L'Anti-Defamation League riscrive il Nuovo Testamento

L’ANTI-DEFAMATION LEAGUE RISCRIVE IL NUOVO TESTAMENTO

Di Harmony Grant Daws, National Prayer Network, 3 Giugno 2010[1]

Ogni dieci anni, a partire dal 1635, la cittadina alpina di Oberammergau, in Germania, mette in scena una sacra rappresentazione della Passione, che commemora le ultime ore di Gesù Cristo. Circa la metà dei suoi cittadini aiutano a realizzare il dramma. La scena è occupata da attori dilettanti. I cittadini adempiono il voto, antico di 375 anni, fatto a Dio di rappresentare il dramma ogni dieci anni, da quando Egli li liberò dalla piaga della peste bubbonica.

Nel corso degli ultimi vent’anni, la città è stata il palcoscenico di un diverso tipo di sacra rappresentazione. Pochi posti al mondo rappresentano in modo più efficace il dramma del potere ebraico e della volontà aggressiva di impedire le manifestazioni pubbliche del cristianesimo.

Nel corso degli ultimi vent’anni, l’ebraica Anti-Defamation League – sempre pronta a soffocare ogni espressione virile del cristianesimo – ha allungato le sue forbici censorie sul copione del dramma. I crimini ebraici sono stati espunti. Oggi, gli ebrei hanno un ruolo imbiancato e inoffensivo nella morte di Cristo (cosa disse Gesù dei farisei? Sepolcri imbiancati). I romani ora sorvegliano il primo ingresso di Gesù a Gerusalemme, “facendo capire chi comanda davvero”. I sommi sacerdoti ebraici discutono di teologia, molti dei quali schierati con Gesù. La famigerata imprecazione del sangue – “il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli” – è stata tagliata dal copione. Anche Giuda, incredibilmente, in fondo è innocente. Egli vuole “facilitare il dialogo con i sacerdoti e viene indotto con l’inganno a tradire Gesù. È uno dei migliori ruoli del dramma. Quando Giuda capisce di essere stato manipolato, si precipita al Tempio, chiedendo la liberazione di Gesù”. L’ADL è arrivata persino a scrivere una nuova scena in cui Gesù sta fuori del Tempio, tiene sollevato un rotolo della Torah e guida i suoi discepoli nella recita in ebraico dell’“importante preghiera ebraica conosciuta come “Sh’ma Yisroel” – “Ascolta, o Israele, il Signore è Dio il Signore è Uno”.

A. J. Goldman, nel Forward[2], dice che il dramma è diventato un’opera d’arte bella e commovente, ora “meno su Gesù e più una rara occasione di conoscere una tradizione leggendaria”. Egli assicura che non è più antisemitica.

Eppure per l’ADL le censure e le critiche non sono state sufficienti. I suoi esperti hanno presenziato ad un’anteprima[3] lo scorso 8 Maggio e hanno riferito che “il dramma continua a presentare degli stereotipi negativi sul giudaismo e la leadership ebraica come ingannatrice, legalista, vendicativa e xenofoba”. L’articolo sul Forward di Goldman spiega l’oggetto del contendere: i leader ebraici, fondamentalmente, odiano i Vangeli. Prima della rappresentazione del 2000, il consulente scenico del dramma cercò di convincere il capo dell’ADL Abe Foxman che il dramma riguardava l’amore e la redenzione. Foxman rispose in modo tagliente: “se lei vuole darmi amore e comprensione, vi sono molti altri soggetti cristiani. Mi dia un altro dramma; se si tratta di una crocifissione in cui gli ebrei uccidono Cristo, lei non lo ripulirà mai abbastanza”.

Per Foxman, il Vangelo stesso è antisemita e pericoloso[4], poiché si tratta di predicazione del Vangelo rivolta agli ebrei. Il suo libro, Never Again? The Threat of the New Anti-semitism [Mai più? La minaccia del nuovo antisiemitismo] sostiene che “ad ogni lettura o ricostruzione annuale della storia della morte di Gesù nelle chiese cristiane, milioni di cristiani assorbono il concetto che gli ebrei si sono resi colpevoli del peggior crimine della storia. Anche ora, la diffamazione del deicidio viene usata per giustificare l’odio contro gli ebrei e la violenza contro di loro, anche dai pulpiti cristiani”. La violenza dai pulpiti cristiani include anche il compito di testimoniare [la fede cristiana] agli ebrei, secondo Foxman, il che è considerato un tentativo di genocidio delle loro anime!

