Ai deputati europei non piace Norimberga


Ecco cosa abbiamo ricevuto qualche giorno fa da una fonte generalmente bene informata – peraltro ostile ai revisionisti - su quello che accade al Parlamento europeo:

Al Parlamento europeo: avanzata del negazionismo e dell’antisemitismo?

“Il Parlamento europeo ha votato il 2 Aprile scorso a Bruxelles una risoluzione molto importante sulla “coscienza europea e il totalitarismo” (Testo N°RC-B6-0165/2009: http://www.europarl.europa.eu/sides/getDoc.do?pubRef=-//EP//TEXT+MOTION+P6-RC-2009-0165+0+DOC+XML+V0//IT). In questo contesto, il dibattito e il voto hanno mostrato un’inquietante spinta del negazionismo, e persino dell’antisemitismo, in questa istituzione prestigiosa.

In effetti, 293 deputati hanno respinto una disposizione (Emendamento N°7) che affermava il valore dei principi del Tribunale di Norimberga come riferimento per “le indagini e le valutazioni dei crimini dei regimi totalitari (…) da parte dell’Unione Europea”. Questa disposizione è stata respinta, non avendo raccolto che 287 voti a favore e 25 astensioni! Andiamo dunque verso una rimessa in discussione del valore di Norimberga? Alcuni lo vorrebbero, sostenendo che a Norimberga “tra i giudici c’erano anche dei criminali”, evocando tacitamente Dresda, Katyn, Hiroshima e i crimini staliniani. Costoro mettono sullo stesso piano il comunismo e il nazionalsocialismo; è d’altronde lo spirito generale del testo.

Di più: con il loro voto negativo circa 124 deputati hanno osato rifiutarsi di riconoscere “il carattere unico dell’Olocausto”, per non parlare dei 19 deputati che si sono astenuti (Emendamento 19). Il pretesto ritorna con insistenza: l’Olocausto sarebbe un’arma ideologica nelle mani di Israele per premunirsi contro le reazioni alla sua politica verso i palestinesi. Come se vi fosse un rapporto!

E’ deplorevole e inquietante vedere che un numero così elevato di eurodeputati (di sinistra e di destra) sembrano manifestare un tale compiacimento, senza ammetterlo, per le tesi negazioniste! Bisogna dunque vergognarsi di questo Parlamento europeo?”