Il ricordo dei tedeschi etnici scatena la germanofobia di Stephan Kramer e di Elan Steinberg

I LEADER EBRAICI STRONCANO IL GIORNO DELLA MEMORIA PER I TEDESCHI ESPULSI

17 febbraio 2011[1]

BERLINO (JTA) – Leader ebraici e gruppi politici hanno condannato in Germania la proposta di una giornata nazionale del ricordo per i 12 milioni di tedeschi etnici espulsi dall’Europa orientale dopo la seconda guerra mondiale.

La proposta doveva essere esaminata in parlamento giovedì.

Stephan Kramer, segretario generale del Consiglio Centrale degli Ebrei di Germania, ha detto ai reporter che “Si potrebbe quasi definire [la proposta] una sorta di rappresaglia” contro il ricordo delle vittime dei crimini di guerra della Germania.

I partiti della coalizione politica al governo – la conservatrice Unione Cristiano Democratica, la sua consorella bavarese Unione Cristiano-Sociale e il Partito Liberale Democratico di centro-destra – hanno proposto come giorno commemorativo annuale il 5 agosto. Quel giorno, nel 1950, l’associazione dei tedeschi delle regioni annesse firmò una Carta dei Tedeschi Espulsi in cui “rinunciavano alla vendetta e alle ritorsioni”.

Secondo i notiziari, i partiti hanno sostenuto che la giornata del ricordo non dissocerebbe l’espulsione dei tedeschi etnici dalla responsabilità tedesca della guerra e dei crimini di guerra, ma hanno detto che è giunto il momento che la stigmatizzazione in Germania degli espulsi e dei loro discendenti finisca.

I leader politici dell’opposizione e un gruppo di storici hanno condannato la proposta come revisionista e tesa a scansare la colpa dei tedeschi.

Kramer ha detto che una tale giornata del ricordo potrebbe avere un “effetto catastrofico” sull’immagine della Germania all’estero.

La presidente della Lega dei Tedeschi Espulsi, Erika Steinbach, ha detto a Deutsche Welle che la carta del 1950 riguardava gli espulsi “che superavano il loro giustificato risentimento per dire che volevano guardare avanti e contribuire ad una coesistenza pacifica in Europa”.

Ella ha detto di aspettarsi “la solidarietà dello stato tedesco…per il particolare destino di una parte sostanziale del popolo tedesco”.

Elan Steinberg, vicepresidente dell’American Gathering of Holocaust Survivors and their Descendants[2] [Radumo americano dei sopravvissuti dell’olocausto e dei loro discendenti], ha definito la proposta “una vergognosa distorsione della storia e un abuso della verità e della memoria”.

“In realtà, i tedeschi etnici che colonizzarono l’Europa orientale durante la seconda guerra mondiale furono gli sfrenati strumenti dei brutali piani nazisti per la conquista e il saccheggio dell’Europa”, ha detto Steinberg in una dichiarazione.

“Legare la loro commemorazione alla Carta degli Espulsi del 1950, che non esprime pentimento per le vittime dei nazisti, deride la memoria di tutti coloro che vennero brutalizzati dal regime di Hitler, ebrei e non ebrei”, ha detto.


[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://jta.org/news/article/2011/02/17/2743020/jewish-leaders-condemn-memorial-day-for-expelled-germans