I leader ebraici, capitanati da Foxman, hanno avuto decisamente successo nel loro attacco. A Oberammergau, il vangelo è stato svuotato. La sua testimonianza non può essere espressa pubblicamente. A una tradizione religiosa di 375 anni – offerta in voto da una città, per ringraziare Dio della liberazione – è stato strappato il suo contenuto (che ne è della sovranità della cultura antica? Che ne è della santità delle tradizioni?). Niente potrebbe mostrare in modo più chiaro l’inaudito intento degli ebrei di rendere il Nuovo testamento stesso indicibile, inaccettabile…illegale.

E non finisce qui. Quest’anno, l’ADL ha promosso un rapporto di 16 pagine[5] scritto da esperti di dialogo interreligioso che hanno condannato la sacra rappresentazione. Vogliono che sia totalmente decimata. Il rapporto, “sostenuto dall’American Jewish Committee, dal B’nai B’rith International e dal National Council of Synagogues”, chiede “una sceneggiatura totalmente nuova che utilizzi gli studi biblici contemporanei e la ricerca storica per eliminare il perpetuarsi degli stereotipi negativi che danneggiano gli ebrei e il giudaismo”.

Qui è in gioco la Bibbia, in modo puro e semplice. La sacra rappresentazione originale venne tratta dalle pagine delle Scritture Cristiane. Fu il testo a essere portato in scena. I tedeschi semplicemente ridussero in forma teatrale, dal Vangelo di Giovanni, la persecuzione vendicativa e implacabile dei farisei; il brutto e atroce tradimento di Giuda testimoniato da Matteo; il disprezzo omicida della folla ebraica restituitoci da Marco; l’agonia di Cristo, registrata in modo straziante da Luca. La storia dimostra ciò che accadde. Dopo il ritorno di Gesù al Padre, i cristiani vennero perseguitati in modo implacabile. Il Talmud ebraico descrive Cristo come un individuo malvagio di nascita bastarda, che adesso si trova all’inferno e si contorce negli escrementi bollenti (Gittin 56b-57a)[6].

Ciò che accadde è indiscutibile. Ma non si deve raccontare. Gli ebrei anticristiani non possono essere incolpati di nulla. I loro capi devono essere sempre descritti come saggi, equilibrati, buoni e moderati. Come popolo, non furono mai xenofobi o legalisti. E non ebbero nulla, nulla a che fare con la morte di Gesù. I chiodi perforarono le sue mani e i suoi piedi per magia. Non vi fu omicidio.

Non è interessante? I capi ebraici non permettono a nessun altro analoghe discolpe.

In Germania, è impossibile un imbiancamento così comodo della storia. A prevalere è un criterio radicalmente diverso. Lì, nessuno può essere libero dalla propria colpa ancestrale. Nessun risarcimento è sufficiente. È addirittura illegale negare la colpa del sangue tedesco, la propria cultura dell’odio, la propria correità nelle grida di “Gasateli! Gasateli!”. In base alle leggi tedesche contro il negazionismo dell’Olocausto, solo gli ebrei possono sottoporre a revisione la storia tedesca (come a Oberammergau). Una persona che osi anche solo dubitare dell’Olocausto può finire in prigione. È illegale negare l’omicidio intenzionale e meccanizzato di sei milioni di ebrei. È illegale anche discutere sui metodi impiegati dai nazisti. In Germania, anche le strade sono imbellettate dai ricordi. Nei siti memoriali sono stati piantati tulipani neri. Ogni anno, durante la Giornata della Memoria dell’Olocausto, l’Europa intera si rattrista per le proprie colpe e giura che tutto ciò non accadrà mai più. Una cronologia di alcuni dei miliardi spesi per musei dell’Olocausto può essere vista qui: http://timelines.com/topics/holocaust-memorials .

La storia, lo sappiamo, è scritta dai vincitori. Non vi possono essere ulteriori dubbi sul potere ebraico nel mondo occidentale contemporaneo. I capi ebraici sono gli sceneggiatori della storia e i cristiani sono silenziosi e genuflessi, rimettendo i nostri santi Vangeli alle forbici ebraiche, come se non contassero nulla.

Il mondo apparirebbe molto diverso, se tutto ciò non fosse vero – se gli ebrei avessero meno potere, se si dolessero o addirittura ammettessero ciò che fecero a Gesù e in seguito ai cristiani.

Provate a immaginarlo.

Se Gerusalemme fosse la Germania, ci sarebbero monumenti a ogni angolo. Parole scolpite nel cemento direbbero: “Ecco dove la folla degli ebrei schernì Cristo lungo la strada”…”Ecco dove gli ebrei gridarono: crocifiggetelo!”. Targhe e colonne svetterebbero tra i tulipani per annunciare: “Ecco dove Stefano venne lapidato perché era un seguace di Gesù…Non dimentichiamolo mai…Mai più…Mai più”.

