Marcel Wöll dovrà scontare 4 mesi di prigione

La Corte d’appello di Giessen aveva, il 25 Giugno 2008, confermato la decisione del tribunale di primo grado di Friedberg, condannando il giovane Marcel Wöll, allora membro dell’NPD (Nationaldemokratische Partei Deutschlands -Partito Nazionaldemocratico Tedesco), oggi ventiseienne, a quattro mesi di prigione senza condizionale.

Il giovane aveva chiesto la “revisione” (sorta di ricorso in cassazione) di tale decisione alla Corte d’appello di Francoforte. Ieri, 6 Ottobre, quest’ultima ha emesso il suo verdetto: no alla revisione della sentenza, che diventa quindi esecutiva.

Ricordiamo che era stato nel Marzo del 2007, nel corso di una riunione del suo partito, che Marcel Wöll aveva messo in dubbio l’Olocausto, definendo “lavaggio del cervello” l’invio degli scolari ad Auschwitz e il Museo di Auschwitz quale “luogo del presunto terrore nazionalsocialista”.

I giudici hanno stimato che con queste affermazioni il giovane abbia negato l’Olocausto non direttamente ma indirettamente