Michel de Boüard
Antibes, 28 settembre 1988
Grazie mille, caro Signore, per avermi inviato il n. 3/1988 degli Annales d’Histoire révisionniste. Conoscevo assai poco il dossier della controversia sulle camere a gas; ma ho sempre trovato strano che non si sia proceduto, prima di tutto, a degli esami come quelli compiuti da Fred A. Leuchter; i risultati mi sembrano di una chiarezza abbagliante. Che ci potranno obbiettare “gli altri”? Come, d’altra parte, non si sono (se non sbaglio) localizzate le famose fosse di 100m x 20m x 12m, delle quali si è tanto parlato (Gerstein ed altri), e dove sarebbero stati ammassati i cadaveri dei gasati, tanto numerosi che i forni crematori non potevano bruciarli. Ogni archeologo sa bene che queste fosse sono facilmente localizzabili con gli strumenti di prospezione geofisica.
Se avrò il piacere di rivederla uno di questi giorni (rientrerò in Normandia domenica prossima), le parlerò di un mio amico molto caro che soggiornò ad Auschwitz I dalla fine del Luglio del 1942 alla fine del 1944; lavorava al Kommando degli elettricisti e fu inviato, in diverse riprese, a Birkenau per effettuare dei lavori di manutenzione ai crematori.
Ho molto apprezzato, in AHR, la gragnuola che Pierre Guillaume ha somministrato all’ignobile Georges Wellers, che l’Institut d’Histoire du Temps Présent, l’Associazione dei professori di storia e di geografia (e d’altro) si ostina a presentare come uno storico onesto.
Sinceramente Suo, caro Signore
Michel de Boüard
Queste lettere, riprodotte qui in extenso, costituiscono la corrispondenza indirizzata ad Henri Roques. Il decano Michel de Boüard, ha intrattenuto corrispondenza con altri revisionisti, tra i quali il prof. Robert Faurisson, che non ha ancora ritenuto opportuno rendere pubblica la sua corrispondenza con questo deportato resistente che non aveva esitato il 18 aprile 1986 a stringere la mano al diavolo[7].
Una mostra intitolata “Michel de Bouard 1909-1989. Un intellettuale nel suo secolo” è stata presentata dal 1° Marzo al 19 Aprile 2009 al Museo di Normandia, al Castello di Caen.
In quest’occasione un lussuoso catalogo a colori di 24 pagine (formato 23x33) corredato da numerose fotografie e documenti è stato pubblicato in onore “
di uno dei più importanti cittadini di Caen del XX°
secolo” (Philippe Duron, Sindaco di Caen, deputato del Calvados, pagina 2 del catalogo). A pag. 3 della “Cronologia generale” si legge, alla penultima linea: “
1986:
Polemica sulla tesi di Henri Roques”. Nella stessa pagina, a firma di Yves Marin, direttore del museo di Normandia troviamo questa perla, dove ogni parola va letta con attenzione:
“
Bertrand Hamelin, che dedica la sua tesi di dottorato alla vita e all’opera di Michel de Bouard, e Jean-Marie Levesque, conservatore del Museo di Normandia, hanno saputo
con rigore e discrezione (…)
trovare le parole giuste quando è stato necessario difendere la sua memoria di fronte all’ignoranza accusatrice o ai tentativi di recupero più abbietti”.
Ci piacerebbe sapere a quali tentativi di recupero fanno riferimento. Pagina 9. Si fa allusione all’”estrema destra”. Ma questo falsifica e snatura completamente il pensiero di Michel de Boüard che aveva sostenuto chiaramente “la tesi di Nantes”
[8] perché faceva avanzare la conoscenza del “documento Gerstein”. Un punto, soltanto!.
Michel de Boüard pensava al di là di tutto (UBER ALLES) che la verità si impone a tutti e prima di tutto.
La mostra sarà prorogata all’Università di Caen – Bassa Normandia, dal 24 Ottobre al 4 Dicembre 2009
.
Il
23
Ottobre
alle
10
Colloquio.
Questo 23 Ottobre sarà una data storica.
O questo colloquio sarà il primo colloquio dedicato in un’Università francese ad uno storico resistente al conformismo “obbligato”, oppure gli “storici” recuperatori e falsificatori si sveleranno con il loro silenzio.
[1] Traduzione a cura di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo:
http://www.aaargh.codoh.com/fran/archVT/vt09/vt091023.html[2] Abbiamo visto. Silenzio assoluto tra i ranghi.
[3] Pierre Zind. Frate marista. Dottore in Lettere e Scienze Umane, era membro della commissione di laurea di Roques. Autore di “Les Nouvelles congrégations de Frères enseignants en France de 1800 à 1830”, 3 volumi, Saint Genis Laval 1969, “Alsace Lorraine”, Parigi, 1979, 693 pagine, ma anche di “L’Enseignement religieux dans l’Instruction primaire publique en France de 1850 à 1873” (Centre d’Histoire du catholicisme), Lione, 1971, xvi -315 pp.; di “Brève Histoire de l’Alsace”, Albatros, Parigi, 1977; e di “Alsace Lorraine 1870-1940”, Edizioni Copernic, Parigi, 1979, 691 pp.
[4] Konzentrationslager (nota del curatore).
[5] Sempre che
Lei non aiuti la vecchia talpa a far circolare questo scritto.
[6] Disponibile nell’edizione critica di Germar Rudolf al seguente indirizzo:
http://vho.org/dl/ENG/tlr.pdf (nota del curatore).
[7] Si riferisce a Robert Faurisson (nota del curatore).
[8] http://www.aaargh.codoh.com/fran/ACHR/ACHR.html