La nuova intervista del Vescovo Williamson

Da Michael Hoffman ricevo e volentieri pubblico:

Ieri abbiamo posto il link al video di una recente intervista che il Vescovo Williamson ha rilasciato in francese a Pierre Panet
[1], già candidato alle elezioni europee nella lista antisionista di Dieudonné (Dieudonné è stato multato dell’equivalente di 30.000 dollari da un tribunale francese per aver offerto una tribuna pubblica al prof. Robert Faurisson, un importante storico revisionista della seconda guerra mondiale). Ecco una trascrizione dell’intervista Panet-Williamson in inglese[2].

Panet: Salve, Eccellenza. Grazie di aver accettato quest’intervista. Lei non ha concesso molte interviste da quel 24 Febbraio 2009, quando dovette lasciare l’Argentina in gran fretta. Come sta?

Williamson: Sto bene, grazie. Questo è un anno inaspettatamente sabbatico, ma è piuttosto gradevole.

Panet: Quando ha imparato a parlare francese così bene?

Williamson: Quand’ero bambino, ebbene, le buone scuole in Inghilterra erano ancora buone scuole, e la prima lingua straniera che imparammo era il francese.

Panet: E lo ha anche insegnato, il francese?

Williamson: Sì, l’ho insegnato. Sì.

Panet: Può dirci qualcosa sul procedimento attualmente in corso contro di lei da parte del tribunale di Regensburg?

Williamson: E’ per Volksverhetzung, “incitamento all’odio razziale”, perché ho contestato i 6 milioni di ebrei e contestare ciò in Germania è un reato, secondo la legge tedesca. Perciò mi attaccano.

Panet: Attualmente, in che modo esercita il suo ministero?

Williamson: Dormendo e mangiando, e ho anche un blog che mi tiene occupato ogni settimana con le traduzioni, ma non faccio molto altro adesso. Sto fermo.

Panet: Mi può dare il link del suo blog?

Williamson: Deve accedere tramite l’indirizzo, http://dinoscopus.blogspot.com/ : in latino, dinoscopus è mezzo dinosauro e mezzo vescovo. “Scopus” è la seconda metà della parola “episcopus” e “dino” la prima metà di “dinosaur”. Così, Dinoscopus. Ma poi bisogna avere la password per entrarvi perché non vogliamo che sia pubblico.

Panet: Grazie. Ora qualche domanda sugli avvenimenti d’attualità. Qualche domanda sul Medio Oriente. In Medio Oriente vi sono dei cristiani. Che ne pensa della loro situazione rispetto ai gruppi di resistenza che stanno in Israele, come Hamas o Hezbollah?

Williamson: Non so nulla sulla relazione tra i cristiani in Medio Oriente e questi gruppi della resistenza araba. Tutto quello che so è che ci sono sempre meno cristiani in Terra Santa perché vengono scacciati. Non c’è dubbio che ci sono molti modi con cui fare pressioni, e loro se ne vanno.

Panet: Lei pensa che il dialogo tra cristiani e musulmani sia difficile da intraprendere?

Williamson: Qui abbiamo a che fare con due questioni. C’è la questione dei popoli e la questione delle religioni. Per quanto riguarda la questione dei popoli, per vivere insieme basta il buon senso, no? Sulla questione delle religioni, per un cattolico che prende seriamente la fede cattolica, essa è la sola religione totalmente vera. Tutte le altre religioni sono più o meno vere, più o meno false. Perciò, sul piano religioso non ci può essere accordo. Non è possibile. Eppure, sempre, in molti paesi del Medio Oriente, cristiani e musulmani hanno vissuto insieme pacificamente per secoli, per forza di cose. Ognuno capiva che non poteva convertire l’altro, perciò vivevano insieme.

Vi fu una coabitazione, una coesistenza. Di quando in quando veniva interrotta da una guerra. Adesso, è compromessa in tutto il Medio Oriente, ed è così dal 1947 – possiamo dirlo – e non sappiamo come finirà.

