L'interrogativo dello Yad Vashem: come rispondere al negazionismo dell'Olocausto?

Nel Marzo 2010, lo Stato d’Israele ha assunto la presidenza della Task Force Internazionale (ITF) sull’educazione, la commemorazione e la ricerca sull’Olocausto, la cui sede è a Berlino. Ecco dunque cosa abbiamo letto sul sito dell’European Jewish Press in data 11 Giugno (traduzione rapida):

CONFERENZA INTERNAZIONALE ALLO YAD VASHEM: COME RISPONDERE AL NEGAZIONISMO DELL’OLOCAUSTO?[1]

Gerusalemme (EJP)Circa 200 dirigenti nell’ambito della formazione, provenienti da circa 40 paesi, parteciperanno ad una conferenza educativa straordinaria allo Yad Vashem a Gerusalemme.

La settima conferenza internazionale sull’Insegnamento e la Memoria dell’Olocausto, organizzata dall’International School for Holocaust Studies dello Yad Vashem[2], avrà luogo sabato notte e domenica.

I partecipanti sono dirigenti e opinionisti nei loro rispettivi paesi, inclusi filosofi, storici, attivisti dei diritti umani, educatori, politici, ambasciatori, e direttori di vari ministeri.

Verranno da 40 paesi, inclusi Austria, Australia, Canada, Croazia, Francia, Germania, Inghilterra, Irlanda, Italia, Giappone, Messico, Polonia, Spagna e Stati Uniti.

Durante il corso della conferenza saranno trattate numerose questioni, quali: in che modo le organizzazioni internazionali devono affrontare il negazionismo dell’Olocausto? In che modo devono rispondere a coloro che sminuiscono l’Olocausto? Visitare i luoghi collegati all’Olocausto deve essere obbligatorio per i liceali? Le autorità scolastiche devono contribuire al finanziamento di questi viaggi? Come si possono insegnare contenuti riguardanti contesti storici differenti senza mettere in competizione le sofferenze delle vittime dei differenti regimi totalitari? Come si può evitare di cadere nello schema di riferirsi al popolo ebraico sempre come un popolo di vittime? Istituendo qualche Giornata della Memoria dell’Olocausto nel corso dell’anno, esaltiamo o svalutiamo il loro significato?

Tra i relatori della Conferenza vi saranno il Ministro israeliano dell’Istruzione Gideon Sa’ar, il filosofo francese Alain Finkielkraut, il rabbino capo di Israele Meir Lau, il dr. Yitzhak Arad, il dr. Samuel Pisar, il prof. Yehuda Bauer, il dr. Leonidas Donskis, un membro del Parlamento europeo, l’ex Presidente della Polonia Aleksander Kwasniewski e l’ex Presidente della Croazia Stjepan Mesič.

Alla fine delle discussioni, saranno presentati dei suggerimenti ai rappresentanti della Task Force for International Cooperation on Holocaust Education, Remembrance and Research (ITF) alle sue sedute plenarie che avranno luogo a Gerusalemme dal 14 al 17 Giugno.

L’ITF, attualmente presieduta da Israele, è stata costituita per promuovere la consapevolezza e la conoscenza dell’Olocausto mediante la cooperazione internazionale.

Attualmente, fanno parte dell’ITF 27 stati membri, e 7 paesi stanno percorrendo le varie tappe della candidatura per essere accettati nell’organizzazione.

[1] http://www.ejpress.org/article/44445
[2] http://www1.yadvashem.org/yv/en/education/index.asp