Nick Kollerstrom: lo storico della scienza che non crede alle camere a gas omicide

RISULTANZE CHIMICHE RELATIVE ALLECAMERE A GAS’ DI AUSCHWITZ-BIRKENAU

Di Nick Kollerstrom, 30 Giugno 2010[1]

Lavoravo all’University College di Londra[2], da passabile storico della scienza. Dopo aver scritto studi su vari argomenti doverosamente oscuri – dalla teoria lunare di Newton alla scoperta di Nettuno – tre anni fa ho fatto quello che a posteriori ha tutta l’apparenza di un errore decisamente grosso. Ho iniziato a interessarmi delle risultanze chimiche finora pubblicate sulle ‘camere a gas’ di Auschwitz-Birkenau.

Forse era sciocco immaginare che dei solidi dati scientifici in questo caso fossero importanti. Ciò che è emerso, curiosamente, è che mi ero impelagato in una questione prevalentemente religiosa, a causa della quale sono stato semplicemente messo al bando come eretico.

Non c’è disaccordo sul fatto che camere a gas cianidrico esistettero, durante la seconda guerra mondiale, in molti campi di concentramento. Si trattava di camere di disinfestazione costruite per uccidere gli insetti che minacciavano la salute dei detenuti. Vennero concepite per preservare la salute dei prigionieri, in modo che potessero svolgere efficacemente il proprio lavoro. Il loro scopo era igienico.

Oggi possiamo essere d’accordo sul fatto che molte tonnellate di acido cianidrico (sotto forma di granuli, come l’insetticida Zyklon) vennero usate durante la seconda guerra mondiale come strumento igienico di disinfestazione. Speciali camere a gas, costruite da una ditta chiamata Degesch, del volume di 10 metri cubi, vennero installate - nel 1942, l’anno in cui il tifo colpì i campi - in tutti i campi di lavoro tedeschi. Questa epidemia viene diffusa dagli insetti, così tutto il vestiario e la biancheria da letto devono andare ripetutamente nelle camere di disinfestazione. Era una procedura sicura e regolare.

Queste camere esistono ancora, nelle rovine di quattro campi di lavoro della seconda guerra mondiale: Majdanek [foto], Dachau, Auschwitz e Birkenau, e possono essere facilmente riconosciute perché i loro muri sono ricoperti in prevalenza da una colorazione blu turchese. C’è del ferro, nei muri delle vecchie camere di Auschwitz e Birkenau, e questo ferro si è unito stabilmente all’acido cianidrico usato allora, poiché i muri in mattone sono molto porosi al gas cianidrico. Questi muri sono blu sia all’interno che all’esterno, a dimostrazione che l’acido cianidrico è filtrato attraverso di essi. Il blu sui muri è il ferrocianuro ferrico – blu proprio come il colore turchese a olio di un tubetto.

A differenza di queste vere camere a gas, i muri delle presunte camere a gas omicide non hanno questa colorazione blu. Questo fatto semplice e ovvio è stata una delle prime cause di scetticismo per alcuni di quelli che hanno visitato il campo.

Ed ecco il mio contributo agli ‘studi sull’Olocausto’ relativi a questa questione: ho speso un po’ del mio tempo a integrare i Rapporti Leuchter[3] e Rudolf[4] – le due grandi indagini chimiche sui muri in questione – e a verificare quelli che i due autori hanno individuato come i livelli di controllo-riferimento dei residui di cianuro. Si tratta dei livelli di campioni presi da luoghi dove nessuno sostiene che siano avvenute gasazioni omicide. Riunendo tutti i dati di queste due indagini chimiche (42 campioni) ho ottenuto i tre gruppi seguenti:

camere di disinfestazione: 5.000 ppm[5] (15 campioni);
lavanderie, cucine ecc. (campioni di controllo): 2ppm (11 campioni);
presunte camere a gas omicide: 3ppm (16 campioni).

La spiegazione ‘ufficiale’ data per queste cifre è che ‘gli insetti sono più duri da uccidere degli esseri umani’. Non c’è da meravigliarsi che i livelli di cianuro sui muri siano più alti, dovevano uccidere tutti quei piccoli insetti…Ebbene, esaminiamo queste cifre. Non vi sono differenze significative tra i livelli di cianuro (2 ppm) dei campioni di controllo/riferimento e quelli delle presunte camere a gas omicide (3 ppm). Assolutamente nessuna. Che ad Auschwitz vi siano dei livelli misurabili di cianuro in camere ordinarie è dovuto probabilmente a disinfestazioni occasionali per uccidere gli insetti che vivevano nelle crepe e nelle fessure dei muri ecc.

Mentre c’è una differenza di duemila volte tra i campioni di controllo e le camere a gas di disinfestazione – dove lo Zyklon B venne sicuramente usato quotidianamente. In questo caso, il contenuto di cianuro, con un livello medio di circa 5.000 ppm, è di circa lo 0.5% dei campioni presi.

I libri correnti che parlano di Auschwitz e dell’”Olocausto” sostengono l’idea che una parte dello Zyklon venne destinata alle camere di disinfestazione, mentre un’altra parte venne ‘stornata’ per uso omicida. È importante notare qui che nel 1946, a Norimberga, non venne sostenuto nessun duplice uso del genere. Ogni informazione sul suo uso normale, igienico, venne cancellata, e si presunse che tutti i barattoli di Zyklon erano per uso omicida. Gli operatori delle camere a gas di disinfestazione non vennero fatti testimoniare.