Panet: Ora una domanda sull’Iran. Cosa dovrebbe fare un vero cristiano di fronte a tutta questa corrente (…) che auspica il conflitto?

Williamson: L’intera questione è sapere se una guerra contro l’Iran sarebbe una guerra giusta – e, per un cattolico, secondo i principi classici (conosciuti per secoli) della dottrina cattolica sulla guerra giusta. Sarebbe giusto attaccare l’Iran? Io non credo che sarebbe giusto attaccare l’Iran, secondo la dottrina cattolica.

Panet: Lo stato di Israele. E’ religiosamente o politicamente legittimo?

Williamson: Ovviamente, la questione è delicata. Diciamo che molti credono che sia legittimo. Non necessariamente ciò significa che lo sia.

Panet: Tre domande sulla fede. Dobbiamo ritenere che vi sia una rottura tra il Nuovo Testamento e il Vecchio Testamento e, tra le altre cose, lei crede nell’esistenza di un Popolo Eletto?

Williamson: Ebbene, queste sono due domande. Prima di tutto, c’è una rottura tra la crisalide e la farfalla?

Panet: No.

Williamson: Ebbene, questa è la relazione esatta tra il Vecchio Testamento e il Nuovo. Poiché Sant’Agostino dice che il Nuovo Testamento è nascosto nel Vecchio e che il Vecchio diventa chiaro nel Nuovo [a questo punto Williamson cita dal latino]. Sì, questo è latino. E’ una di quelle sentenze lapidarie che Sant’Agostino fa quando dice molte cose con poche parole.

Panet: Che cosa dice del Popolo Eletto?

Williamson: Un Popolo Eletto c’è stato. Il Vecchio Testamento aveva il suo popolo eletto. Era costituito dagli ebrei e, al momento della morte di Nostro Signore, gli Eletti hanno smesso di essere eletti secondo la carne, o secondo la discendenza fisica da Abramo…Come San Paolo spiega chiaramente nelle sue lettere, gli Eletti sono scelti mediante la fede e i discendenti da Abramo lo sono mediante la fede. Questo significa tutti i cattolici e tutti gli ebrei che credono, e tutti i non ebrei che credono. Non vi sono più ebrei-eletti e non ebrei-non eletti, è l’ebreo e il non ebreo che vengono eletti se hanno la fede. Tutto dipende dalla fede in Nostro Signore Gesù Cristo.

Panet: Come considera la fede e la ragione? La distinzione fatta da Kant tra il “noumeno” e il “fenomeno”.

Williamson: Immaginiamo un’enorme F, con una piccola R premuta contro il piede della F. Ecco la fede e la ragione. La Fede sopravanza infinitamente la ragione, perciò il soprannaturale esorbita il naturale. La natura è il misero piccolo mondo che ci circonda con le creature, il cielo, le stelle, le montagne, le tigri, l’uomo. Questa è la natura. Il soprannaturale: è tutto cielo, tutto Dio. Il soprannaturale è infinitamente più del naturale. La ragione ci dà un accesso naturale alla natura che è valido in sé stesso e da sé stesso, e che non è incompreso, calpestato o distrutto dal soprannaturale [Williamson cita San Tommaso]. Gratia non tollit naturam. La grazia non distrugge la natura. La grazia è celebrata dalla natura. E’ Dio che ha creato la natura in modo che l’uomo possa arrivare in cielo. Perciò non è possibile avere una guerra tra la natura e la grazia. Non sta in piedi. Dio ha creato entrambe. E’ Dio che ci dà la natura come ci dà il dono della fede. Non sono in contraddizione. La giusta ragione è perfettamente allineata alla vera fede ed è solo la falsa ragione che non è allineata alla fede, come la falsa fede non è allineata alla ragione. Ma entrambe, prese in sé stesse, sono perfettamente allineate.

Panet: Come spiega che si possa concepire intellettualmente Dio ma non sentire la sua esistenza profonda? Parlo del mio corpo. Intellettualmente, posso concepire Dio.

