qui: http://andreacarancini.blogspot.com/2011/05/bin-laden-intervista-autentica.html

[9] L’acronimo ENR sta per “enrolled”, registrato.
[10] Gian Pio Mattogno, L’IMPERIALISMO EBRAICO NELLE FONTI DELLA TRADIZIONE RABBINICA, Edizioni all’Insegna del Veltro, Parma, 2009, pp. 205-206.
[11] Hashem, letteralmente: “Il Nome”, è il modo con cui gli ebrei tradizionali chiamano Dio nelle conversazioni ordinarie (nelle preghiere lo chiamano Adonai): http://www.betemunah.org/hashem.html