Töben condannato a tre mesi per disprezzo della corte


Il verdetto sulla disputa giudiziaria tra Jeremy Jones, ex presidente del Consiglio esecutivo della comunità ebraica australiana e il revisionista, anch’egli australiano, Fredrick Töben, è stato emesso ieri 13 Maggio: Töben è stato condannato a tre mesi di prigione senza condizionale, e questo – a detta del giudice – non per il suo revisionismo ma perché non si è conformato a una decisione della Corte di Melbourne del 2002, che gli aveva ordinato di ritirare dal suo sito il materiale che aveva offeso gli ebrei…e cioè il materiale revisionista.

Il giudice, Bruce Lander, ha accordato al condannato una dilazione della pena di 14 giorni, da un lato per permettergli di fare appello e dall’altro perché, ha detto il giudice, “non vorrei che Töben andasse in prigione se c’è stato un errore nelle ragioni che ho esposto” (http://www.news.com.au/adelaidenow/story/0,22606,25473670-5006301,00.html ).

Da parte sua, uscendo dal tribunale, Töben ha dichiarato di essere pronto ad andare in prigione: “Sono preparato a sacrificare i miei comfort fisici per difendere la libertà di espressione. L’essenza di questo caso giudiziario è la salvaguardia della libertà di espressione” (http://www.abc.net.au/news/stories/2009/05/13/2569170.htm ).

Ha anche aggiunto: “Chiunque esprime un’opinione non dovrebbe essere ridotto al silenzio perché qualcun altro si offende. Le mie opinioni sono state criminalizzate. Come posso rimpiangere di aver fatto qualcosa in buona fede?”.

Il suo nemico Jones ha dichiarato che si sarebbe sorpreso se la pena fosse stata più lieve di una condanna al carcere: “L’importanza di tutto ciò è che fa sapere alle persone che facciamo sul serio, che questo non è un gioco o una sorta di esercizio intellettuale” (http://jta.org/news/article/2009/05/13/1005120/holocaust-revisionist-toben-sentenced-to-jail ).