"Hitler's Hidden Holocaust": le solite rancide menzogne

L’OLOCAUSTO SCONOSCIUTO DI HITLER”: UN DOCUMENTARIO CHE NON MANTIENE LE SUE PROMESSE

Di Richard Widmann[1]

Reclamizzato come un documentario in grado di modificare la narrazione dell’Olocausto - per come lo conosciamo - grazie alla rivelazione di nuove informazioni sugli Einsatzgruppen e su quello che è stato definito l’”Olocausto mediante pallottole”, lo speciale del National Geographic “Hitler’s Hidden Holocaust” - che è stato trasmesso il 2 Agosto 2009 - non ha mantenuto le sue promesse.

Anticipando quella che è una tesi chiaramente nuova, che sposterebbe l’epicentro dell’Olocausto dalle storie degli stermini nelle camere a gas di sei campi di concentramento polacchi allo sterminio degli ebrei mediante fucilazione da parte degli Einsatzgruppen - e forse persino dell’esercito regolare - il programma del National Geographic, della durata di un’ora, ha fallito in modo miserevole.

Lo show ha sottolineato in primo luogo che il produttore [del programma] stava rivelando qualcosa di nuovo – vale a dire che i soldati e i cittadini tedeschi arruolati in un corpo di polizia improvvisato uccisero nell’ex Unione Sovietica qualcosa come 1.5 milioni di ebrei, fucilandoli e sbarazzandosi dei loro cadaveri in fosse comuni.

Nella sequenza di apertura, le fucilazioni di massa sono state descritte come anticipatrici delle camere a gas – uccisioni descritte come attuate mediante “controllo remoto”. Con questa assurda dichiarazione di apertura, lo show ha mostrato molte foto di soldati tedeschi che si aggiravano tra pile di vestiti lasciati sullo sfondo. A quanto pare la storia si svolgeva nel modo seguente: i nazisti facevano spogliare nude lo proprie vittime poco prima di fucilarle, in modo che i loro corpi cadessero in grandi fosse comuni e che i loro vestiti e i loro averi potessero venire riciclati.

Sono stati tirati fuori vari “esperti” ad offrire le loro delucidazioni su queste operazioni poco conosciute. Da Peter Black, dell’USHMM [United States Holocaust Memorial Museum] a Michael Berenbaum, le descrizioni delle attività degli Einsatzgruppen sono state presentate come una scioccante novità.

Naturalmente, a parte coloro che conoscono la storia dell’Olocausto solo attraverso Hollywood, la storia degli Einsatzgruppen costituisce un elemento cruciale della storia complessiva, sin dal primo giorno.

Molte delle foto mostrate durante lo show riguardavano individui sani che in precedenza avevano vissuto nell’Europa orientale. Dalle foto non c’è modo di capire il modo in cui queste persone subirono la propria sorte. In una lunga inquadratura, sono state mostrate delle foto di gruppo - assomiglianti alle foto scolastiche – e poi le varie persone venivano fatte scomparire dalla foto per dare l’impressione che le loro vite fossero state eliminate dai nazisti.

“L’Olocausto sconosciuto” mostra una breve sequenza di uccisioni eseguite in una fossa comune che mi era ignota. Sono state anche mostrate delle foto che mostrano l’esecuzione di civili. Alcune di queste sono molto vecchie e le conoscevo mentre altre sono state per me una novità.

“L’Olocausto sconosciuto” ha ripetuto varie storie assurde, come l’affermazione che a fucilare una singola persona c’erano fino a cinque membri degli Einsatzgruppen,
in modo tale che nessuno degli esecutori sapesse quale pallottola aveva ucciso la persona, alleviando la colpa psicologica della situazione. Se è vero che una procedura del genere viene utilizzata dai plotoni di esecuzione, non solo va detto che sul Fronte Orientale sarebbe stata poco pratica ma deve essere anche ascritta alla mera immaginazione. Essendoci stato raccontato che un gruppo composto da soli 2.000 uomini avrebbe ucciso 1.5 milioni di persone – una media di 750 vittime a testa, l’idea che degli esecutori seriali dovessero limitare in qualche modo il proprio senso di colpa è altamente improbabile.

