Pierre Marais difende Mons. Williamson

Il 4 Settembre 2010, a p. 2, il giornale “Présent”, quotidiano (o quasi) della stampa nazionale e cristiana, se l’è presa con Luc Ferry, ex ministro della Pubblica istruzione, in un articolo intitolato “Contradictions au ‘Figaro’: l’asinata di Luc Ferry”. L’articolo terminava con queste parole:

“Le costernanti affermazioni del solo Mons. Williamson – totalmente imprevedibili – non sono state in realtà approvate da nessun altro vescovo e ancora meno dal papa. Si vorrebbe che le affermazioni incredibilmente razziste di certi rabbini in Israele fossero sconfessate dai loro pari con la stessa fermezza del Vaticano per le affermazioni di Mons. Williamson”.

Tutto ciò è valso al nostro amico Pierre Marais, autore di “Les camions à gaz en question”[1], di “En lisant de près les écrivains chantres de la Shoah: Primo Levi, Georges Wellers, Jean-Claude Pressac”[2] e di “Contribution au révisionnisme historique”[3], l’invio della seguente lettera di protesta:

Signore, Signori,

Come potete verificare, sono un lettore (abbonato) del vostro quotidiano da molti anni.
A p. 2 del vostro numero del 4 Settembre, leggo, sotto il titolo
“Contraddizioni al ‘Figaro’: l’asinata di Luc Ferry”:
“Le costernanti affermazioni di Mons. Williamson…”
Potete dirmi in cosa le affermazioni di questo ecclesiastico sono “costernanti”? Che siano “imprevedibili”, ne convengo. Ma che “non sono state approvate da nessun altro vescovo e ancora meno dal papa” non prova che le dette affermazioni siano contrarie alla VERITÀ.
Come è possibile che i giornalisti di “Présent” non sappiano che “le camere a gas naziste” – poiché è questo l’oggetto delle affermazioni che voi trovate “costernanti” – sono soltanto un MITO? Che non lo diciate nel vostro giornale è comprensibile – la legge Gayssot vigila – ma almeno potreste restare neutri su tale argomento.
Per illuminarvi, potrei indirizzarvi – gratuitamente – il mio libretto di 127 pagine intitolato “En lisant de près les écrivains chantres de la Shoah” [Leggendo con attenzione gli scrittori cantori della Shoah]. Dubito che il qualificativo “costernante” che voi applicate al vescovo Williamson vi porti dei nuovi lettori.
Distinti saluti,

Pierre Marais

[1] Parigi, 1994, richiedibile alle Edizioni Akribeia (Jean Plantin) al seguente indirizzo: john.plantin@wanadoo.fr
[2] http://www.aaargh.codoh.com/fran/livres8/Maraischantres.pdf
[3] Pierre Marais, 2003, richiedibile al medesimo indirizzo della nota 1