Se nel mondo fosse viva una tale consapevolezza – se i cristiani stessero in guardia verso l’antagonismo ebraico, verso il conflitto cosmico – forse le leggi sui reati di odio non sarebbero state approvate. Forse non saremmo arrivati a criminalizzare il cristianesimo. Forse non ci saremmo incamminati sulla strada della criminalizzazione del cristianesimo. Quel giorno arriverà in fretta, soprattutto perché i cristiani si rimettono in modo mansueto all’agenda potente dei leader ebraici, sempre difesi dal mito dell’innocenza e della vittimizzazione ebraica da parte dell’onnipresente e irrazionale “antisemitismo” dei cristiani e dei gentili. Ci siamo rimessi a questo mito. Ci siamo rifiutati di smascherare il Talmud. Stessa cosa con l’ADL. Abbiamo consegnato i Vangeli alle sforbiciate ebraiche. Abbiamo firmato accordi, quando entriamo in Israele, promettendo di non evangelizzare. Abbiamo finanziato lo stato ebraico con contributi fiscali e offerte religiose. Abbiamo idolatrato la tradizione ebraica. Abbiamo bevuto il “Kool-Aid”[7]. Anche prima che gli attivisti ebraici censurassero le storie della crocifissione, noi stessi abbiamo imbiancato le parole di Cristo.

Abbiamo ignorato i suoi ammonimenti sempiterni.

« Aprite gli occhi e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei » (Matteo 16: 6).

« Guai a voi, o Scribi e Farisei ipocriti, perché serrate il regno dei cieli in faccia agli uomini; così né vi entrate voi, né permettete che vi entrino quelli che vengono…Guai a voi, Scribi e farisei ipocriti, andate per mare e per terra pur di fare un solo proselita, e fatto che sia, lo rendete degno della Geenna il doppio di voi…» (Matteo 23).

Abbiamo ignorato Paolo,

« Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dai mutilati[8]. Giacché noi siamo i veri circoncisi, noi che allo Spirito di Dio prestiamo culto, e ci gloriamo in Gesù Cristo, poniamo fiducia nella carne » (Filippesi 3: 2-3).

Il problema è che non ci si può barcamenare. O si sta con la Bibbia oppure no. O accettate i suoi ammonimenti – tutti – o ammettete di essere dei non credenti.

I cristiani evangelici tengono all’interpretazione letterale della Bibbia eppure ignorano le sue verità più cogenti quando si ripercuotono negativamente sul giudaismo. La Bibbia spiega perché Oberammergau è stata massacrata. Spiega perché la Germania è segnata dal sangue e nonostante ciò Gerusalemme può continuare, senza essere biasimata, la sua vendetta contro il cristianesimo. Eppure i leader cristiani stessi, che ignorano questi versetti, non hanno bisogno di ripetizioni.

Se non la finiscono con questa cecità consenziente, il potere ebraico continuerà a crescere e presto un giorno la Bibbia stessa sarà sostituita – come il copione di Oberammergau – dalla tradizione di coloro che inchiodarono Gesù alla croce.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.thetruthseeker.co.uk/article.asp?ID=12801
[2] http://www.forward.com/articles/128345/
[3] http://www.adl.org/PresRele/ChJew_31/5755_31.htm
[4] http://www.truthtellers.org/alerts/ntantisemitic.html
[5] http://www.adl.org/PresRele/ChJew_31/5759_31.htm
[6] Il testo in questione è consultabile, in lingua inglese, ai seguenti link: http://www.come-and-hear.com/gittin/gittin_56.html e http://www.come-and-hear.com/gittin/gittin_57.html (il passo relativo a Gesù sta in quest’ultimo, vedi il primo capoverso e la relativa nota 3).
[7] “Bere il Kool-Aid”: espressione idiomatica che significa diventare un fervente seguace di qualcosa, accettare ciecamente un credo o una filosofia. Il termine deriva dal massacro di Jonestown (1978), in cui i seguaci del santone Jim Jones vennero indotti a bere una bevanda aromatizzata, identificata appunto con il “Kool-Aid” (http://en.wikipedia.org/wiki/Kool_Aid ), che era stata corretta con cianuro di potassio. Anche se poi le prove indicarono che la bevanda utilizzata fu in realtà il “Flavor-Aid”, il termine rimasto nell’uso comune è quello precedente.
[8] La Bibbia curata dal Ricciotti reca in nota a tale passo la seguente osservazione: “…Sempre ai giudaizzanti sembrano riferirsi le tre designazioni di cani (cfr. Apocalisse, 22, 15), cattivi operai, e mutilati (cfr. Galati, 5, 12).