Ilan Pappe silenziato a Monaco


ILAN PAPPE SILENZIATO A MONACO

I gruppi di estrema sinistra infuriati per la decisione del comune di Monaco di non permettere allo storico israeliano antisionista di non parlare in una sede governativa. Pappe scrive al sindaco di Monaco che la sua politica ricorda quella della Germania nazista

Di Sarah Stricker, 12 Novembre 2009[1]

Lo storico antisionista prof. Ilan Pappe, uno dei più importanti “nuovi storici”, era stato invitato a parlare lo scorso fine settimana all’Istituto Pedagogico di Monaco. Ma una lettera proveniente dall’”associazione israeliano-tedesca” di Monaco, secondo cui la conferenza di Pappe si sarebbe risolta in uno “show propagandistico anti-israeliano”, ha indotto il comune di Monaco ad annullare l’evento.

Il comune alla fine non ha permesso a Pappe l’uso della sala, affermando che la sua decisione era dovuta alla paura di scontri violenti che si sarebbero potuti verificare nella zona. La polizia di Monaco aveva sostenuto che non c’erano pericoli per la sicurezza del pubblico.

Il sindaco di Monaco si è rifiutato di commentare la questione nonostante gli appelli dei media tedeschi. I colleghi di Pappe alla fine hanno predisposto una sala non di proprietà delle autorità e la conferenza ha avuto luogo come previsto.

“Non vogliamo criticare Israele[2], ma solo avere una discussione informativa e scientifica, ha detto uno dei colleghi.

Il prof. Pappe ha scritto una lettera aperta al sindaco, affermando che “negli anni ’30 mio padre, un ebreo tedesco, venne silenziato in modo analogo, e sono rattristato dallo scoprire la stessa censura nel 2009”.

Pappe ha osservato nella sua lettera di non aver sperimentato prevaricazioni, o un desiderio così forte di silenziare le sue opinioni, in nessun altro paese europeo. Ha detto che “una manciata di persone” ha cercato di intimorire il sindaco, “persone che si considerano rappresentative del popolo ebreo e dei disastri che tale popolo ha subìto in Europa”.

Le parole non uccidono

I partiti di sinistra tedeschi, i verdi e l’associazione ATTAC, che è contraria alla globalizzazione, si sono schierati in difesa di Pappe e hanno criticato il sindaco per aver ceduto all’associazione ebraica.

I verdi hanno parlato della mossa del sindaco come di “un atto di codardia politica”. La branca locale di Die Linke (un partito di sinistra) ha detto che sebbene debba esserci sensibilità verso gli interessi ebraici in Germania, “il tentativo di difendere Israele contro le critiche impedendo che la gente sia informata è impensabile”.

Pappe ha espresso a Ynet la sua contrarietà per l’incidente: “la conferenza si è tenuta in Germania in un luogo differente, e non dove avrebbe dovuto inizialmente aver luogo, in una sala del comune. Sono sorpreso dal fatto che è stato il comune a invitarmi e che una lettera inviata da qualcuno, e non ho idea se tra costoro c’erano anche degli israeliani oppure no, abbia indotto una cancellazione dell’ultimo minuto”, ha detto.

Secondo il professore, “è molto strano che una conferenza venga impedita dalla paura delle critiche a Israele. La ragione è questa, lo sanno tutti, ma perché cancellarla? Le parole non uccidono ma aprono la mente.

“Se volevano, perché non hanno portato qualcuno dell’ambasciata a rappresentare il punto di vista opposto e a contraddire le mie osservazioni? Tutto ciò non mi era successo neppure in Israele, così la cosa è persino curiosa”.
[1] http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3804084,00.html
[2] http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3284752,00.html