Nel corso degli anni, è apparsa una crescente divergenza di opinioni sull’argomento ‘camere a gas omicide’…In realtà, è difficile credere che una divergenza di opinioni così abissale – da far girare la testa – su un dato argomento possa esistere oggi al mondo. Da una parte, tutti i normali cittadini credono che milioni di persone, principalmente ebrei, vennero gasate in gigantesche camere a gas, dal 1942 al 1945, nell’ambito del supremo sterminio industrializzato della storia umana. Dall’altra, pochi individui solitari, scalcagnati e proscritti che hanno la faccia tosta di affermare che tali camere a gas omicide non sono mai esistite sul pianeta terra…

Da nessuna parte!
Mai!
…e, a parte ciò, se fossero esistite sarebbero state, all’atto pratico, totalmente inefficienti.

Ma questa è un’altra storia.

Negli ultimi anni ho notato che una delle due parti di questa controversia procede cercando di discutere le prove mentre l’altra usa ogni volta, senza eccezioni, gli insulti e la messa al bando.

Comprensibilmente, è un argomento che molte persone trovano insopportabile da discutere…ma anche su questo ‘sacro’ terreno la terra si muove. Da quando sono state fatte rivelazioni sensazionali sull’11 Settembre, vi sono masse crescenti di persone normali - seppur traumatizzate e scosse - totalmente disilluse sulla capacità dei potenti di mentire e ingannare per i propri interessi.

Oggi, credo che dovremmo formulare le Grandi Domande insopportabili nel modo seguente:

Le mortali camere a gas della seconda guerra mondiale vennero usate per uccidere ebrei…o insetti?
Funzionavano per sopprimere vite…o per salvarle?
Venivano introdotti dentro di esse esseri umani…o vestiti?
(Avvertenza: una risposta ‘sbagliata’ qui può portarvi in galera in dieci nazioni europee).

Sono intrigato dalle questioni storiche che abbiano un’implicazione chimica.A quanto pare quella di cui stiamo parlando mi è costata la perdita di metà dei miei amici, la cacciata dal mio College, mi ha praticamente precluso ogni impiego, e mi ha chiuso le porte degli editori e dei convegni. Eppure, non posso pentirmi di aver pubblicato ciò che ritengo vero su una questione così cruciale. Ritengo che, se la verità su una questione di tale importanza deve rimanere inaccessibile e fuori discussione, allora non ha davvero senso alzarsi la mattina.

La verità deve avere importanza.
In particolare, la verità sulle ‘camere a gas omicide’ è importante perché gran parte della storia contemporanea (e delle calamità contemporanee) è fondata su di esse.

In quanto immagine di un orrore spaventoso, sono diventate il Mistero Supremo di questa nostra cultura spiritualmente fallimentare. Hanno la funzione trascendentale di esprimere il Male Assoluto. Sembra addirittura che stiano diventando una nuova religione, che ha sostituito le sofferenze di Cristo con le ‘sofferenze degli ebrei’. In realtà, la parola ‘Olocausto’ significa sacrificio mediante fuoco.

Ecco la fandonia originaria sulle armi di distruzione di massa – ma, più di questa, la totale assenza di ogni relativa prova fisica o chimica è ciò che ha permesso all’’Olocausto’ di assumere la sua attuale natura numinosa e trascendentale.

E così, stiamo parlando di scienza o di religione? Io dico che un approccio scientifico e razionale a questa questione è diventato possibile, per la prima volta, nel 2003, quando sono apparse, pubblicate in lingua inglese, due indagini chimiche tra loro concordanti. Ma ho notato che i miei colleghi si sono comportati come se la questione fosse di tipo teologico, rispetto a cui il dubbio è un peccato gravissimo.

Personalmente, preferisco vivere nel mondo reale, e questo significa discernere la differenza tra ciò che è reale e ciò che è illusorio. Quando la verità su questa questione diventerà di dominio pubblico si tratterà di una rivoluzione copernicana. Il coperchio non potrà essere tenuto indefinitamente su queste menzogne. Direi che Madre Natura ha calato l’asso nella manica: lentamente, dopo la guerra, i muri di queste camere di disinfestazione sono diventati blu, a causa della formazione del ferrocianuro ferrico.

Credo che per l’umanità in futuro non potrà esservi nessuna felicità, finché continueremo a credere in questa allucinazione da incubo. Credere in essa è un emblema di schiavitù: è il Mito supremo del Nuovo Ordine Mondiale.

Platone, nella sua Repubblica, ha detto che ogni civiltà aveva bisogno di un mito fondatore ma, ha aggiunto, era necessario che questo mito non fosse vero. Karl Popper, il filosofo della scienza, rimase scioccato da questa affermazione ed espresse la propria contrarietà: doveva essere vero, affermò. Io so a chi voglio credere. Le conseguenze del fondare la cultura e i rapporti sociali su storie false sono dimostrabilmente disastrose. Abbiamo guerre basate su menzogne, la tirannia globale dei banchieri, popoli sradicati e demoralizzati, e ora – probabilmente – la terza guerra mondiale.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://hrp-historicalreviewpress.blogspot.com/2010/07/chemical-evidence-relating-to-gas.html
[2] http://www.ucl.ac.uk/
[3] http://vho.org/dl/ENG/tlr.pdf
[4] http://vho.org/dl/ENG/trr.pdf
[5] Parti per milione.