Due messaggi di Faurisson sulle cremazioni (in Giappone e ad Auschwitz)

Due messaggi del prof. Faurisson del 15 marzo 2011 relativi alle cremazioni:

Primo messaggio:

«Il Giappone ha di fronte a un problema in più: quello della cremazione dei cadaveri. In Francia, i crematori dispongono di un solo forno, che procede, in generale, a quattro cremazioni al giorno: alle ore 10, 12, 14 e 16. Secondo la versione ebraica della storia della seconda guerra mondiale, 70 anni fa, i “nazisti” (sic) utilizzavano dei forni che permettevano, ciascuno, diverse centinaia di cremazioni al giorno (sic). Mancavano di coke ma non mancavano di genio. Ci devi credere, Gregorio!»

Secondo messaggio:


I cinque forni a tre muffole del Crematorio II di Birkenau
 «Ancora cremazioni!
Un corrispondente mi scrive:
“Bisognerebbe ritrovare degli ex nazisti per dare man forte a questi poveri giapponesi completamente sopraffatti! Almeno loro erano efficaci!”.
Gli rispondo:
Sì, erano di un’efficacia miracolosa. Un giorno, i nazisti hanno, in 24 ore, incenerito nel complesso di Auschwitz e di Birkenau i cadaveri di 24.000 ebrei appena gasati. Poiché il campo ha avuto fino a cinque crematori, dotati in tutto di 46 muffole, questo fa 24.000 cadaveri : 46 muffole = più di 520 cremazioni in 24 ore. Senza assistenza elettronica. I due più importanti di questi crematori si trovavano, a Birkenau, vicino a un campo di calcio (Sportplatz) e a un campo di pallavolo (quello delle baracche-ospedale per uomini). Anche ad Auschwitz, il piccolo crematorio era situato a qualche decina di metri dall’ospedale delle SS».