Williamson: La religione non è una questione di feeling. E’ una questione di intelligenza e di volontà. Lei ha appena detto che la sua intelligenza può concepire Dio, perciò la sua intelligenza è la parte più importante. Le emozioni seguiranno, alla fine. Lei ha tutto il diritto di dire: “Signore, non vi sento in nessuna cosa. Capisco con la mia intelligenza che esistete e che state ascoltando e vi prego, senza sentirvi, ma vi prego”.

Panet: Che cosa dice sul “noumeno” e sul “fenomeno”?

Williamson: La distinzione che Kant fa è molto pericolosa perché lui conclude che possiamo conoscere solo le apparenze. Oltre ciò, non possiamo conoscere nulla. E’ la distruzione della ragione, della teologia, la distruzione della conoscenza e la distruzione dello spirito umano. E questo è il disastro che ci circonda ovunque nel mondo. Kant: è un criminale di prima categoria. Un criminale.

Panet: Ma [Kant] non trova di nuovo la fede?

Williamson: No, no, no, no, no. Ascolti. Esiste ciò che voglio. Io voglio Dio. Perciò Dio esiste. Le sembra un ragionamento corretto?

Panet: Sì.

Williamson: Ebbene, no. Non è il desiderio che crea la realtà. Lei vorrebbe un milione di euro nel portafoglio? Ce l’ha? No. Non è reale. Solo perché voglio Dio non significa che c’è. Voglio Babbo Natale, ma questo non significa che esista.

Panet: Ci penserò.

Williamson: Si fidi della sua intelligenza e non permetta che si imputridisca con [mancano le parole…non riesco a sentire] Kant.

Panet: E cosa sa delle ultime novità sui negoziati tra la Fraternità [San Pio X] e il Vaticano?

Williamson: Penso che finirà per diventare un dialogo tra sordi, per due motivi. Il primo: le due posizioni, in sé stesse, sono inconciliabili. Ad esempio, 2+2=4 e 2+2=5 sono inconciliabili. Perciò, delle tre l’una: o quelli che dicono che 2+2=4 rinunciano alla realtà e dicono che 2+2=5 – nel qual caso la Fraternità abbandonerebbe la verità, che Dio ci probisce di abbandonare – o quelli che dicono che 2+2=5 si convertono e ritornano alla verità, oppure i due contendenti si incontrano a mezza strada, il che significa che ognuno dei due decide che 2+2=4 e ½. E’ sbagliato. Perciò, o la Fraternità tradisce sé stessa, o Roma si converte, o è un dialogo tra sordi.

Panet: Ancora sulle questioni di fede. Giuda ha perso il perdono di Dio?

Williamson: Ha rifiutato la misericordia di Dio.

Panet: Intende dire che se l’avesse chiesta l’avrebbe ricevuta?

Williamson: Certamente. Con il pentimento. Se si fosse pentito e si fosse gettato ai piedi della Croce, Nostro Signore lo avrebbe perdonato. Certamente.

Panet: La mia ultima domanda. E’ vero che è un grande ammiratore di Beethoven? Qual è la sua opera preferita, che la commuove di più?

Williamson: La Terza Sinfonia. Il primo movimento dell’Eroica.

FINE

Osservazione di Hoffman: Nel corso dell’intervista c’è un riferimento al blog “Dinoscopus” che, a causa delle pressioni del superiore del Vescovo Williamson, Monsignor Bernard Fellay, è stato rimosso dal pubblico accesso e può essere letto solo su richiesta e con una password. Per paura che qualcuno potesse supporre che tale blog contenga comunicazioni clandestine o pensieri “pericolosi”, di recente ha ospitato soprattutto brevi considerazioni del Vescovo Williamson sulla poesia e sulla musica. Che si sia d’accordo con Williamson oppure no, è intellettualmente avanti anni luce rispetto ai suoi detrattori e a quelli che lo vorrebbero in galera.

[1] http://www.dailymotion.com/video/xbuvsa_pierre-panet-mgr-williamson_news
[2] http://revisionistreview.blogspot.com/2010/01/english-translation-of-bishop.html