Repubblica, ieri, ha dato il via ad un'aggressione mediatica contro il professore della Sapienza Antonio Caracciolo - colpevole di "lesa Shoah" - i cui sviluppi sembrano appena iniziati:
Dai numerosi - e spesso stupidi - commenti sulla vicenda, ne scelgo due da meditare:
Il primo:
"Non conosco il Prof. Caracciolo, non voto Forza Italia. Non sono di destra, se la definizione può servire ad elencarmi. L'edizione italiana di alcuni tra i più importanti testi del filosofo Carl Schmitt, tra cui La Dottrina della Costituzione, sono egregiamente curati dal professore nel mirino di questo articolo. Articolo in cui, tra l'altro, Carl Schmitt è ricordato come "sostenitore del regime nazista" mentre qui circola e discute liberamente gentaglia sostenitrice di altrettali, se non peggiori, nefandezze. Ci sono, in quest'ennesimo j'accuse pubblico, gli stessi echi del background culturale che ha portato all'inqualificabile e incredibile servizio sul giudice Misiano. Giornalisti ignoranti e disgustosi al prezzo della dipendenza di turno. Che costringono persone come me a dover commentare nell'anonimato, per paura, ché la vita in questo paese già è difficile così com'è". Inviato da nicknamed il 22 ottobre 2009 alle 18:37 (il link è lo stesso del predetto articolo di Repubblica).
"La demonizzazione in corso sui media nazionali del professore della Sapienza Antonio Caracciolo, che credo sia colpevole di aver reso pubblici i suoi dubbi sulla versione accettata dell'Olocausto, è una flagrante dimostrazione del disprezzo che la nostra classe dirigente, politica e intellettuale, ha per il principio della libertà di pensiero".