Don Curzio Nitoglia è diventato nazista?

Don Curzio Nitoglia è diventato nazista?

Questa è la – inquietante - conclusione che sembra emergere dal suo ultimo articolo[1].

Si leggano, ad esempio, le parole seguenti:

“I primi rapporti tra Chiesa cattolica e nazionalsocialismo furono buoni. Si guastarono dopo il 1935 e soprattutto nel 1937 quando fu promulgata l’enciclica Mit brennender Sorge di Pio XI, la quale però va letta alla luce della nota del cardinal Eugenio Pacelli, come abbiamo scritto su questo stesso sito, che distingueva tra elementi estremisti e neopagani del partito (Rosenberg e Goebbels) e l’ala più equilibrata, che aveva in Hitler il suo moderatore. Dopo la Repubblica di Weimar, il cattolicesimo tedesco, come la Chiesa romana, vedeva il nemico numero uno nella «modernità di stampo illuminista e liberale, della secolarizzazione, del kulturkampf e della rivoluzione d’Ottobre»[2].

Hitler “moderatore” dell’”ala più equilibrata”?

Scusa, don Curzio, ma chi è che aveva nominato Rosenberg “DBFU” (Plenipotenziario del Führer per l’Agenzia della Supervisione di tutti gli intellettuali e per l’insegnamento ideologico nel partito nazionalsocialista)[3]?

Chi è che nominò poi Rosenberg “Ministro per i Territori Occupati dell’Est”?[4]

Chi è che aveva nominato Goebbels “Ministro della Propaganda”?

Scusa, don Curzio, ritieni anche tu, con il Michael Schmaus da te citato, che "Il III Reich si sarebbe innestato sul ceppo di Ottone I, come questi si era innestato su quello di Carlo Magno, per superare i secoli bui della modernità" e che "la cristianità sarebbe risorta sotto un capo spirituale (il Papa) e uno temporale (il Führer/Duce/Caudillo)"?

Il III Reich innestato sul ceppo di Ottone I?

Risum teneatis, amici?

Quanto all'enciclica di Pio XI, quella di leggere la Mit brennender Sorge “alla luce della nota del cardinal Eugenio Pacelli” e leggere quest’ultima, naturalmente, alla luce di una distinzione capziosa tra Hitler e i suoi sottoposti neopagani è un vizio che, a quanto pare, risale al libro di Pierre Maximin Une encyclique singulière sous le III Reich e che è stato respinto dallo stesso Robert Faurisson[5].

Don Curzio sa fin troppo bene che l’interpretazione autentica dell’enciclica predetta la fornì a suo tempo proprio Pio XII con la famosa allocuzione Nell’accogliere[6], e lo sa perché fu proprio lui, don Curzio, a scrivere a suo tempo un articolo intitolato “Cattolicesimo e nazismo nel magistero pontificio”[7] in cui fa bella mostra un paragrafo intitolato appunto “Pio XII precisa la portata dell’Enciclica di Pio XI”, grazie al quale il detto sacerdote rispondeva – in modo assolutamente negativo - alla domanda iniziale da cui era partito: “cattolicesimo e nazismo sono conciliabili?”[8].

Quantum mutatus ab illo!

Don Curzio non è una cattiva persona ma non potevo non segnalarne l’involuzione ideologica (e dissociarmene pubblicamente).

[1] http://www.doncurzionitoglia.com/catastrofe_kasper_shoah.htm
[2] Ivi.
[3] http://it.wikipedia.org/wiki/Amt_Rosenberg
[4] http://it.wikipedia.org/wiki/Alfred_Rosenberg
[5] Vedi le “Recommandations bibliographiques” alla fine dell’opuscolo Le revisionnisme de Pie XII: http://www.aaargh.codoh.com/fran/livres6/RFrevpie12.pdf
[6] http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/speeches/1945/documents/hf_p-xii_spe_19450602_accogliere_it.html
[7] In: Sodalitium, n°44, scaricabile dal sito http://www.sodalitium.it/
[8] E nella “conclusione” dell'articolo don Curzio parla espressamente del regime nazista quale “Stato neopagano” e “Stato assoluto”…