Cosa pensare degli attuali rivolgimenti in Africa e in Medio Oriente? Difficile parlare con cognizione di causa, tant’è che due giornalisti americani a me cari, Webster Tarpley e Michael Hoffman, su questo argomento si trovano esattamente agli antipodi. Tarpley ha infatti fatto propria la posizione complottista (le rivoluzioni in corso sono “colorate” ed eterodirette da Obama)
mentre Michael sostiene si tratti di rivolte vere, non truccate
. La situazione in effetti non è facile da decifrare ma, secondo me,
un punto fermo c’è e si chiama Erdogan. In questi giorni convulsi, in cui gli avvoltoi dell’”occidente” si preparano a gettarsi sulla Libia sguarnita dalla guerra civile, il leader turco è stato uno dei pochi, insieme a Putin
, ad esprimere preoccupazioni dettate dal buon senso e dall’umanità,
e non dalla cupidigia di potere
“La gente sta già lottando per trovare il cibo, come nutrirete il popolo libico? Le sanzioni, e l’intervento farebbero precipitare il popolo libico, che deve già fronteggiare la fame e la violenza, in una situazione ancora più disperata. Ci appelliamo alla comunità internazionale affinché agisca con coscienza, giustizia, legalità e valori umani universali,
e non per sollecitudine dettata dal petrolio”, ha detto
.
Sì,
la Turchia di Erdogan è un punto fermo in mezzo ai cambiamenti in corso, e non solo perché l’asse con Teheran si sta rinsaldando sempre più
: se, come si continua a dire, le attuali rivolte nel mondo islamico nascono da bisogni “laici”, e non dal fondamentalismo religioso, allora i popoli dell’area non potranno non guardare con interesse a un leader come Erdogan,
vero musulmano moderato, a differenza di quelli che in Occidente
la Israel lobby vorrebbe spacciarci come tali:
“
Permettete alle persone di vestirsi come vogliono, rispettatele tutte e preservate la loro libertà perché spezzare i cuori è qualcosa di peggio che demolire la Kaaba”, dichiarava un anno fa il leader del Partito AK, sottolineando la sua opposizione a ogni forma di discriminazione basata sullo stile di abbigliamento
.
E ancora: “Il Partito AK ha combattutto contro ogni forma di discriminazione e ha incoraggiato la partecipazione delle donne in politica. ‘
Alle donne in cerca dei loro diritti noi lasciamo le porte aperte’”. “Sono stati finanziati gli studi a circa 350.000 ragazze e le donne investitori sono state incoraggiate mediante particolari crediti bancari”. “
Le donne producono molto di più assumendo ruoli attivi in ogni campo”, ha osservato Erdogan
.
Ce n’è a sufficienza per allarmare i nazisionisti di ogni latitudine…Che Dio lo protegga!