Questo show ha speso anche del tempo a cercare di convincere lo spettatore che in seguito a queste esecuzioni di massa - e al relativo seppellimento delle vittime - il terreno nei giorni successivi si muoveva. Questo evento straordinario è stato spiegato dall’esperto dell’USHMM come conseguenza del fatto che c’erano delle persone ancora vive che cercavano di tornare in superficie, o che il terreno si gonfiava ed eruttava il gas che usciva dai corpi delle vittime!

Lo show televisivo ha sottolineato il fatto che gli Einsatzgruppen costituirono in realtà la ragione dell’”invenzione dei campi della morte”. Questo accadde a causa sia del profondo impatto psicologico sugli esecutori che del costo delle pallottole. Gli “esperti” descrivono il momento in cui Heinrich Himmler decise, a quanto pare, di costruire i “campi della morte” provvisti di camere a gas omicide. Si dice che Himmler avesse assistito a una fucilazione di massa a Minsk nel Dicembre del 1941, dopo la quale rimase tanto turbato da “correre su e giù in modo isterico”, per poi prendere la decisione di trasferire le operazioni omicide nei campi. Non è stata fornita nessuna prova di tale affermazione.

Il film sostiene anche che le sue “nuove prove” sono state una conseguenza della caduta dell’Unione Sovietica e non avrebbero potuto essere ottenute prima del 1990, per ragioni politiche. Padre Patrick Desbois, autore di Holocaust by Bullets [Olocausto mediante pallottole] viene mostrato mentre intervista persone nell’ex Unione Sovietica per raccogliere informazioni sugli stermini. Mentre i suoi sforzi di condurre scavi archeologici per fornire le prove forensi delle fosse comuni sono stati reclamizzati dalla stampa, qui l’attenzione era focalizzata soprattutto sulle sue interviste.

“L’Olocausto sconosciuto” parla anche dello SS Standartenfuehrer Paul Blobel, che venne condannato all’impiccagione al processo di Norimberga contro gli Einsatzgruppen. Qui si sostiene, seguendo la narrazione ufficiale degli ultimi 60 anni, che Blobel era una “femminuccia” che non riusciva a sopportare la visione delle fucilazioni di massa. Come punizione per la sua debolezza, a Blobel venne impartito l’incredibile compito di portare il Kommando 1005 in tutta l’Europa orientale per riesumare i corpi delle vittime degli Einsatzgruppen e cremarli – nascondendo così le prove dei loro crimini. Questa è una spiegazione speciosa del fatto che non si sia riusciti a trovare i milioni di corpi [presuntamente] seppelliti nelle zone in cui operarono le varie unità degli Einsatzgruppen.

Paul Blobel ha un ruolo di primo piano in diversi testi sull’Olocausto, incluso il libro di Reitlinger del 1953, La soluzione finale. Il Kommando 1005 di Blobel riesumò presuntamente tutte le vittime di Babi Yar – un episodio considerato il culmine dell’”Olocausto mediante pallottole” – dove si ritiene che siano stati uccisi 33.771 ebrei. L’unità di Blobel venne accusata di aver riesumato i corpi, di averli bruciati - usando a volte degli esplosivi per sbarazzarsi dei resti – e persino di aver utilizzato delle fantastiche “macchine spaccaossa” per cancellare ogni traccia delle vittime degli Einsatzgruppen.

“L’olocausto sconosciuto di Hitler” ha rivelato poco, dal punto di vista di nuove notizie. Si è rivelato terribilmente insufficiente. Lo show ha ripetuto innanzitutto dicerie vecchie di decenni sostenendo che si trattava di informazioni nuove e sbalorditive. Se il documentario ha rivelato qualcosa, si tratta del fatto che Blobel e il suo famigerato Kommando sarebbero un ottimo argomento di studio per i revisionisti.

Esso ha anche dimostrato che l’Olocausto può essere accettato solo per fede. Coloro che non riescono a credere dovrebbero considerare la possibilità di abbandonare l’etichetta di “revisionisti” o di “negazionisti” e di adottare un’etichetta più esatta: quella di “eretici dell’Olocausto”. La narrazione dell’Olocausto è tale da rivelarsi in modo miracoloso a quelli che credono, mentre per le persone vincolate alle regole della logica e delle scienze positive l’Olocausto rimarrà per sempre sconosciuto.

[1] Traduzione di Andrea Carancini. Il testo originale è disponibile all’indirizzo: http://www.codoh.com/review/revhidden.html