Ieri 4 gennaio, Vincent Reynouard ha incontrato il JAP (giudice per l’applicazione delle pene). Beninteso, e contrariamente a ciò che aveva sperato, a torto, Vincent (che aveva dimenticato che “per un revisionista non vi sono né legge né norma né diritto”), gli è stato rifiutato il braccialetto elettronico e non è stata presa in esame la minima riduzione della pena. Il JAP si è limitato a dire che Vincent è un prigioniero modello, il che si sapeva, ma che evidentemente non ha cambiato opinione di una virgola…Altrimenti detto, il giudice attende il suo pentimento: i giudici sono diventati dei sacerdoti…
Il prossimo incontro con il JAP avverrà il 18 gennaio.