Faurisson, Dieudonné e Pasqua

Letto sul mensile svizzero “Le Pamphlet” (casella postale 998, CH-1001, Losanna), n°389 del Novembre 2009 (a p. 3) nella rubrica “Les nouvelles aventures…”:

Giudizi

Il 27 Ottobre, la diciassettesima chambre del Tribunal de Grande Instance (TGI) di Parigi ha condannato Dieudonné M’Bala M’Bala, umorista, a diecimila euro di ammenda e a delle enormi spese a profitto delle solite associazioni emule del Grande Fratello [di Orwell] - il totale rasenta la somma di 30.000 euro - per delle affermazioni fatte il 26 Dicembre 2008 allo Zénith di Parigi, in occasione della consegna al prof. Faurisson del “premio dell’infrequentabilità”. Secondo il tribunale, il provocatore si è reso colpevole d’ingiuria pubblica verso persone di ascendenza o di confessione ebraica .
In questo, ahimé, non c’è niente di nuovo.
Ma c’è comunque una novità: con mia grande sorpresa, e mia enorme gioia, il tribunale ha assolto nello stesso procedimento “il condannato in anticipo” Robert Faurisson - che la Lega Internazionale contro il Razzismo e l’Antisemitismo voleva far condannare – congiuntamente a Dieudonné dallo stesso capo d’imputazione: “contestazione di crimini contro l’umanità”. In effetti, quel famoso 26 Dicembre allo Zénith, lo screanzato aveva dichiarato che, a dispetto delle sue numerose condanne per revisionismo, non avrebbe cambiato – quale sorpresa! – opinione. Il tribunale non è comunque giunto a punire l’associazione antirazzista, notoriamente povera in canna, poiché è usa frequentare i tribunali per farsi il gruzzolo: le spese giudiziarie o il versamento di un’indennità dai due perseguiti. Ma sono stati lo stesso assolti.
L’arrogante LICRA privata delle sue prede? Che piacere delizioso!
Poiché una disgrazia non arriva mai da sola, il presidente della detta LICRA, Patrick Gaubert, avrà certamente saputo con vivo disappunto che il suo ex capo e (tuttora?) amico Charles Pasqua [foto], quest’ultimo per due volte ministro dell’interno, è stato condannato il medesimo 27 Ottobre a tre anni di prigione, di cui due con la condizionale, e a centomila franchi di multa dalla undicesima chambre del TGI di Parigi, per concussione nell’affare della vendita di armi all’Angola (1994). Naturalmente, ha fatto appello.
Ma nel frattempo ricordiamo che, il 20 Settembre 1987, questo onesto personaggio – allora in carica al ministero dell’interno per la prima volta – aveva dichiarato al Circolo della Stampa di Europe 1[1] di essere favorevole a una legge antirevisionista e che il posto di Faurisson era in galera.
Le macine del Signore lavorano lentamente ma triturano molto finemente.
[1] http://www.europe1.fr/